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●Sol●
Continuiamo a baciarci per un tempo indeterminato e nel frattempo sento le sue mani posarsi ai lati del mio viso.
Sospiro ma poi tolgo le mie labbra dalle sue «Era solo un bacio...»
Javier «Si. Solo un bacio.»
Annuisco più volte e poi apro la porta «Vado in camera...adesso.»
Javier «Va bene. A dopo.»
Lo guardo per qualche secondo e poi esco dalla stanza per andare nella mia.
Non appena entro mi siedo sul letto e rifletto.
Era solo un bacio.
Non conta nulla...
Sbuffo e sento il cellulare squillare.
È Juan.
Mi ha chiamato 3 volte.
Prendo un respiro e rispondo «Ehy.»
Juan «Amore, finalmente. Ma che é successo? Non mi hai piu richiamato.»
«Scusa, prima era caduta la linea e non sono riuscita più a chiamarti...» mi mordo il labbro «Poi mi sono messa a studiare e non ho più toccato il cellulare.»
Juan «Ah, okay. Sei sicura?»
«Si, e mi dispiace tanto.»
Juan «Tranquilla, fa niente.»
«Comunque che volevi dirmi prima?» cambio discorso.
Juan «Volevo venire da te uno di questi giorni. Ho già fatto alcuni esami quindi sono libero.»
«Ma si certo. È meraviglioso.»
Juan «Che ne dici di domani pomeriggio? Hai da fare?»
«Dovrei studiare ma per te ho tempo. Puoi venire quando vuoi.»
Juan «Ok amore, ti faccio sapere. Ti amo tanto.»
«Ti amo anch'io...»
Non dico altro e chiudo per prima la telefonata.
Mio dio, sono una stupida!
Lascio cadere il telefono sul letto ed esco dalla stanza per andare in cucina.
Ho bisogno di acqua.
Appena varco la soglia della cucina vedo Javier contare attentamente dei soldi «E quei soldi? Da dove sono spuntati?» prendo nel frattempo l'acqua.
Javier «Sono miei. E non ti riguarda.»
«Tranquillo non voglio rubarli. Ho solo chiesto.»
Non risponde e mette solamente i soldi dentro una busta bianca con su scritto "affitto".
Javier «Cosa vuoi mangiare stasera?»
«Cocido madrileño? Ti va?»
Javier «Si. Ottima idea.»
Posa i soldi e poi ritorna da me per cominciare a cucinare.
Prepariamo il cocido madrileño e dopo aver finito ci sediamo a tavola.

L'indomani, ore 16:40.
Sento bussare alla porta e vado ad aprire.
Non appena apro vedo il mio fidanzato «Ehy.» sorrido.
Juan le dà un bacio prima di entrare dentro «Disturbo?»
«No, affatto.»
Juan «Ok, allora che ne dici di andare in stanza? Vediamo un film o quello che vuoi tu.»
«Certo, si. Ho bisogno di distrarmi dallo studio.»
E anche da altro.
Guardo la stanza di Javier e poi andiamo nella mia.
Accendiamo la tv e dopo aver messo un film ci sdraiamo sul letto vicino l'un l'altro.
Dopo mezz'ora mi trovo con Juan sopra di me che mi bacia e io cerco di ricambiare il bacio.
Chiudo gli occhi ma invece di godermi il momento penso alle labbra di Javier.
Mi sposto di poco e il mio ragazzo mi guarda stranito «Tutto okay?»
«Si, scusa. Non è nulla.» per non continuare il discorso lo bacio sul collo e poi gli tolgo la t-shirt.
Ci spogliamo in fretta e poco dopo iniziamo a fare l'amore.
Ansimo e mentre lui mi bacia in tutto il corpo giro il viso per guardare il giglio bianco che ho messo in un piccolo vasetto.
Chiudo un'altra volta gli occhi e continuo a pensare a Javier e alle sue labbra su di me...
Mi mordo il labbro e stringo con le mani le coperte.
Passano ore e poi finalmente finiamo.
Stremati ci sdraiamo e io mi copro con il lenzuolo senza dire nulla.
Juan «È stato meraviglioso. Come sempre.»
Accenno un sorriso e poi mi sposto per alzarmi «Devo andare un attimo in bagno e torno.»
Juan «Ti aspetto.»
Annuisco e poi esco dalla stanza.
Dopodiché entro velocemente in bagno e chiudo la porta.
«Devo stare calma. È solo un momento. Poi passa.» sospiro.
Appena mi giro vedo Javier lavarsi i denti mentre mi fissa confuso.
«Oddio, sei ovunque. Esci per favore.»
Javier si sciacqua «Che ti passa per la testa?»
«Nulla. Adesso esci?» lo guardo e gli fisso le labbra.
No Sol.
No.
Alzo lo sguardo e incrocio le braccia al petto.
Javier «C'ero prima io.»
«Hai già finito quindi adesso puoi andare.»
Javier «Perché dovrei? Ho un bello spettacolo da vedere qui.»
Mi fissa da capo a piedi e poi si sofferma sull'intimo bianco che ho addosso «Smettila. Non pensavo fossi qui in bagno.»
Javier «Se sei bellissima non è colpa mia.»
Si avvicina e io indietreggio fino a toccare con la schiena la porta.
Ci guardiamo dritto negli occhi e poi sento la sua mano giocare con una ciocca dei miei capelli.
Successivamente scende con la mano fino a sfiorarmi la pancia e io mi sposto di lato.
Lui mi guarda e dopo aver aperto la porta esce dal bagno.
Raggiungo immediatamente Juan e poi chiudo la porta della mia camera.
Juan «Sol, ma sei sicura di stare bene? Ti vedo strana.»
«Davvero, è tutto okay. Sono in ansia per gli esami. È tutto un casino.» mi vado a sedere vicino a lui.
Juan «Ma andranno bene. Studi così tanto.» gli dà un bacio sulle labbra.
Annuisco e poi lo guardo alzarsi e indossare i vestiti di prima.
«Devi andare?»
Juan «Si, amore. Tra poco devo vedermi con alcuni miei amici. Domani ci vediamo? Possiamo uscire noi due.»
«Non lo so. Ti faccio sapere.»
Juan «Va bene. Non scordarlo.»
Mi bacia intensamente e poi esce dalla mia camera lasciandomi sola.
Mi vesto anch'io e poi esco dalla stanza.
Vado in salone e, dopo essermi seduta sul divano con Javier, guardo la televisione.
Javier «C'è qualcosa che non va?»
Si avvicina a me e scuoto testa «No, è tutto okay.»
Javier «Non è vero.»
«Invece si. Non è nulla. Sono solo stanca.»
Javier «In bagno ti ho vista sconvolta.»
«Problemi miei.» sospiro.
Javier «Ti ha fatto qualcosa?»
«Juan? Non ha fatto nulla. Anzi si comporta davvero bene con me.»
Javier «Se lo dici tu.» si alza.
Lo guardo andarsene e poi passo la giornata a girare i canali in cerca di un film.





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