Capitolo 13.

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Pov Alessandra

Mi svegliai con gli occhi pesanti, era stata una nottata piena di incubi, non che cambiasse qualcosa, ma quella volta era uno degli incubi più orrbili che avessi mai potuto fare.

Era tutto buio, come sempre e c'era Draco, con il volto rigato da calde lacrime, l'unica cosa che cambiava e che mi faceva rabbrividire era Voldemort e la mia famiglia dietro di lui che lo incitavano a fare cose orrendi.

Quell'immagine si era ripetuta troppo tempo nella mia mente quella notte.

Non sapevo che ore fossero, ma era presto.

Il sole stava appena sorgendo e dalla finestra aperta soffiò un vento gelido che mi fece rabbrividire.

Era Marzo e tra poco sarebbe arrivata la primavera. Il tempo volava così in fretta.

Erano passati già tre mesi da quando io e Draco avevamo perso ogni tipo di rapporto. Eravamo dei perfetti sconosciuti, tutti avevano dei sospetti su cosa fosse successo tra noi, perché ovviamente la vita del principe della serpi non passava inosservata, dato che la maggior parte delle ragazze della scuola gli andavano dietro.

Avevo sbagliato molte cose quell'anno, ma non sarebbe più successo. Pensai cercando di convincermi. Era inutile, non credevo ai miei stessi pensieri, non mi ero affatto pentita di ciò che avevo fatto.

Mi alzai dal letto cercando di non svegliare Patrizia, con cui non parlavo da molto.. Rientravo in dormitorio molto tardi la sera e non avevo modo di parlare con lei.

Per colpa mia anche il rapporto con i miei migliori amici pian piano si stava affievolendo.

guardai il mio vecchio orologio argento che segnava le sette.

Avevo tutto il tempo per prepararmi e per dirigermi alla torre di astronomia che mi trasmetteva tranquillità, e in quel momento me ne serviva molta.

Feci la doccia e mi misi la mia uniforme, spruzzandomi un pò del mio profumo, avevo impiegato poco tempo a prepararmi, perciò uscii dal dormitorio con molta calma.

Mi avviai verso la mia tranquillità, che credevo non sarebbe stata disturbata da nessuna testa platinata.

Infatti pensavo bene perché sia i corridoi che la torre di astronomia erano deserti.

Mi sedetti sul muretto della torre con le gambe dirette verso il vuoto. Chissà cosa si provava dopo la morte.

Ero stata male, tutti i giorni, pensando a tutte le cose che erano successe, prima Sirius Black, poi il sospetto che Voldemort fosse tornato, la cattiva influenza di papà su Draco. Era tutto un casino. Non volevo abbandonare Draco e volevo aiutare i miei amici. E in quel momento ero a un passo dalla morte se solo avessi voluto..

Mi azai in piedi, sapendo quanto fossi incosciente a farlo data la minima protezione di quella torre, guardai verso il basso, senza preoccuparmi dell'altezza, il vento mi accarezzò leggermente il viso, tirando i miei capelli all'indietro.

-Ale ma che stai facendo- la sua voce la riconoscerei tra mille. Il mio cuore si sciolse al suo suono. Come sempre la voce di Draco mi faceva quell'effetto. Ma ogni giorno dovevo indossare una maschera per non far trasparire nessuna emozione.

-Cazzo Draco mi hai fatto prendere un colpo- gli dissi stizzita girandomi verso di lui. Feci per scendere, ma scivolai. Il mio cuore perse un battito.

Detti un urlo sentendo il mio corpo cadere nel vuoto.

Improvvisamente sentii una mano prendermi un braccio appena in tempo, Draco mi guardava terrorizzato, gli occhi sbarrati, il fiato corto.

Senza volerlo i miei occhi si riempirono di lacrime dalla paura. Draco mi trascinò su e io inizia a singhiozzare. 

𝐎𝐮𝐫 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐥𝐞 𝐋𝐎𝐕𝐄 [𝐃𝐫𝐚𝐜𝐨 𝐌𝐚𝐥𝐟𝐨𝐲]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora