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●Sol●
L'indomani, ore 8:00.
Mi reco con Javier all'università e, poi una volta arrivati, ci rechiamo con il pullman verso un reperto archeologico.
Stavolta saremo direttamente sul campo.
Non vedo l'ora di iniziare.
Dopodiché ci diviamo a nostra scelta in diversi reperti muniti di molti utensili per scavare o per pulire i resti di alcuni fossili antichi.
Cerco con il pennello di scavare in profondità per raggiungere il fossile ma non ci riesco!
«Ma come si fa?!» provo a mettere più forza ma subito mi fermo non appena arriva Javier con un pennello munito di setole più dure rispetto a quelle che sto utilizzando io.
In seguito poggia la mano sulla mia e mi fa vedere con il pennello come scavare lentamente.
Successivamente mi sussurra all'orecchio «Vedi? Devi essere delicata.»
Sospiro e rimango incantata dalla sua voce.
Javier «Non era difficile.»
«Già, hai ragione.»
Alicia ci fissa quindi decido di spostarmi di poco per continuare da sola il mio lavoro.
Javier  dice a bassa voce «Scappi da me?»
«No è che dobbiamo lavorare...» cerco di essere convincente.
Javier «Ti vergogni di farti vedere con me?»
«Non avevi detto che dobbiamo fare le cose con cautela?» parlo piano.
Javier «Si..»
«Ecco, sto solo cercando di comportarmi come avevi detto tu.»
Si allontana senza dire nulla e poi si avvicina Alicia.
Alicia «Sol, ma che fai? Ti stavano guardando tutti.»
«Mi stava solo aiutando.»
Alicia «Strano, visto che lui sta sempre da solo. Sol, l'hanno capito tutti che tu sei il suo, come dire, divertimento temporaneo.»
Mi guardo intorno e vedo alcuni parlare e ridacchiare.
Sospiro e cerco di concentrarmi «Ti prego, non ne voglio parlare. È già abbastanza difficile.»
Alicia «Lascialo Sol. Prima che sia troppo tardi.» le ripete.
Non dico nulla e mi dedico a finire il tirocinio.
Appena lo termino poso tutti gli utensili ed esco da lì seguita da Javier.
Sospiro e lo guardo camminare vicino a me.
E se Alicia avesse ragione?
Forse si sta prendendo gioco di me...

Dopo mezz'ora arriviamo a casa ed entriamo.
Sospiro neanche il tempo di posare lo zaino che Javier mi spinge al muro baciandomi.
Javier «Ho sbagliato a dirti di fare piano.»
«Oggi ci fissavano tutti...non mi sembra una buona idea affrettare le cose.»
Javier «Che ti importa degli altri? Lascia Juan così non dovrò dividerti con nessuno.»
«Lasciare Juan? Non posso lasciarlo solo perché tu vuoi divertiti.»
Javier «Divertirmi?»
«Si, non voglio essere la ragazza che ti dimenticherai fra un mese.»
Javier «Te l'ha detto la tua amica?»
«Mi ha detto che l'università ne parla e ho paura che sia così...»
Javier «Sono degli stupidi. Tu non sei come le altre ragazze, Sol. Sono andato a letto con molte ragazze, e allora?»
«Come faccio a crederti se non mi dai delle buone ragioni per farlo? Non so cosa provi...non mi dici nulla.»
Javier «Abbiamo stabilito insieme che il nostro era solo sesso.»
«Appunto perché è solo sesso non posso lasciare Juan. Lui mi ama, prova qualcosa per me e non posso rovinare tutto...»
Javier «D'accordo.»
Si allontana e poi va in camera sua.
Nel pomeriggio resto in camera mia a studiare e Javier fa lo stesso.
Non parliamo e nessuno dei due fa il primo passo per chiarire.

Ore 20:00.
Esco dalla stanza e vado in cucina per preparare qualcosa da mangiare.
Mi faccio un panino con i salumi e poi mangio da sola.

L'indomani, ore 19:00.
Apparecchio la tavola dato che deve venire Juan a cena e cerco di sistemare tutto nel migliore dei modi.
Nel frattempo guardo in direzione della camera di Javier e sospiro.
Devo parlargli.
Non posso continuare a stare con lui...
Sbuffo e poi i miei pensieri vengono interrotti dal suono del citofono.
Vado subito ad aprire e poi noto Juan con un mazzo di rose in una mano mentre nell'altra ha una pizza familiare.
«Ehy.» sorrido e lui ricambia baciandomi dopo avermi dato il mazzo di fiori.
Juan «Ho portato la pizza. Spero vada bene.»
Lo faccio entrare e poi chiudo la porta per andare con lui in cucina «Non avevo ancora preparato quindi va benissimo.»
Juan «Va bene.»
Mi aiuta a mettere i tranci di pizza nei piatti e poi li mettiamo a tavola.
Successivamente vedo Javier uscire dalla stanza ma neanche il tempo di venire in cucina che si rinchiude di nuovo in camera.
Juan «Che ha?» si gira verso la sua ragazza.
«Non lo so. Problemi suoi.» mi siedo con lui.
Juan «Ok, allora mangiamo solo noi due.»
«Esatto.»
Dopo cena puliamo la cucina e poi andiamo in camera mia.
Accendiamo la tv e poi ci mettiamo a letto vicini l'un l'altro.
Dopodiché mi avvicino sempre di più al mio ragazzo finché non mi metto sopra di lui.
Juan «Questa è la mia sorpresa?» sorride.
«Esatto. Voglio cambiare un po' le cose.» mi tolgo lentamente tutto quello che ho addosso mentre lui mi fissa con attenzione.
Sorrido e poi lo bacio cercando di togliermi dalla mente Javier.
È così che deve essere.
Dopo minuti ci spostiamo sotto le coperte e facciamo l'amore per ore.

Ciò che non mi aspettavoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora