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●Sol●
Ore 1:00.
Arriviamo a casa e, dopo essere entrati, raggiungiamo la mia stanza.
Ci baciamo e poi finiamo per fare l'amore.

L'indomani, ore 11:00.
Mi sveglio e noto ancora Juan dormire.
«Amore...» gli dò piccoli baci sul collo.
Juan «Mh Sol...sono sveglio.»
«È ora di fare colazione.» mi alzo e metto la sua camicia blu notte.
Juan «Si si mi alzo.»
Si alza lentamente e poi usciamo insieme dalla stanza.
Sfortunatamente vedo Javier in cucina e lo ignoro.
Juan «Non mi presenti il tuo coinquilino?»
Javier «E tu chi sei?!» dice allarmato.
Juan «Piacere Juan.»
«È il mio fidanzato.»
Javier «E che ci fa in casa mia?»
«È anche casa mia.»
Proprio non gli entra in testa.
Javier «Di più mia.»
«Ma se per prima sono venuta io.»
Juan «Sol, calmati.»
«Sono calma. Perché mi dite tutti che sono nervosa?»
Javier «Perché lo sei. Dovresti calmare la tua ragazza, se ci riesci.» esce dalla cucina.
«L'hai sentito?! Che nervi.»
Juan «Lascialo stare. Concentrati su altro.» le dà un bacio.
«Già, dovrei.» sbuffo «Ti va di mangiare?»
Juan «Va bene.»
Preparo i churros e poi prendo la nutella.
Dopodiché metto tutto a tavola e facciamo colazione insieme.
«Allora? Come va con l'università?»
Juan «Bene. Per adesso sto studiando con una del corso. Alcune lezione non le ho proprio capite.»
«Una? Chi è?»
Juan nel frattempo che mangia dice «Si chiama Patricia. È una ragazza in gamba.»
«Mh, capisco. Va bene.»
Juan «Non ti dà fastidio, giusto?»
«No perché mai?» scrollo le spalle e continuo a mangiare.
Juan «Ecco perché non c'è proprio bisogno di preoccuparsi.»
Sorrido cercando di essere convincente e lui mi dà un tenero bacio.
Juan «Adesso è meglio che vado. È stato tutto buono ma devo andare.»
«Si, tranquillo. Ci vediamo dopo.»
Lui annuisce e va in camera mia per sistemarsi.
Una volta finito mi saluta e poi va via.
«Patricia. Ci mancava pure lei.» sbuffo e appena mi alzo per girarmi vedo Javier davanti a me «Oddio! Ma la smetti di spuntare in questo modo?»
Javier «Ci credo che ti tradisce.»
«Che cosa intendi dire? Lui non mi tradirebbe mai. Ci amiamo, tantissimo.»
In men che non si dica mi spinge al muro e io lo guardo confusa «Ma sei impazzito o cosa?!»
Javier «Il tuo ragazzo ti tradisce. Approfittane anche tu.»
«Sei fuori di testa. Non ho intenzione neanche di ascoltarti.»
Lui mi fissa con i suoi occhi color nocciola e io sostengo il suo sguardo.
Javier «La mia offerta è sempre valida.»
«Certo. Aspetta e spera.»
Lo guardo e poi vado in camera mia.

15:30.
Dopodiché vado in biblioteca e studio fino alle sei e mezza del pomeriggio.
Successivamente mi ritiro a casa e non appena entro vedo nel corridoio Javier senza camicia che bacia una ragazza con indosso un vestito succinto.
Rimango a fissarli e Javier si accorge della mia presenza.
Si ferma e nel frattempo la ragazza mi guarda con invidia.
«Scusate. Non volevo interrompere. Ehm...andrò in stanza.»
Mi allontano e mi chiudo in camera per non disturbarli.
Poco dopo sento dei gemiti e delle urla da parte della ragazza.
Di nuovo...
Sospiro e poi sento il cigolio del letto.

Ore 20:00.
Smettono e finalmente esco dalla mia stanza.
Non ne potevo più.
Successivamente vedo la biondina uscire dalla camera di Javier e poi andarsene da casa.
Dopo qualche minuto esce anche Javier a petto nudo e io vado vicino ai fornelli «Sto preparando la tortilla.»
Javier «Non te l'ho chiesto.»
«Sto solo cercando di conversare.» sbuffo.
Javier «L'unica conversazione che puoi avere con me è sul letto. Mentre scopiamo.»
«Ma siccome non accadrà mai faremo un altro tipo di conversazione. Non ti basta parlare come stiamo facendo adesso?»
Javier «No. La tua vocina è insopportabile.»
«Sei davvero simpatico.» sorrido in modo forzato.
Javier «Lo so. È un dono.»
«Già, un dono che hai solo tu.» finisco di preparare e poi mi siedo a tavola con il piatto di tortilla.
Successivamente Javier si mette a cucinare e una volta finito si siede.
Ha preparato delle patatas bravas.
Rimaniamo in silenzio e poi mangiamo.

Lunedì.
Mi sveglio di soprassalto e subito guardo l'orario.
Oddio, è tardissimo!
Mi alzo dal letto e corro verso il bagno.
Provo ad aprire la porta ma è chiusa!
«Javier?! Devo andare in bagno!»
Javier «Ci sono io!»
«Veloce! È tardi!»
Rimango ad aspettare e finalmente, alle 7 e mezza, esce dal bagno con solo un asciugamano attorno alla vita.
Javier «Ti piace ciò che vedi?»
«Oddio, copriti!!» metto le mani davanti agli occhi e subito entro in bagno chiudendo la porta alle mie spalle.
Javier «Che vuoi dire con questo "Oddio copriti"?! Sono brutto?!»
«Non ti dirò mai che cosa ne penso. Te l'ho detto, sono fidanzata!!»
Perché non riesce a capirlo?
Sbuffo e mi metto subito dentro la doccia.
Dopo dieci minuti finisco di lavarmi e raggiungo la mia camera dove mi affretto a vestirmi con un paio di jeans e una felpa rosa.
Perfetto!
Esco dalla camera e poi vado via di corsa all'università.
Appena arrivo entro in aula e  lentamente raggiungo il mio posto accanto ad Alicia che sta seguendo il professore di iconografia e tradizione classica.
Provo a scrivere gli appunti e di tanto in tanto scambio qualche parola con Alicia.

Ore 13:00.
Ci alziamo e andiamo a mensa.
Speriamo che oggi abbiano messo qualcosa di buono.
Cammino con la mia amica e poi facciamo la coda insieme agli altri per prendere le vivande.
Dopo che finiamo prendiamo posto e bevo il mio succo alla pera.
Successivamente vedo venire verso di noi Javier con altri due suoi amici e sospiro.
Non è possibile...
Guardo altrove ma loro si vengono a posizione attorno al nostro tavolo.
Javier «Ragazzi, vi presento la mia coinquilina.»
Manuel «Ce l'hai un nome coinquilina?»
Alvaro «Io sono Alvaro. Tu sei?»
Guardo Alicia e poi loro «Mi chiamo Sol.»
Perché sono venuti proprio qua?
Manuel «E sei impegnata?»
«Si, sono impegnata. Non ve l'ha detto il vostro amico?» guardo Javier.
Manuel «Intendevo stasera.»
«Si. Sono impegnata in tutti i sensi.» sbuffo.
Manuel «Che caratterino.»
Alvaro «È solo per stasera. Che sarà mai?»
«Neanche se fosse l'ultima uscita della mia vita.» prendo il mio succo.
Alicia «Scusate ragazzi, ma noi vorremmo mangiare.»
Javier «E tu sei l'amichetta di Sol.»
Alicia «Sei molto spiritoso. Dai Sol, andiamo via. Mi è passata la fame.»
Manuel «Dove andate?»
Javier «Vi faccio tornare la fame.» sorride malizioso.
«Andiamo Ali.» mi alzo insieme a lei.
Manuel «Dai, ragazze!»
Li ignoriamo e poi ci allontiamo con loro dietro che ci chiamano.
Che fastidio.
Ci fissano tutti.
Usciamo fuori dalla mensa e la guardo «Vuoi andare in biblioteca?»
Alicia «No, vado a casa oggi.»
«Va bene, ci sentiamo.»
Ci salutiamo e poi la guardo andarsene.

Ciò che non mi aspettavoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora