Capitolo 18.

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Pov Alessandra

Le vacanze erano iniziate finalmente, mi trovavo già a Malfoy Manor insieme Draco e Luke. I due non parlavano molto, più che altro si limitavano a sguardi assassini durante i pasti. Mi chiedevo sempre cosa ci facesse Draco in quel maledetto ufficio di mio padre, quella volta anche Luke faceva compagnia al mio caro fratellino.

Passavo pomeriggi interi da sola, a non fare niente mentre quei due mi nascondevano qualcosa e dalla loro agitazione presente quando chiedevo di cosa parlavano, avevo intuito che non era roba da poco. Stufa di tutti quegli atteggiamenti misteriosi mi ritrovai ad origliare alla loro porta mentre mio padre, Draco e Luke stavano discutendo, c'era anche un'altra persona nella stanza ma non riuscivo a capire chi era, sicuramente un uomo dalla voce che mi rimbombava nelle orecchie.

-No non possiamo dirglielo!- disse Luke agitato.

-Invece sì, deve venire a conoscenza del suo passato. Perché non vuoi capirlo? Hai paura che ti abbandoni?- rispose Draco in tono acido.

Ma di cosa stavano parlando?

-Io sono d'accordo con Draco, soprattutto adesso che il signore oscuro sta tornando- appena sentii quelle parole identificai la voce dell'altra persona presente, si trattava di Piton.

Cosa ci faceva lì?

Troppe domande mi passavano per la testa, facendo aumentare un dolore lancinante al cranio. Discussero per un bel pò, fin quando qualcosa attirò la mia attenzione, avevano pronunciato il mio nome.

-Gli dobbiamo dire che non è veramente mia sorella. Io non le voglio mentire, come fate a non capirlo?- sbottò Draco all'improvviso alzandosi in piedi.

Non capii più niente, io e Draco..No impossibile.. Significava che non eravamo fratelli? E se non eravamo fratelli chi erano i miei veri genitori? Da un lato ero sollevata, perché così saremmo potuti stare insieme, ma dall'altra ero arrabbiata con tutti per non avermi detto niente. Come avevano osato non dirmi una cosa del genere? Mi sentivo improvvisamente male. Volevo spiegazioni, afferrai la maniglia e aprii la porta che prima era semiaperta.

-Che cosa avete detto?- interruppi quella discussione che ormai andava avanti da troppo tempo.

-Io che?- continuai.

Tutti mi guardarono sorpresi e con un'evidente agitazione nell'aria. Forse avevo interpretato male io quelle parole.

-Siediti- disse Lucius serio, indicando la sedia difronte agli altri. Guardai Draco, mi aveva nascosto un segreto così importante per me, ogni volta che mi baciava, ogni volta che mi toccava, sapave che non era sbagliato, ma io invece non lo sapevo e mi sentivo in colpa. Non riuscivo a capire il suo sguardo in quel momento, forse perché non mi guardava nemmeno negli occhi?

-Codardo- sibilai a denti stretti verso Draco, anche se l'avevo sussurrato, tutti in quella stanza lo sentirono, però ancora niente, non mi guardava.

-Draco guardami porca miseria! È vero?- dissi da una parte sperando non mi stesse mentendo, mentre dall'altra aspettando una conferma di ciò che avevo sentito.

-Sì..- disse ma non mi guardò, rinunciai a lui per poi concentrarmi sul professor Piton, non avevo capito lui cosa c'entrasse in tutta quella storia.

Con sguardo indagatore osservai il mio professore spudoratamente, chiudendo gli occhi in due fessure. Quando ebbi finito con lui, passai a Lucius, mi faceva strano pensare a lui con il suo stesso nome, fissai anche lui. Poi il mio sguardo si posò sul mio migliore amico che osseravava i suoi piedi, guardai anche lui delusa, non smisi di guardarlo, cercando il suo sguardo, alla fine alzò la testa e i suoi occhi incrociarono i miei, gli mandai lo sguardo più affranto e deluso che mi fosse mai uscito. E per ultimo riguardai la persona che amavo con un velo di incomprensione, non lo guardai delusa, affranta o altre cose del genere, gli riservai uno sguardo vuoto, privo di emozioni.

Non volevo spiegazioni, mi bastava aver sentito quel poco di verità, così me ne andai sbattendo rumorosamente la porta, vivevo con persone di cui non sapevo niente, credevo che tutte le cose che mi furono dette in passato fossero solo frottole, niente di più. Mi rifugiai nella mia camera, sbattendo anche quella porta, rimasi con le spalle al muro per un pò di tempo, rimuginando tutto ciò che avevo sentito.. Nemmeno una lacrima rigò il mio volto, dentro di me regnava solo il vuoto, l'incomprensione. Non capivo o meglio non volevo capire. Mi era difficile pensare che io non abbia mai conosciuto i miei veri genitori, non sapevo nemmeno chi fossero. Non volevo saperlo, probabilmente non c'erano più oppure mi avevano abbandonata perché non mi volevano. Non volevo pensarci più, chiusi a chiave la porta della mia camera. Lessi un libro a caso, trovato nella piccola libreria della mia camera, parlava di Draghi, molto interessante, ma non il genere che piaceva a me. Iniziai a scrivere una lettera per tutti i miei amici, in modo che avessi qualcosa da fare. Verso sera finii di scrivere tutti quei pensieri che mi vorticavano nella mente, firmai tutti i fogli scritti e macchiati di inchiostro, per poi aprire lentamente la porta della mia camera, controllai che non ci fosse nessuno e corsi in bagno. Non avevo mangiato niente, non avevo fame, ero ancora un pò scombussolata, feci una doccia veloce e mi lavai i denti.

Uscii dal bagno di soppiatto, mi rintrufolai in camera, ma subito dopo qualcuno bussò, chiesi chi fosse senza però aprire la porta.

-Sono Draco- disse il ragazzo dietro la mia porta.

-Che vuoi?- dissi scocciata alzando gli occhi al cielo.

-Voglio parlarti- disse neutro, la voce soffocata a causa della distanza tra me e l'altro lato della porta chiusa.

-E di cosa vorresti parlare?- chiesi scettica, la rabbia si faceva spazio tra le mie viscere, non avevo intenzione di parlare con lui.

-Di quello successo prima- disse ribussando di nuovo alla mia porta.

-No- risposi solamente, senza alzarmi dal letto.

-E daii- insistette ribussando ancora.

-Draco stai parlando troppo e comunque, la mia risposta è no- dissi buttando un cuscino verso la porta chiusa.

Dopo che ebbi risposto non sentii più niente, mi alzai con cautela dal mio letto caldo, avvicinandomi alla porta, appoggiai il mio orecchio sul legno freddo, ma ciò che udii fu solo silenzio, aprii lentamente la serratura, sperai che non ci fosse nessuno. Aprii la porta di scatto e Draco cadde all'indietro schiacciandomi sotto di lui.

-Ahi!- dissi spostando quel corpo muscoloso che mi stava soffocando.

Mi alzai velocemente, cercando di mandare fuori dalla mia stanza il biondino, che però non si mosse nemmeno di una virgola. Mi prese tra le sue braccia e mi iniziò a stritolare come se fossi un peluche.

-Scusami, scusami, scusami- ripeté all'infinito affondando la testa nei miei capelli gonfi.

Non ricambiai l'abbraccio sbuffando, mi faceva sorridere quando faceva così, anche se non volevo un piccolo sorriso si formò sulle mie labbra.

-Hai visto? Stai sorridendo- disse sfoggiando tutti i suoi trentadue denti in un gran sorriso. Gli diedi una piccola botta alle costole.

-Ma non significa che ti ho perdonato- dissi con un ghigno malefico sulle mie labbra.

-Beh guarda il lato positivo, adesso possiamo stare insieme senza nasconderci- disse sorridendo ancora.

-Non significa niente, sono ancora arrabbiata e adesso spostatii- dissi facendolo allontanare da me.

Mi diede un piccolo bacio sulle labbra alla velocità della luce, si avviò alla porta dandomi la buona notte e se ne andò, lasciandomi lì da sola, come la scema.

Idiota, sbruffai.

Sospirai a lungo e mi rimisi nel mio letto, che era ritornato freddo. Pensai ancora ai miei ipotetici genitori biologici, di cui non sapevo nulla, fin quando non caddi nelle braccia di Morfeo.

Ehilà come state?
Non aggiorno da un pò di tempo :(
Però prometto di essere più attiva in questi giorni!!!

Grazie a tutti per le letture e le stelline.

VI AMO.

𝐎𝐮𝐫 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐥𝐞 𝐋𝐎𝐕𝐄 [𝐃𝐫𝐚𝐜𝐨 𝐌𝐚𝐥𝐟𝐨𝐲]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora