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●Sol●
Mi vesto in fretta e poi esco dalla stanza di Javier.
Juan «Sol? Che ci facevi nella sua stanza?»
Alzo lo sguardo verso Juan e cerco le parole «Cercavo una cosa ma non l'ho trovata, e tu? Come mai qui?»
Che pessima scusa...
Juan «Volevo chiederti di uscire con me.»
«Non lo so...ho tante cose da fare.»
Juan «Non puoi per una volta liberarti? Non usciamo sempre.»
«Ho tanto da studiare.»
Juan «Anch'io ho tanto da studiare eppure vengo da te.»
«Facciamo così...che ne dici se la prossima settimana vengo da te? Sarò più libera, lo giuro.»
Juan «Sicura?»
Annuisco «Va bene allora?»
Juan «Va bene, okay.»
Javier sorride  «Vai vai.»
Sospiro e guardo Javier.
Juan «Sabato allora.»
Annuisco al mio ragazzo e poi mi dà un bacio prima di andarsene.
Javier «È insopportabile.»
«Cambiamo discorso?» sospiro.
Javier «D'accordo.»
Sorrido e gli dò un bacio «Sono curiosa per stasera.»
Javier «Sarà indimenticabile.»
«Mi fido. Sarà sicuramente perfetto.»

Ore 18:20.
Vado in camera mia e inizio a prepararmi.
Chissà dove andremo...
Sospiro e decido di indossare un abito corto di colore rosso che mi lascia scoperte le spalle, dei tacchi e infine prendo una piccola pochette.
Dopodiché mi trucco leggermente e, appena noto che si sono fatte le sette, esco dalla stanza.
Vado verso la camera di Javier e vedo che già lui è pronto.
«Andiamo ora?»
Javier «Wow.»
Mi fissa incantato e sorrido «Ho pensato di vestirmi elegante stasera.»
Javier «Hai fatto bene. Stai benissimo. Sembri una principessa.»
«Grazie.» sorrido imbarazzata e lui si avvicina a me.
Javier «Usciamo.»
Annuisco e, appena usciamo fermiamo, il primo taxi che troviamo.

Ore 20:00.
Il taxi si ferma e, dopo che Juan paga l'autista, ci dirigiamo verso un locale che si affaccia sul lungo mare.
«Ma è meraviglioso.» mi avvicino a lui mentre entriamo.
Javier «Speravo che dicessi così.»
«Si vede pure il mare. Mi piace da impazzire.» sorrido e lui mi fa accomodare per prima.
In seguito si siede pure lui e vediamo i menù poggiati sul tavolo.
Javier «Hanno i menù già pronti. Prendiamo quello alla carne?»
«Si, va bene.»
Arriva il cameriere e ordiamo il menù già pronto a base di carne.
Javier «Dopo tutti gli incidenti con il pesce, ho preferito evitarlo.»
«Si, infatti.» sospiro e poi arriva di nuovo il cameriere con due calici e una bottiglia di vino rosso.
Lo ringraziamo e poi va via.
Javier «Allora...come vanno gli studi?»
«Davvero bene anche se gli esami sembrano non finire mai» sbuffo «E a te?»
Javier «Fin'ora tutto ok.»
«Menomale. E a lavoro?»
Javier «Il solito.»
«Capisco. Va bene.»
Successivamente arrivano i due piatti con la paella e cominciamo a mangiare.
Dopo aver finito ordiamo una mousse al cicciolato per lui e una mousse alla vaniglia per me.
Aspettiamo e dopo una mezz'ora arriva.
Mangiamo con calma e, appena finiamo, arriva il conto.
Paga Javier e poi usciamo dal ristorante mano nella mano.
Ci dirigiamo verso la spiaggia e, prima di toccare la sabbia, ci leviamo le scarpe.
Javier «Mi piace il mare di sera.»
«Già, è davvero tranquillo.» ci avviciniamo alla riva.
Javier mi avvicina dai fianchi e mi bacia.
Sorrido vicino le sue labbra e gli metto le braccia attorno al suo collo.
Javier «Sol mi piace stare con te.»
«Anche a me. Mi piace molto.»
Javier «A proposito, volevo parlarti di una cosa.»
Neanche il tempo che mi squilla il telefono «Oh scusa, un attimo.»
Javier «Si..certo.»
Prendo velocemente il telefono e rispondo.
«Ehy Juan che succede?»
Juan «No, nulla. Volevo sapere che facevi.»
«Sono sul divano. Ho appena finito di mangiare.» sospiro
Continuiamo a parlare e guardo Javier.
Spero che capisca...
Mentre parlo al cellulare vedo Javier allontanarsi per poi sedersi sulla sabbia.
Sbuffo e ascolto Juan parlare dell'università.
Per finire in fretta la conversazione gli dico «Ehy, dovrei andare a fare la doccia adesso. Ci sentiamo domani?»
Juan «Certo amore. A domani, ti amo tanto.»
«Anch'io...a domani.» chiudo la telefonata e poi mi avvicino a Javier che sta tirando dei sassolini «Ehy scusami.»
Javier «Tranquilla...»
Mi siedo accanto a lui e prendo un sassolino «Scusa...davvero. Cosa volevi dirmi prima?»
Javier «Nulla di importante. Ti accompagno a casa, cioè andiamo insieme.»
«Vuoi andare adesso?»
Javier «Si.»
«Ma io pensavo volessi rimanere un'altro po'. È pure presto.» mi avvicino per baciarlo ma lui si ritrae.
Javier «È tardi. Andiamo.»
Si alza e io faccio lo stesso «Si si l'ho capito.»
Si allontana e io lo seguo fino a che non arriviamo per strada.
Che serata magnifica...
Sbuffo e, finalmente, dopo minuti arriva un taxi che accosta vicino a noi.
Saliamo e rimaniamo in silenzio finché non arriviamo a casa. Successivamente entriamo a casa e vedo Javier andare in stanza senza dire una parola.
«Javier? Stai andando a dormire?»
Javier «Si, sono stanco.»
«Ma adesso?...»
Non mi guarda e chiude la porta della sua stanza.
Sbuffo e ritorno nella mia.

Ciò che non mi aspettavoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora