Cap 11

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Sono qui nel suo terrazzo, una parte e' coperta da una grata verticale in legno ove si arrampica una buganvillee fucsia e ci consente di ripararci dai curiosi.
Oggi c'è' il sole a Madrid, sotto di noi il giardino del condominio ci separa dalla rumorosa strada centrale.
E' davvero un  bel appartamento, in una strategica posizione, non poteva essere diverso dall'essere perfetto.
Non c'è' cosa che lei intraprenda senza arrivare a farla perfettamente, e le piace il bello ed ha un gusto innato.

E' seduta di fronte a me, la camicetta bianca di seta e' aperta oltre l'incrocio dei seni, piccoli proporzionati e sodi.
Non porta reggiseno,non ne ha bisogno.
Il pantalone nero in un tessuto leggero crêpe e' aderente in vita risaltando le forme perfette del suo sedere, e poi scende dritto senza stringersi alla caviglia.
Sandali neri col tacco alto ma non sottilissimo.
Di nuovo quella parola, perfezione.
Le ho fatto la radiografia appena l'ho vista.
Davanti a me caffè' nero bollente, brioche senza glutine con marmellata acqua naturale e poi yogurt bianco, frutta e muesli.
E' la mia colazione preferita, non ha dimenticato nulla così come io non ho scordato nulla di lei.
Mi versa il caffè che prendo amaro, lei ci mette una zolletta di zucchero.
La situazione perfetta nel posto perfetto, con la persona perfetta, peccato sia il momento a non esserlo, mentre lo sarebbe stato un anno fa
Un anno di sofferenza e dolore, di colazioni frettolose oppure saltate, perché quando hai un dolore sordo al cuore poi lo sentì anche nello stomaco che si chiude e cibarsi  non e' piu' una priorità .

" ti sei dimagrita Maggie"

Ho sempre pensato che avesse il dono i sapermi leggere nel pensiero e a quanto vedo non l'ha perso

" Non si e' mai abbastanza magri"  rispondo
e  mentre sto per chiudere la battuta di Zulema all'uscita del carcere lei mi precede
" .. Ne' ricchi " conclude

Mi spunta un sorriso, il mio cuore e' arrabbiato con lei ma il mio corpo no, lo sapevo e ieri sera ne ho avuto la conferma.
Non smette di fissarmi e risponde al mio sorriso.

Dal tavolo si percepisce il suo  profumo mischiato all'odore delle brioche ormai tiepide.
Mi piace questo strano mix, sa di quotidianità che e' quello che vorrei avere con lei quello che mi manca.
Non mi e' sufficiente  il suo corpo, non basta una relazione sessuale con lei che facilmente potremmo intraprendere perché, dopo ciò' che e' accaduto in auto, anche lei ha una voglia irrefrenabile di me.
Io voglio di più, voglio stare lì a guardarla addormentarsi e voglio essere la prima cosa che vede non appena si sveglia, voglio confidarle i miei dubbi e le mie paure  ed ascoltare i suoi, voglio poterle chiedere consiglio perché l'ammiro, voglio ridere insieme, decidere le nostre vacanze su di un letto sfatto dopo una notte di sesso sfrenato, voglio poterla prendere in giro mentre cucina, guardarla segretamente mentre si veste e si trucca, portare a spasso Bala e Tito insieme e poi schizzarci con la pompa mentre li stiamo lavando e...e fare milioni di altre piccole cose con lei.

La sua voce interrompe i miei pensieri
" Maggie lo sai che tutto  questo e' solo una scusa vero ? Le prove di oggi, il Drac Pack , tutto.
Ne sei consapevole? Perché sono 3 mesi che non rispondi alle mie chiamate e ai miei messaggi e qualcosa dovevo fare"
" Cazzo Najwa, come volevi rispondessi ai tuoi messaggi e alle chiamate quando tu mi hai  cancellato dalla tua vita. Addirittura unfollowata e visto che ti taggavo  bloccata. Ti taggavo come una stupida perché speravo che potessimo almeno salvare la nostra amicizia mentre tu la buttavi nel cesso tirando lo sciacquone.
Mi hai rifiutato, mi hai chiuso la porta in faccia come a dirmi che non ero più' nulla per te, nulla.
Poi di punto in bianco mi cominci a scrivere e a chiamare. Certo che non ti rispondo Najwa, e' il minimo. Scusa se mi comporto come una persona normale. Sai perché sono dimagrita A causa tua Najwa, ecco perché sono dimagrita."

Abbiamo finito i nostri caffè' , nessuno delle due ha mangiato nulla,  a me si e' chiuso lo stomaco a lei chissà'. Non riesce a guardarmi negli occhi ed il silenzio si e' impadronito di noi.
Sarei potuta essere meno schietta? Probabilmente si o forse meno dura ma sono venuta qui anch'io per darci una possibilità e non posso ricominciare niente se prima non sputo fuori tutto il veleno che mi intossica l'anima.

Scosta la sedia dal tavolo, si alza con la grazia che la contraddistingue e , con la medesima grazia mi prende la mano.
La seguo, non oppongo resistenza so che e' necessaria una tregua. Non voglio lasciare morti e feriti su un campo di battaglia, voglio che alla fine della guerra non ci siano macerie, non ci siano eroine ma due donne capaci di ricominciare seguendo solo il cuore questa volta.

Mano nella mano attraversiamo la stanza riunioni, le nostre dita sono intrecciate e le sue si muovono sulle mie in una sorta di carezza poi tira su la mia mano e la bacia, poggiando appena le sue labbra sul dorso delle mie.
Quel contatto inaspettato crea brividi sulla mia pelle, vorrei gettarmi tutto alle spalle, fermarmi e fiondarmi sulle sue labbra, baciarla perché.... Dio quanto mi e' mancato il suo sapore in questi mesi.
Invece i miei dubbi, le mie insicurezze e le mie ferite prendono il sopravvento e la seguo inerme.

Entriamo nella sala prove di danza, in un angolo una tv con affianco una 50 di dvd, davanti sul parquet chiaro molti cuscini .  Najwa si siede su di uno e fa cenno di sedermi vicino a lei.
" Bionda prima di provare che ne dici di vederlo insieme, non e' lo stesso che provammo per il promo con Alba"
" Certo "
rispondo con un tono normale, come se non avessimo appena avuto una discussione tagliente.
Inserisce il DvD e lo fa partire.
Non le dico che conosco il balletto che tutto il periodo che andarono in tour, ogni sera, non facevo che riguardare le registrazioni dello spettacolo sul divano di casa e mi struggevo.
Avrei dovuto essere al posto di Kim, invece  mi avevano scritturato per un film , per il quale vinsi poi il mio primo premio importante ma non potei partecipare al Drac pac. e Kim prese il mio posto.
Non ero io a ballare con Najwa, non erano miei i glutei che Lei sfiorava, ne mie le labbra che baciava alla fine, provavo una sorta di gelosia inspiegabile.
Solo dopo ho capito che già' allora ne ero innamorata e la volevo per me.

Mi sdraio per terra, un cuscino sotto la testa, la mia immagine vicino a Najwa si riflette nella parete specchiata
Le immagini scorrono nella televisione, la musica riempie il silenzio della stanza vuota di tutto tranne che di noi riflesse da quello specchio enorme.

N y M - NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora