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●Sol●
Mi viene da tossire e poi all'improvviso comincio a vomitare tutto quello che ho mangiato.
In pochi secondi arriva Javier e mi tiene subito i capelli mentre io vomito.

Dopo non so quanti minuti finisco e provo ad alzarmi per non rimanere a terra «Che dolore. Non so veramente che mi è preso...»
Lui mi prende in braccio e poggio il viso sul suo petto.
Sono troppo stanca...
Dopodiché andiamo in camera e mi fa sdraiare sul letto.
Javier «Riposati. Ci penso io a te.»
Annuisco lentamente e provo a chiudere gli occhi mentre lui si mette accanto a me.

L'indomani, ore 13:20.
Mi sveglio ma non trovo Javier accanto a me.
Dove è andato?
Mi guardo intorno e poi noto la porta della stanza aprirsi.
Oh, eccolo.
Entra con un vassoio da letto e poi lo posizione vicino a me «Grazie, sei stato davvero dolce.»
Javier «Ti ho fatto il minestrone.»
«Mi serviva proprio.» prendo il cucchiaio e ne assaggio un po' «Mi dispiace per stasera...»
Javier «Non devi scusarti. Mi piace prendermi cura di te.»
«Si, ma non penso sia stato bello vedermi vomitare.» dico in imbarazzo.
Che vergogna.
Javier «Sei sempre bellissima.»
Sorrido «Comunque...penso che sia stata la pillola a farmi stare male. È meglio se evito di prenderle per adesso.»
Javier «Va bene. Userò il preservativo. Non è un problema.»
«Perfetto. Per un po' di settimane evito di prenderle così mi riprendo.»
Continuo a mangiare e poi dopo finisco.
Javier «Come stai adesso?»
«Diciamo. Ogni tanto ho dolori alla pancia ma è sopportabile.»
Javier «Vuoi che ti cucini qualcos'altro?»
«Per adesso no.»
Javier «Va bene, allora ti lascio riposare.»
Annuisco e poi prende il vassoio per portarlo in cucina.
Nel frattempo mi sdraio e mi copro con la coperta per riposarmi.

Ore 17:10.
Mi sveglio e noto Javier studiare seduto alla scrivania.
Prendo un respiro e mi alzo lentamente dal letto.
Poi mi avvicino a Javier e per attirare la sua attenzione gli lascio un bacio sulla guancia «Vado a prendere un bicchiere d'acqua. Tu vuoi qualcosa in cucina?»
Javier «No. Ti accompagno?»
«Tranquillo, posso anche da sola.»
Javier «Va bene.»
Esco dalla stanza e, dopo che bevo l'acqua, ritorno da Javier che è intento ancora a studiare.
Dopo qualche secondo sento bussare e sbuffo.
Mi alzo e vado ad aprire.
«Juan? Che ci fai qui?»
Juan «Volevo stare con te.» entra.
«Ah, okay.» dico incerta guardando ogni tanto la camera di Javer.
Juan «Tranquilla, rimarrò per poco.» gli dà un bacio «Sei un po' pallida, è successo qualcosa?»
«Sono stata male stanotte ma va tutto bene.»
Juan «Sicura? Che hai avuto?»
«Sensi di vomito. Mi avrà fatto male qualcosa che ho mangiato.» mento.
Juan «Se vuoi prendo qualcosa in farmacia e torno subito. Non vorrei che ti sentissi di nuovo male.»
«No no davvero. È tutto okay. Ho riposato e ho pure mangiato qualcosa di caldo.» insisto.
Juan «Va bene...ma se ti serve qualcosa dimmelo.»
Annuisco e poi lui mi prende per mano andando in camera.
Stranamente Javier non ha detto nulla ed è rimasto in stanza.
Juan «Dato che stai poco bene possiamo vederci qualcosa in tv.»
«Si, mi va.» mi siedo sul letto mentre lui prende il telecomando.
Dopodiché si viene a mettere accanto a me e guardiamo la tv.

Ore 20:00.
Juan «Sol, devo andare. In caso ti chiamo più tardi.»
Annuisco «Va bene non c'è problema. Ci sentiamo dopo.»
Mi bacia e io cerco di ricambiare.
Dopodiché va via da casa mentre io raggiungo Javier in cucina.
«Stasera sushi?» osservo gli Hosomaki, Uramaki, Gunkan e Nigiri messi in due piatti.
Li adoro.
Javier «Si.»
«Perfetto, mi piace.» sorrido e poi ci sediamo a tavola.
Prendo con le bacchette il pesce e mangio un'uramaki con gamberetti crudi e avocado.
Javier «Ho preso un po' di tutto. E per dopo ho affittato un film online. Così possiamo stare insieme.»
«Ok, va benissimo.» continuo a mangiare con lui ma, all'improvviso, avverto dei forti crampi allo stomaco.
Mi alzo da tavola e velocemente vado in bagno a vomitare.
Poco dopo vedo Javier e mi aiuta come la scorsa notte.
Javier «Sol, mi dispiace. Forse non era buono. Scusami. Non ordinerò più in questo locale. Perdonami...»
Cerco di calmarmi e prendo un respiro «No, tranquillo...forse non mi sono ancora ripresa.» sospiro e poi mi alzo da terra per pulirmi il viso con dell'acqua fresca.
Dopodiché mi asciugo ed esco dal bagno con Javier «Mi dispiace di aver rovinato la cena.»
Non poteva andare peggio...
Javier «Non fa nulla.»
«Meglio se non mangio nulla per adesso. In caso più tardi mi faccio una tisana calda.»
Javier «Devi andare da un medico.»
«Non c'è bisogno. Ho solo preso troppe pillole e ci vuole tempo, tutto qui.»
Javier «Sol, lo pago io.»
«Davvero, è una sciocchezza. Passerà tra qualche giorno.»
Javier «Se ti capita di nuovo ci vai.»
«Tranquillo, non capiterà. È una cosa momentanea.»
Javier «Va bene.»

Ciò che non mi aspettavoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora