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●Javier●
°2 settimane dopo°
Nulla.
Neanche uno stupido messaggio.
Non si è degnata di fare neanche questo.
Non ci credo che non mi ama anche lei.
Non posso sopportare questa situazione.
Andrò da lei.
Qualcuno dovrà sapere dove abita. Alicia.
Lei lo saprà sicuramente.
La chiamo più volte e la disturbo finché non me lo dice.
Quando mi dà l'indirizzo organizzo tutto per andare da Sol.
Acquisto un biglietto per Madrid e parto con uno zaino e qualche indumento al suo interno.
Cerco il quartiere e poi il numero civico.
Deve essere quella.
Prendo un bel respiro e suono il citofono
Mi apre un uomo di circa cinquant'anni.
«Salve. Sto cercando Sol Fuentes. Abita qui?»
Victor «Si, e tu chi saresti?»
«Io? Io sono un amico.»
Victor «Ah, allora sei tu. Javier se non sbaglio.»
«Mi conosce?»
Victor «Si, purtroppo.»
«Scusi ma non capisco.»
Non mi risponde e poco dopo compare Sol.
«Sol!» dico entusiasta ma mi accorgo della piccola pancia che compare da sotto la maglietta.
Sol «Javier? Non dovresti essere qua...»
«È di Juan?» mi riferisco al bambino.
Sol «Non penso sia suo il bambino.»
«Che vuoi dire?»
Sol «Se entri forse posso spiegarti.»
«Va bene.» entro in casa e mi fa accomodare nel salone.
«Sol, io voglio sapere perché te ne sei andata via da me. Non hai risposto a nessuna delle mie chiamate!»
Sol «Sono andata via perché ero distrutta e avevo bisogno di starmene da sola. Poi con il passare delle settimane ho scoperto di essere incinta.» sospira «Ho pensato a chi potesse essere il padre e non credo proprio che sia Juan.»
«Come fai ad esserne sicura? Scopavi con entrambi!»
Sol «Perché con Juan ho sempre usato le protezioni mentre con te no. Sono sicura di quello che dico. Quando sono stata male era perché ero incinta e in quel periodo sono andata solo a letto con te.»
«Se non fossi venuto, non mi avresti detto niente.»
Sol «Forse sarebbe stato meglio così. Non penso tu voglia il bambino.»
«Io voglio il bambino.» mi avvicino a lei «Voglio te.»
Sol «Javier, non credo che terrò il bambino. Vorrei affidarlo a qualche famiglia.»
«Siamo noi la sua famiglia.»
Sol «Ma io non so come si faccia la madre. È solo uno sbaglio e posso rimediare così. Sono sicura che si troverà meglio con un'altra famiglia.»
«Passerà il resto della vita a chiedersi perché i suoi genitori non l'hanno voluto! È questo che vuoi?»
Sol «Davvero...non sono pronta. Non so come comportarmi e non credo che neanche tu lo sappia. Ascoltami, è meglio per lui.»
«No. Non te lo permetterò Sol. Il bambino resta.»
Entrano i genitori di Sol.
Anita «Il bambino verrà affidato ad un'altra famiglia. La vostra relazione è stata solo un errore stupido di mia figlia.»
«Il bambino non va da nessuna parte. Il padre sono io e lei non ha nessun diritto di decidere per lui.»
Anita «Tu hai usato mia figlia e pretendi di avere diritti in questa casa?!»
«Io non ho usato sua figlia. Io la amo.» sposto lo sguardo verso Sol.
Anita «Oh, certo! Che stronzate! Sol, per favore, ascoltami. Il bambino lo darai via e cercherai di rimediare con Juan.»

Ciò che non mi aspettavoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora