Capitolo 8.

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Pov Alessandra

Dobby ci accolse prendendoci i bagagli. Uscirono anche i nostri genitori subito dopo.

-Eccovi ce ne avete messo di tempo- disse Lucius con la sua solita freddezza.

-Già, ci scusi padre- dissi cercando di decifrare qualche piccolo inarcamento sul suo volto.

Lui annuì ed entrammo.

Passai i corridoi bui e freddi, per poi arrivare alla mia stanza, che si trovava di fronte a quella di Draco.

Svuotai tutta la valigia mettendo tutto in disordine. Lasciai tutto com'era.

Presi un maglione e dei jeans. Mi diressi verso il bagno. Aprii la porta, c'era Draco in boxer, non riuscivo a muovermi. I miei occhi vagavano sul suo corpo scolpito. Non riuscivo a smettere di guardarlo. Con tutta la volontà che avevo non riuscii comunque a distogliere lo sguardo dalla sua figura.

Lui si schiarì la gola.

-Vorresti guardarmi più da vicino già che ci sei?- disse ironicamente e ridendo.

-No- balbettai e con le guance in fiamme ritornai di corsa in camera mia.

Avevo il respiro corto e le guance rosse, osservai la mia persona scomposta allo specchio.

Aprii la porta della mia camera e controllai che Draco non fosse nei paraggi. Non volevo succedesse di nuovo.

Con l'intento di arrivare al bagno, sentii delle braccia stringermi da dietro.

Detti un urlo. Con mia insolita fortuna la mia camera si trovava nella parte ovest della villa, bensì la parte più deserta di Malfoy Manor.

-Shh zitta- mi ammonì lui, sorridendo.

-È colpa tua- gli risposi mettendo il broncio.

Mi avvicinò a se, premendo il suo petto contro il mio, le sue mani posate sulla mia schiena mi facevano venire i brividi. Mi guardò negli occhi, abbastanza da farmi arrossire, si avvicinò cautamente alle mie labbra. Ansimai. Alla mia reazione rise leggermente per poi far combaciare le sue labbra alle mie.

Un bacio breve, mi ricordai dove ci trovavamo e che ciò che stavo facendo era sbagliato.

-Draco- lo allontanai da me. -Non posso- continuai guardando in basso.

-Già- disse lui, con voce fredda.

A passi pesanti mi lasciai la figura di Draco alle spalle, dirigendomi in bagno. Quando finii di fare la doccia, mi preparai.

Ripercorsi quei corridoi bui, di Draco non c'era traccia, la porta della sua camera era aperta.

Arrivata nell'immensa sala da pranzo, mi sedetti vicino mia madre, che mi rivolse un sorriso dolce, ma gli occhi dicevano tutt'altro, erano preoccupati. Pochi attimi dopo arrivarono papà e Draco, guardai quest'ultimo che non accennava segni di vita, non disse niente limitandosi a sedersi accanto a me. Cenammo in silenzio, informai un pò mamma della scuola, Draco fece altrettanto, nostro padre si limitò a mandarci occhiate.

Ritornai di corsa in camera mia, pensando al comportamento di tutti a tavola, qualcosa non andava, era palesemente ovvio. Ma cosa?

La mia curiosità mi incitava ad andare da Draco per chiedergli spiegazioni. E fu ciò che feci. Lentamente mi avviai alla porta di fronte la mia camera. Presi un respiro profondo, appoggiai la mano sul metallo freddo della maniglia e la abbassai. Entrai, Draco era seduto sul suo letto, con le mani in mano.

-Hey- la voce rieccheggiò nella camera grande, tinta tutta in verde smeraldo.

Non disse nulla. Con passi lenti mi sedetti vicino a lui. Non proferì parola, aveva il capo chinato e lo sguardo vuoto.

𝐎𝐮𝐫 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐥𝐞 𝐋𝐎𝐕𝐄 [𝐃𝐫𝐚𝐜𝐨 𝐌𝐚𝐥𝐟𝐨𝐲]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora