Najwa's El Oasis

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Tutto finito.
Il cameraman ci ha detto che e' andato bene, che il girato avrebbe dato un bel po' di materiale e che il bacio sarebbe stato tagliato.
Poi e' uscito e lo stesso ha fatto Maggie di corsa insieme a lui.
Neanche un minuto per noi, che non ci vedremo più.

Non so come gestire questa cosa, già mi manca terribilmente.
Fa male l'idea che non potrò' piu' stringerla, piu' ridere con lei e di lei, piu' progettare sorprese per vederla stupita e godere dei suoi occhi e delle sue fossette solo per me .
Mi mancherò' io con lei, quello che sono stata e come sono stata, quello che ho provato:
le farfalle nello stomaco e i battiti accelerati quando la vedevo, pensare a lei prima di addormentarsi, svegliarsi con i suoi occhi che ti guardano, desiderarla in mezzo ad una sala piena di gente.

Sono ferma qui ancora col costume di Zulema addosso, in questa roulotte che e' diventata il simulacro di un amore mai vissuto o almeno vissuto solo in parte.
Mi guardò intorno, ancora le lucette colorate si accendono e spengono.
Mi chiedo come cazzo farò il Natale che verrà' a decorare casa, l'albero senza pensare a quest'ultima scena.

Ho ancora il suo sapore sulle mie labbra, il suo profumo addosso.
Che tra l'altro odio su di me quanto amo su di lei.
E' proprio vero che il profumo rispecchia il nostro carattere, forse potrebbe essere addirittura la nostra essenza.
Bene il suo cos'altro potrebbe essere se non un profumo dolce con un sentore di agrumi mentre il mio un aspro odore di tabacco e cuoio, con un sentore di legno di quercia.

Mi levo la parrucca,e la lascio qui.
Qualcuno domani verrà' a portar via la caravan e chissà se restituirà la parrucca alla produzione o se un pezzo di Zulema resterà' qui dentro chiuso finché la prossima serie o film avrà' bisogno di una roulotte. Magari troveranno questa parrucca tra qualche anno e la getteranno via, in qualche bidone della spazzatura.

Mi pettino veloce i capelli raccogliendoli nella mia mini coda..
Raccolgo il borsone con i miei effetti personali e metà' Zulema e metà majwa mi incammino verso il parcheggio.
Chiudo la porta e lascio Zulema dentro ma anche metà' del cuore di Najwa, l'altra metà' e' quella che mi servirà per sopravvivere.

Attraverso la zona davanti al motel, vedo la mia camera e quella di maggie con ancora i cartellini del nome attaccati, una fitta mi colpisce allo stomaco.
Mi viene da vomitare.
La strada che porta al parcheggio e' vuota, desolata scura come la sera che ormai e' scesa.
Paradossale come siano le due protagoniste principali a dover abbandonare per ultime il set.
Da sole.

Chissà se la troverò al parcheggio.
Una parte di me vorrebbe che fosse lì, ad aspettarmi magari perché forse neanche lei ce la fa ad andare via senza vedermi per l'ultima volta.
L'altra parte non vorrebbe vederla già da ora mai più, per  iniziare a ricostruire quella corazza che lei era riuscita a scardinare.
Quella parte di me che non sopporta questo dolore. Il dolore tipico di chi ama e sa che l'oggetto del proprio amore non c'è' piu',

Cammino a passi spediti,.
Ma quanto e' lungo questo percorso, quanto breve mi sembrava quando lo percorrevo con lei beandomi della sua presenza.
E' tanto lungo da consentirmi di pensare, che e' la cosa che non vorrei fare ora.
Vorrei addormentarmi per un anno intero, dormire e svegliarmi senza memoria di lei e di noi.

Forse a casa mi ubriacherò' fino ad addormentarmi, tanto Teo e' da Bruno.
Almeno non dovrò fingere di stare bene
"Come e' andata mamma?"
" tutto bene , ho solo dovuto lasciar andare via la persona che ha riscaldato il mio cuore e ne ha sciolto il ghiaccio riportandolo in vita. Grazie Teo. Tutto bene"
Ecco ciò' che vorrei dirgli, meglio che stasera non ci sia almeno oggi non mi vedrà' distrutta.
Domani chissà'.Per quanto? Chissà'
Amo Teo e non c'è l'ho con lui ma solo con me, per non essere la me stessa che si accetta per prima.
Tanto poi da farsi accettare dagli altri e quindi anche dal proprio figlio.
Tanto da far accettare Maggie con me.

Sono sempre più' vicina al parcheggio e la vedo.
Sta lì, poggiata sulla sua auto che come al solito e' vicina alla mia: gemelle vitellinas.
Si, di sicuro mi aspettava.
Mi avvicino all'auto senza parlare, i nostri occhi si incontrano.
Ha gli occhi rossi di chi ha pianto.
Getto la borsa dentro e chiudo la portiera dietro di me.
Mi volto e me la ritrovo addosso, abbracciata stretta, il viso nell'incavo della mia spalla, il suo profumo dolce nelle narici.
"Ti amo najwa. E'un dato di fatto e lo resterà' per sempre"

E' lei la migliore di noi due anche questo e' un fatto.
Quella che non ha barriere, che non ha paure, che e' se stessa sempre.
Capace di mostrare ciò' che prova infischiandosene delle conseguenze.
Lei apparentemente fragile e dolce e' in realtà la piu' forte , la piu' sicura tanto da non aver paura di mostrare le sue fragilità.
Io che sembro forte, decisa sono talmente insicura da costruire muri e armature affinché nessuno veda cosa ci sia oltre.
Chissà se noi insicuri riuscissimo a vederci con gli occhi degli altri forse ci piaceremmo così tanto da accettarci.

La stacco leggermente da me quel tanto che basta per guardare i suoi occhi verdi
" Non deve finire se non vuoi Maggie lo sai. Sai che ti amo anch'io"

Mi bacia, poggia le sue labbra dolcemente.
E' un bacio di addio lo sento.
"Lo sai che non e' possibile. Non posso viverti così , vederti e fare di un letto la nostra casa. Accontentarmi di guardare ognuna le foto dell'altra, passare compleanni e vacanze separate Non portarti a cena. O farti conoscere i miei amici, la mia famiglia. Non trasmetterti le passioni e l'allegria contagiosa di mia cugina. Non vederti ridere o abbracciare tuo figlio.... non vedere le stelle con te nella tua casa in montagna"

Questa volta sono io a baciarla per portare con me, almeno questa notte, ancora  il sapore di lei.
Si stacca da me, si volta.
Sale con freddezza sulla sua auto e ne accende il motore.
Abbassa il finestrino.
Cerco un altra possibilità di trattenerla
"Maggie ..."
Non mi fa finire il discorso
"Addio Najwa"
Sgomma e va via portandosi l'altra metà del mio cuore con se'.
Resto a guardare la sua auto allontanarsi, poi prendo il telefono e faccio una cosa stupidissima, tipica di un ragazzino di 15 anni:
vado su instagram e la unfollow.
Spero così di riuscire  a cancellarla dalla mia vita, dal mio cuore e dalla mia anima.
Dio Najwa sei una cazzo di stupida ingenua se pensi che basterà' questo, lo sai che non basterà una vita intera.
Metto in moto e mi allontano verso una casa vuota.

N y M - NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora