Blake And The Project

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Lucian's P.O.V.

Era passato un mese dal suo arrivo in città e dal suo avvicinamento alla famiglia di (t/n). Le cose andavano abbastanza bene, la ragazza passava i fine settimana con lui anziché con Blake come era solita fare ed entrambi si stavano conoscendo meglio.
Lui aveva scoperto il suo colore preferito, il suo profumo preferito e ha avuto più informazioni sulla società americana, società che ha formato il suo essere, mentre lei ha scoperto di più sulla società rumena, sulla sua crescita e sui suoi sogni. Sembravano avere grande affinità e lui ha anche capito la curiosità e l'attrazione che lei provava nei confronti della sua stessa razza d'origine.
La notte lui dormiva sempre abbracciato a lei, dormiva con la ragazza tra le sue braccia e il volto immerso nei suoi capelli profumati. Dormiva bene, non aveva incubi e si sentiva davvero al sicuro in quella posizione. Dormiva tranquillo, aveva sogni felici, non aveva i soliti sogni riguardo le torture fisiche e psicologiche che ha subito nei 17 anni di crescita senza di lei. Ancora non aveva il coraggio di rimuovere la canottiera la notte, aveva troppa paura di mostrarle quel segno che aveva sul petto causato dallo zio. Già, Zio Gabriel. Lo zio che lo ha lasciato senza cibo per mesi, lo zio che lo ha accoltellato, tagliato e morso dolorosamente per anni, lo zio che lo frustava ogni volta che Lucian sbagliava qualcosa o si mostrava debole. Era uno schifo e fino a poco prima i ricordi lo assalivano nel bel mezzo della notte. Ma con lei... Cazzo, con lei si sentiva davvero al sicuro. Si sentiva bene e non aveva frequenti brutti ricordi che gli attenagliassero la mente. Era più tranquillo e di ciò le era grato.

Era mattina presto e Lucian si era alzato presto per fare una sorpresa alla ragazza. I signori (t/c) erano fuori al mercato a vendere parte dei raccolti della stagione e sarebbero rimasti fuori tutto il fine settimana quindi avrebbero avuto casa tutta per loro.
Il loro legame era abbastanza cresciuto e durante quel mese Lucian si era comportato da vero signore che trattava la sua ragazza come un prezioso gioiello. La aiutava negli esercizi, la aiutava nella costruzione di semplici macchinari e a controllare i progetti scritti a mano (fortunatamente aveva una gran comprensione di cose semplici e assistendo per cinque giorni su sette alle lezioni della ragazza aveva appreso qualche informazione sulla costruzione di sistemi video e di robot che reagivano alla comunicazione con le persone) e, oltretutto, era anche quello che le portava la colazione a letto nei fine settimana e passava la notte con lei sul tetto a parlare o anche solo a guardare le stelle.
Blake? Blake era un rompicazzo assurdo. Aveva sempre da ridire su Lucian, si lamentava di tutto, trovava sempre una scusa per dargli contro... Era insopportabile.

Quella mattina lui le avrebbe fatto una semplice colazione rumena in cui avrebbe alternato tra dolce e salato essendo insicuro sul cosa la ragazza volesse.
Aveva tagliato il pane e ci aveva spalmato sopra burro e marmellata, aveva preparato una tazza con il latte con accanto dei biscotti, poi aveva cotto le uova al tegamino e le aveva messe nel piatto, aveva cucinato un dolce semplice che aveva guarnito con crema e panna e, infine, un paio di wurstell accanto alle uova. Non sapeva cosa la ragazza desiderasse seppur aveva imparato che in America la colazione poteva essere o salata (quindi pancetta, bacon, uova etc) o dolce (latte, biscotti, cereali, dolcetti, pancake etc) quindi era sicuro che i modi di fare non erano tanto diversi dai suoi.
Ha finito di cucinare le uova per sè stesso e proprio in quel momento ha sentito due braccia avvolgersi attorno alla sua vita. Appena ha sentito il contatto con quelle mani aveva già la certezza si trattasse della sua amata. La sensazione era forte e, dopotutto, i vampiri riconoscono il partner anche solo col tatto senza vederli.
"Buongiorno, principessa" ha salutato lui raggiante come lei ha emesso un breve risolino assonnato.
"Ti sei dato alla cucina, Lucian?" Ha schernito giocosamente lei lasciandolo andare e lasciando un vuoto dentro di lui. Era incredibile che fosse così preso che appena il contatto fisico si interrompeva lui si sentisse vuoto e solo.
"Non sapevo cosa volessi quindi ho cucinato di tutto. Ho provato a fare le cose alla rumena, spero ti piaccia" ha sorriso lui sollevando la padella e girandosi verso di lei fino a guardarla negli occhi. Era adorabile di prima mattina. Aveva i (l/c) capelli scompigliati, occhi stanchi ma luminosi e il pigiama era troppo largo per lei.
"Che galante, ti ringrazio!" Ha risposto lei con un sorriso e prendendo posto accanto a lui mentre lui spostava le uova nel piatto e metteva la padella nel lavabo.
"La colazione è servita!" Ha riso lui facendo finta di essere un cameriere di quei ristoranti che mostravano in televisione.
La ragazza ha subito infilzato il wurstell con la forchetta e se ne è portata l'estremità alla bocca per poi addentarlo e masticare... E subito ha emesso un verso soddisfatto.
"Ci hai messo qualche salsa? O qualche cosa? Pare troppo buono per essere comprato!" Ha domandato lei gustandone il sapore.
"Ricetta di famiglia, qualche volta ti insegno" ha risposto lui facendo l'occhiolino come lei lo ha spinto in maniera giocosa facendolo ridere.
"E va bene, tieniti pure i tuoi segreti!" Ha ridacchiato lei continuando a mangiare allegramente il suo cibo, palesemente di buon umore.
Anche Lucian ha mangiato di gusto seppur, purtroppo, lui non potesse sfamarsi con quel cibo.
"Ti spiace se... Sai... Mi nutro? Sai che intendo" ha chiesto lui prendendo una sacca di sangue fresco dalla borsa, sangue consegnato da un vampiro che lavorava all'ospedale lì vicino.
"Uh... Certo, spero non mi faccia effetto" ha risposto lei insicura osservando come gli occhi di Lucian hanno assunto tonalità rossiccia per poi diventare interamente rossi. Lui, pur di non intimorirla, ha morso con un colpo deciso ma tranquillo la sacca e ha bevuto il liquido vitale con calma. Il sapore di quel liquido, seppur freddo, nella gola gli ha subito placato la sete e lo ha rilassato in pochi attimi.
Ha schiuso un occhio e ha osservato con attenzione la ragazza, la quale fissava con strano interesse la busta che conteneva il sangue mentre si svuotava lentamente.
"È strano..." Ha mormorato la giovane dagli occhi (c/o) continuando la fissare la sacca sempre più vuota.
Lui ha mandato giù gli ultimi sorsi di sangue prima di riprendere fiato e guardarla.
"Cosa?" Ha chiesto lui leccandosi il labbro superiore per pulirlo dal sangue che ci era rimasto sopra.
"Fino a qualche anno fa ero terrorizzata dal sangue, ora... Non so, è come se ne fossi attratta" ha ammesso lei allungando una mano sul suo volto e pulendogli col pollice l'angolo della bocca (sotto lo sguardo attento del vampiro) per poi osservare con attenzione la grossa goccia di sangue sul dito. Appena lei ha fatto per portarselo alla bocca, lui le ha bloccato la mano e l'ha guardata negli occhi.
"Non mi pare il caso tu assaggi il sangue di sconosciuti senza farti trasformare. Potresti contrarre qualche malattia o comunque stare male, è una pessima idea" ha avvisato lui con tono calmo come lei aveva uno sguardo di disappunto per l'essere stata fermata. Successivamente (t/n) ha annuito e lui ha portato il pollice di lei alla bocca e ha succhiato il dito per rimuovere il sangue da esso. "Suppongo il tuo lato vampiresco stia saltando fuori però, penso sia il motivo per cui tu sia attratta dal sangue" ha detto poi dopo aver lasciato andare la mano della ragazza. "Comunque ricorda che questi sono scarti di sangue, possono contenere malattie o problemi per gli esseri umani" ha avvisato il vampiro alzandosi e buttando la sacchetta di plastica vuota.
"Capito, scusami" ha detto la ragazza con aria leggermente sconsolata. Probabilmente il suo lato da vampiro si fa sentire più del solito, doveva avere seriamente voglia di provarlo data l'intenzione di portarsi il dito sporco di sangue alla bocca.
"Di che parlate voi due?" Ha chiesto la voce intrusa di un maschio entrando dalla porta... Blake.
"Buongiorno, Blake" ha salutato lei alzandosi e abbracciando il ragazzo con forza... Troppa forza.
"Niente, discutevamo su un libro sui vampiri che abbiamo letto" ha risposto il vampiro sistemandosi la giacca e guardando il ragazzo gotico.
"Vampiri? Sono più un tipo da licantropi e lupi mannari" ha affermato menefreghista il ragazzo dai capelli neri arruffati sovrappensiero.
"Licantropi? Quelli non esistono più da secoli, sono stati cacciati e uccisi fino all'estinzione" ha pensato Lucian sentendo i canini pizzicare e fargli quasi male data la voglia che aveva di morderlo... E ucciderlo.
"Io li trovo affascinanti invece" ha risposto la ragazza alzando le spalle e tornando accanto a Lucian.
"Vabbè, comunque" ha cambiato discorso il ragazzo dagli occhi azzurri. "Vai a cambiarti, cogliona, voglio finire il prima possibile questo progetto" ha detto Blake mettendo la valigetta sul tavolo facendosi spazio tra la roba.
"Se aspettavi un attimo toglievo tutto e lasciavo spazio." Ha affermato con tono duro il vampiro guardando storto il migliore amico della ragazza. I suoi profondi occhi scuri si sono battuti in una gara di sguardi con quelli chiari di Blake.
"E allora? Era pesante e volevo metterlo giù." Ha risposto con altrettanta durezza il giovane con gli occhi contornati di nero.
"Ragazzi, e dai. Non roviniamo la mattinata" si è intromessa (t/n) dando una leggera botta al petto del gotico, il quale l'ha guardata infastidito.
"È il tuo amichetto che dovrebbe darsi una calmata. Non è casa sua ed è un mese che si comporta come il re della casa... Inizia a darmi sui nervi, nemmeno io che sono un amico di famiglia parlo e mi comporto così." Si è lamentato Blake con tono accusatorio indicando col dito indice Lucian.
"La sua famiglia conosceva la mia ancora prima che io nascessi, Blake. Oltretutto vive qui e può fare come vuole fino a che non dà fastidio a me o ai miei. Mi dispiace dirtelo ma sei tu l'ospite qui, non lui." Lo ha difeso la giovane dai capelli (c/c) incrociando le braccia.
"COSA?! (T/n), ci conosciamo da anni!! Questo tipo ti sta cambiando, non mi hai mai parlato così!" Si è lamentato il ragazzo dai capelli neri tenuti a ciuffo.
"No, semplicemente Lucian ti ha fatto notare che ti sei comportato da maleducato senza attendere che sparecchiassimo la tavola, non ha fatto nulla di male." Si è lamentata la ragazza prendendo le difese del vampiro guardando storto Blake. "E poi non capisco questa tua avversione per lui, ogni volta trovi un motivo per attaccarlo. Falla finita, lui vive con me, che ti piaccia o no. Oltretutto che hai? Sei geloso?" Ha continuato lei tagliente incrociando le braccia.
"Geloso? Sì, cazzo. Sei la mia migliore amica e ho un interesse per te. Mi dà fastidio tu sia così legata a lui quando nemmeno lo conosci." Ha ribattuto il ragazzo col piercing al labbro impettendosi.
"Ma falla finita, hai sempre detto che non vuoi relazioni, non ti piace nessuno, vuoi essere uno spirito libero e poi ti piaccio io? Non sei credibile Blake e se non la finisci di fare così puoi anche lasciare qui il progetto e andartene. Lo concludo da sola" ha ringhiato (t/n) rimettendolo al suo posto.
"Vedi che intendo?! Tu non sei mai stata così, (t/n), lui ti sta cambiando!!" Ha esclamato gesticolando il gotico spostandosi nervosamente il ciuffo di capelli dagli occhi.
"Blake, smettila. Un'altra parola e ti sbatto fuori casa." Ha minacciato la giovane puntandogli contro il dito indice.
"Ok, ok. Fai come ti pare, vatti a cambiare." Ha risposto sconfitto il ragazzo dagli occhi blu incrociando le braccia al petto.
"Bene." Ha concluso la ragazza annuendo e salendo le scale per andare in camera.
"Non so quale sia il tuo gioco, rumeno... Ma tu la stai cambiando. Non mi piace ciò che le stai facendo." Ha accusato a bassa voce Blake con un sibilo rivolgendosi a Lucian.
"Non sto facendo niente, probabilmente con me si sente più sicura di essere ciò che è." Ha risposto in tono glaciale il vampiro togliendo i piatti sporchi dalla tavola e lavandone uno a uno.
"Sì, certo... Da quando vivi qui lei si ribella a tutto e a tutti per qualsiasi cosa. Questo non è essere sè stessi, questo è essere cambiati dalla presenza di qualcuno." Ha ringhiato il ragazzo sistemandosi il cardigan blu scuro.
"Ma tappati la bocca. Troppo facile che lei stia sempre ai tuoi voleri, sicuramente la mia presenza la spinge a essere più dominante. Sei solo invidioso del fatto che a me è servito un mese per far uscire fuori il suo vero carattere." Ha risposto in un sibilo gelido Lucian rimettendo al posto i piatti lavati.
"Cosa stai insinuando?!" È scattato sulla difensiva il ragazzo truccato con una croce sotto l'occhio avvicinandosi a Lucian e spingendolo contro il bancone.
"Sto dicendo che forse tu non sei adatto a lei." Ha risposto con calma il ragazzo dagli occhi marroni spingendo via il giovane. "E stammi lontano, non voglio che mi tocchi." Ha aggiunto poi sentendo dei passi sulle scale... Ed ecco la sua amata in jeans (c/p), maglietta (c/p) a maniche a righe chiare e scure e anfibi a suola alta che la alzavano di qualche centimetro.
"Non è finita qua, rumeno." Ha ringhiato a bassa voce Blake guardando la ragazza e avvicinandosi a lei per poi metterle un braccio attorno alle spalle una volta che era arrivata al tavolo con loro.
"Blake." Ha detto semplicemente lei spostando il suo braccio dalle spalle facendo sorridere Lucian.
"A quanto pare lei preferisce me, Blake. Mi spiace per te ma lei sarà mia." Ha affemato mentalmente il vampiro vestito di nero osservando e gustando l'espressione ferita e confusa del gotico dallo smalto blu scuro.
"Allora... Il problema rimane quello, riusciamo a far dire un paio di parole ai robot ma non a farli interagire con noi. Nel senso, non rispondono alla nostra voce seppur siano impostati per riconoscerla" ha posto il problema la ragazza dalla maglietta con le maniche a strisce grattandosi il mento e controllando il progetto scritto. "Dove sarà il problema?" Ha chiesto poi retoricamente lei prendendo l'auricolare Bluetooth col microfono per comunicare con loro.
"Posso provare?" Ha chiesto Lucian avvicinandosi come Blake lo ha guardato storto.
"Scusami, generalmente sono io quello che se ne occupa." Si è lamentato nuovamente Blake, rifiutando di spostarsi.
"Blake, lascialo provare. Nemmeno tu sai il motivo, fare un tentativo non cambia" lo ha difeso per la terza volta la sua amata mettendo una mano sulla spalla del ragazzo truccato.
"Ma che vuoi ne capisca lui? Nemmeno ha studiato queste cose!" Ha affermato retoricamente Blake indicandolo con la mano aperta verso l'alto.
"In realtà imparo alla svelta e so qualcosa da ciò che ho sentito dalle lezioni mentre aspettavo che (t/n) uscisse dalle classi. Sai, disegnare non è l'unica cosa che so fare" ha risposto sarcastico il ragazzo con la giacca nera e avvicinandosi dietro alla ragazza, la quale era molto più bassa di lui, e guardando sopra la sua testa. "Allora..." Ha detto Lucian tra sé e sé iniziando a squadrare velocemente il foglio pieno di annotazioni e disegni vari.
Dopo svariati minuti, Lucian stava ancora squadrando tutte le annotazioni del foglio, controllando ogni singolo dettaglio dei disegni e delle scritte.
"Allora? Il signorino rumeno ha trovato la fonte del problema?" Ha schernito il ragazzo dallo smalto blu scuro come la ragazza ha afferrato la mano del vampiro, palesemente notando la sua voglia di tirare un pugno al gotico. Lucian era un ragazzo generalmente tranquillo ma anche lui aveva un limite di pazienza.
"Il problema non è il progetto delle AI" ha affermato il ragazzo dagli occhi marroni indicando la costruzione degli auricolari Bluetooth con il microfono. "Vedi? Avete collegato i fili in modo sbagliato quindi i robot non vi riconoscono" Ha continuato con sicurezza il vampiro indicando i due fili che connettevano con due parti diverse dell'aggeggino.
"Prego allora, prova pure." Ha ringhiato Blake, infastidito dal fatto che Lucian si mostrasse così sicuro di sè nel trovare una così stupida come l'errore del progetto. "Tieni, vedi se dopo la tua modifica funzionano" ha detto sarcastico il ragazzo dai capelli neri arruffati passandogli un auricolare.
Lucian ha subito aperto con attenzione l'auricolare e ha scollegato il filo rosso e quello verde per poi riconnetterli in quello che credeva fosse il giusto ordine e ha richiuso l'oggetto, passandolo alla ragazza e accendendolo. Appena acceso, i due robot (composti da un piccolo endoscheletro con tanti fili e parti meccaniche) si sono girati subito verso l'oggetto e le camere che avevano connesso agli occhi per poter vedere hanno ingrandito e allontanato l'obiettivo per mettere a fuoco qualsiasi cosa stessero guardando.
"Ok, questo è nuovo... Non lo hanno mai fatto prima" ha notato impressionata (t/n) prendendo l'auricolare e mettendolo all'orecchio per poi sistemare il microfono.
"Ora dovrebbe funzionare, prova a dirgli qualcosa" ha intimato il ragazzo dagli occhi scuri mordicchiandosi il labbro, sperando che la sua modifica funzionasse.
"Uhm... Hey, ragazzi, come va?" Ha chiesto la giovane come i robot sono rimasti in silenzio.
"Visto?" Ha chiesto al nulla in particolare Blake. "Non era quello il problema" ha continuato poi con un ghigno in segno di vittoria.
"Va tutto bene, e tu?" Hanno chiesto in coro le voci robotiche e senza emozioni dei due robottini (i quali erano della dimendione della mano di Lucian), lasciando (t/n) e Blake a bocca aperta.
"Lucian... Sei un cazzo di genio." Ha commentato la sua amata col fiato sospeso prima di saltargli al collo e abbracciarlo con forza.
"Semplicemente sono molto attento ai particolari" ha risposto soddisfatto abbracciando la ragazza e godendosi il calore del suo corpo unito a quello di lui... Dio, quanto desiderava stare così per sempre.
"Non ci credo..." Ha mormorato incredulo il gotico osservando i due robot. "Riprova, digli qualsiasi altra cosa" ha intimato il ragazzo con lo smalto alle unghie.
"Che tempo fa oggi?" Ha chiesto (t/n), sapendo che i due robot fossero connessi a internet e potessero cercare le previsioni del tempo.
Inizialmente i robot sono rimasti in silenzio, lasciando suspance tra i tre ragazzi che li stavano osservando attentamente.
"Oggi sarà prevalentemente soleggiato con temperature con un picco di venticinque gradi" Ha risposto il robot di destra.
"E la sera ci sarà cielo sereno e una minima di sedici gradi" Ha continuato quello di sinistra facendo sorridere soddisfatti sia la ragazza che Lucian stesso, soddisfatto del suo lavoretto.
"Wow... Sono al settimo cielo, giuro!" Ha esclamato (t/n) spegnendo l'auricolare e stringendo la presa sul collo di Lucian, costringendolo a inchinarsi un po' per farsi abbracciare. Appena l'auricolare è stato spento i due robot di sono girati fino a guardarsi in faccia tra loro.
"Sì, ragazzi ci sono anche io." Ha detto infastidito Blake incrociando le braccia.
"Blake ringrazia Lucian. Senza di lui staremo ancora barcollando nel buio." Ha intimato la giovane spegnendo i robot e rimettendoli nella valigetta.
"Uff. Grazie, Lucian. Il tuo intervento è stato molto utile." Ha ringraziato in tono freddo e antipatico il gotico giocando coi capelli e senza guardare in faccia il vampiro... Dio, che voglia di picchiarlo che aveva.
"Di niente" ha risposto il ragazzo dalla giacca nera con un finto sorriso.
"Bene. Ora direi di farci un giro e dopo proviamo a controllare se i robot funzionano ancora abbastanza bene da avere interazioni tra loro. Devono comunque avere a che fare col mondo esterno" ha affermato la ragazza avviandosi alla porta come i due ragazzi l'hanno seguita.

Hanno passato il pomeriggio a parlare di robotica e a fare esperimenti vari con i due robot, osservando e annotando ogni loro azione e reazione.
Lucian ha più volte fatto interventi e aggiunto informazioni a quello che già avevano, facendo infastidire spesso Blake. Ma, nonostante ciò, la giornata è passata bene e non ci sono stati particolari scontri.

Oye guys!
Che ne dite? Blake si sta rivelando uno stronzo cronico, vero? 😂

Vi è piaciuto il capitolo? Che ne pensate dei tre protagonisti? Vi piacciono i loro caratteri?
Fatemi sapere le vostre opinione con un commentino! :3

Passate a leggere le altre storie (Vi consiglio Killer Romance e A Rebel Love Story che trovate nel mio profilo), mi auguro possano piacervi tanto quanto vi sta piacendo questa storia 🥺🥺

Finalmente domani (quindi lunedì) darò l'ultimo esame della sessione, non ne posso davvero più... S T R E S S. Poi non ho voglia di fare niente, è già tanto io abbia ispirazione per scrivere ogni tanto :')
Sto studiando per questo esame come se non dovessi darlo, davvero... È uno schifo sono talmente sotto stress che nemmeno mi concentro.
A voi come va? Tutto bene?
Come sta andando il rientro a scuola? A me se ne riparla a ottobre... E niente, seguirò online perché mi trovo meglio per quest'anno ahah

Abbiate una buona giornata/nottata... Da Randy è tutto...
BYE BYEEEEEEE!!!

𝐴 𝑉𝑎𝑚𝑝𝑖𝑟𝑒'𝑠 𝐿𝑜𝑣𝑒 𝑆𝑡𝑜𝑟𝑦 //Vampiro × Lettore\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora