Najwa El Oasis

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Nel parcheggio sono rimaste solo le nostre due auto.
Entrambe apriamo il portabagagli gettandoci dentro i nostri borsoni.
Si avvicina a me , si butta su di me spingendomi contro la mia auto.
Questa volta ribalto la situazione e quindi faccio poggiare lei sullo sportello schiacciandola con il peso del corpo.
Le prendo il viso tra le mani e la bacio dolcemente.
"Vai piano" mi dice
"Anche tu mi raccomando"
Annuisce con il capo.
" Najwa scrivimi e ... rispondi ai messaggi"
"Certo Bionda, se no poi chi ti sente?!"

Scherzo, sappiamo entrambe che usciremo da qui e poi o ci ritroveremo unite  e libere oppure ... non voglio neanche pensarci.
Aspiro il suo profumo il piu' possibile.
"Vai ora le dico"
"Perché io per prima" mi chiede
"Uffa, bionda una volta tanto fai una cosa senza chiedere perché? Te lo dico dopo. Vai"
Si volta e si dirige verso la sua auto.

Voglio che sia lei ad allontanarsi per prima per  guardarla ,gustarmi ogni singolo fotogramma, ogni suo passo.
Ondeggia sugli stivaletti muovendo il sedere sodo stretto nei jeans. Lo fa apposta per me lo so anche se lei crede che io non lo sappia.
I capelli biondi sono scompigliati dal vento, si stringe nella giacca di pelle.
Fa freddo e vorrei solo stringerla forte per scaldarla e scaldare me stessa.
Si gira per guardarmi di nuovo, i suoi occhi verdi pieni di pagliuzze scaldate dalla luce del tramonto mi sorridono.
Il mio cuore sobbalza nel petto, forse la prossima volta che in questo parcheggio saremo venute insieme o forse non ci guarderemo più per evitare di soffrire.

Ciascuna alla guida della propria auto percorre mezzo cerchio nel parcheggio vuoto, ognuna di noi deve andare in una direzione differente.
Ci fermiamo un attimo, finestrino contro finestrino, lei abbassa il suo e io faccio lo stesso col mio:
"Allora?"
Si riferisce al perché volessi fosse lei ad allontanarsi per prima e ora il motivo non
L' adrenalina che avevo nel letto con lei mi ha di colpo abbandonato portando via tutte le mie difese.
Niente più giochi ora, devo e voglio dirle tutto,
lei lo merita, glielo devo e lo devo a me stessa:

"Allora Maggie volevo vederti. Vedere la tua sagoma allontanarsi da me beandomi della tua vista. La grazia dei tuoi movimenti, il vento nei capelli. Avrei voluto correrti dietro è stringerti e non lasciarti andar via se non con me. Perché Maggie? Perché Ti amo anch'io. Ti amo tanto piu' di quanto riesca a dimostrarti e di quanto riesca a confessare a me stessa. Avrei fatto meglio a dirtelo su quel letto mentre ti stringevo subito dopo che tu l'hai detto a me. Invece tu sei una donna coraggiosa Maggie ed io una puta codarda. Ma Ti amo"

Una lacrima le riga il viso ed io non ce la faccio a vederla così quindi accelero e scappo.
Scappo perché ho voglia di chiudermi con Teo a casa a spiegare ogni cosa lui mi capirà', dovrà capirmi per forza.

N y M - NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora