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●Javier●
Non posso crederci.
Devo controllarmi ma so già che è troppo tardi.
Mi sono innamorato di lei.
Resto in camera per evitare di vederla.
Mi sto affezionando troppo.
E so già che non posso averla.
Sento bussare Sol alla mia porta però decido di non aprirle.
Non ho voglia di vederla così la ignoro.
Sol «Javier? Ho preparato la cena, non vieni a mangiare con me?»
«No. Non sto molto bene.» mento.
Sol «Allora fammi entrare. Se vuoi posso aiutarti.»
«No.»
Non può aiutarmi...
Non so come fare.
Non posso nasconderlo ancora per molto.
Scrivo a Nicolas per sapere se questo weekend abbiamo del lavoro.
Nicolas "Si, al solito posto."
Perfetto.
Posso allontanarmi da lei.

Durante il resto della settimana cerco di evitare Sol occupandomi con lo studio oppure tornando a casa tardi.
Nel weekend lavoro con Nicolas quasi tutta la giornata inclusa la notte.
Anche se mi fa male starle lontano...non riesco ancora a vederla.
Evito Sol per le settimane seguenti finché, un sabato, la vedo al mio pub Uthopia.
Comincio ad andare in panico. Adesso cosa faccio?
Se mi vede qui...
Nicolas «Javier stai bene?»
«No! C'è Sol. Sono settimane che la evito..»
Nicolas «Perché mai?»
«Perché...perché si.»
Nicolas sorride «Puoi parlarle.»
«No. Non posso. Lei non capirebbe...»
Nicolas «Beh sta venendo verso di te.»
«Cosa?!» mi giro.
Ha ragione.
E sembra davvero arrabbiata con me.
Nicolas ride «Secondo me vuole parlarti.»
«No.» mi nascondo sotto il bancone.
Nicolas  «Ma che fai?» ride.
Spero che non mi abbia veramente visto.
Sento Nicolas conversare con lei.
Nicolas «Cosa posso servirti?»
Sol «In verità volevo parlare con il tuo collega che si trova sotto il bancone.»
Nicolas «Le assicuro che non c'è nessuno sotto il bancone.»
Sol «E io le assicuro che l'ho visto con i miei occhi.»
Nicolas «Javier, esci. Ti ha visto.» ride.
Esco e mi ritrovo faccia a faccia con Sol. Con i suoi bellissimi occhi.
«Ehm ciao, Sol.»
Sol «Cosa ci fai qua?!»
«È una bella domanda...»
Nicolas «Vi lascio soli.» si allontana.
Sol «Allora?»
«Lavoro qui, ok?»
Sol «Lavori qui e non me l'hai mai detto. Bene.»
«Non potevo. Tu che ci fai qui? Juan potrebbe vederci.»
Sol «A casa non ci sei quasi mai quindi non ho nemmeno la possibilità di parlarti. Perché mi stai ignorando? Cosa ti ho fatto?»
«Non ti sto ignorando. Ho avuto altri impegni.»
Sol «E io? Sono l'ultima nella tua grande lista degli impegni? Non vuoi stare più con me.»
«No. Non è vero.» le prendo la mano «Ti posso spiegare. A casa. Non adesso.»
Sol «Sono stanca di aspettare. Hai avuto settimane per parlarmi ma tu hai preferito fare altro.»
«Non posso spiegarti adesso. Juan ci vedrebbe!»
Sol «Infatti avresti dovuto dirmelo prima.»
«Dovevo pensare.»
Non mi risponde e raggiunge Alicia.
Sospiro e finisco il mio turno.
Devo parlare con lei.

Alle sei del mattino torno a casa e subito busso in camera di Sol.
Siccome non mi risponde, entro in camera sua.
Sta dormendo.
Mi spoglio lasciandomi solo in boxer e mi infilo tra le sue coperte.
La abbraccio e poi mi addormento.

Ore 10:00.
Mi sveglio di soprassalto a causa di un urlo.
«Sol! Perché urli?!»
Sol «Ti sei infilato sotto le coperte senza il mio permesso! E oddio vestiti!»
«Lo so. Pensavo che ti avrebbe fatto piacere.»
Sol «Piacere? Non mi parli da settimane e ora pensi di metterti nel mio letto?»
«Ti volevo parlare.»
Sol «Ti sei stancato di me. Ci ero arrivata anche da sola.»
«No.» la avvicino di più a me «Non potrei mai stancarmi di te.»
Sol «E allora che succede?»
«Sono stressato. Non volevo fartelo pesare.»
Sol «Puoi essere più preciso? Stressato da che cosa?»
«Da tutto. Non devi preoccuparti.»
Sol «Invece sono preoccupata. Non mi racconti mai nulla sopratutto del tuo lavoro.»
«Ho bisogno di soldi. Faccio qualche lavoretto. Cameriere, barista. Cose così.»
Sol «Ti servono per pagare la casa?»
«Si. E anche per i miei studi.»
Sol «Non lo sapevo...»
«Scusa se non te l'ho detto prima.»
Sol «Tranquillo. È che mi ha solo dato fastidio il tuo atteggiamento in queste settimane. Pensavo non volessi più parlarmi.»
«Non volevo farti preoccupare. Mi dispiace.»
Mi abbraccia «Mi sei mancata. Tantissimo. Ti va di ricominciare?»
Sol «Va bene. Non ricapiterà più, giusto?»
«Tranquilla.»
Sol «Va bene, allora possiamo ricominciare.»
Mi metto sopra di lei e inizio a baciarla «Ti voglio. Adesso. Tu?»
Sol «Anch'io. Tanto.»
La spoglio velocemente e poi tolgo anche le mie mutande.
La bacio e poi faccio sesso con lei.
Arriviamo insieme all'apice del piacere e mi sdraio accanto a lei sfinito.
«Mi era mancato il sesso con te.»
Sol si avvicina poggiando la testa sul suo petto
La bacio sulle labbra «Non faccio sesso da quando ci siamo presi questa pausa.»
Sol «Capisco. Voglio stare un altro po con te.» continua a baciarlo.
«Anch'io.» rimaniamo abbracciati fino ad ora di pranzo.
Ci alziamo e prepariamo del riso con piselli e carote.
Dopo pranzo studiamo insieme e poco dopo finiamo di nuovo per fare sesso.
Ci baciamo sempre più spesso e dormiamo insieme.








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