Pov Alessandra
Mi stavo preparando per una serata speciale, per me. Non ero mai andata a vedere una partita di Quidditch e quella che avrei visto sarebbe stata anche la finale. Mi era stato detto poche ore prima e quindi mi stavo preparando il più in fretta possibile.
Ero pronta, scesi al piano di sotto e seguii Lucius fuori in giardino. Draco arrivò subito dopo.
-Okey, datemi le mani- disse Lucius sporgendo le mani in avanti.
Tutti e tre ci prendemmo per mano. Iniziammo a girare, per poi ritrovarci in un luogo pieno di gente.
-Seguitemi- avvisò Lucius.
Ci trovavamo in uno stadio pieno di gente e molte persone si scontravano tra loro, le voci si mischiarono creando una gran confusione tra la folla.
Ci avviammo ai posti che ci erano stati assegnati. Notai Harry, Hermione, Ron, i gemelli Weasley e Ginny. C'era anche un altro ragazzo con loro, non sapevo chi fosse, credevo di averlo già visto.
-Hey!- dissi sbracciandomi per farmi notare.
-Hey Ale!- dissero tutti quanti salutandomi con la mano.
Lucius ci venne incontro dicendo qualcosa ai miei amici che si trovavano sulla parte più alta dello stadio, ignorai quelle parole, che non compresi nemmeno. Draco si intromise.
-Papà, io e Ale saremo sulla tribuna del ministro su invito personale di Cornelius Carmell stesso- disse Draco vantandosi. Gli diedi un colpetto guardandolo infastidita dal suo comportamento. Anche suo padre gli diede un colpo con il suo bastone verso lo il suo stomaco.
Harry alzò gli occhi al cielo, ignorandolo. Mentre mi chiedevo il nome dell'altro ragazzo, molto più grande di loro. Lo avevo già visto. Lo guardai quei pochi secondi e mi bastarono per riconoscerlo, era Cedric Diggory, studente di tassorosso. Gli sorrisi debolmente, ricambiò.
Avevamo avuto un invito da Cornelius Caramell, sapevo chi era, ma non pensavo fosse così importante.
Ci andammo a sedere ai nostri posti. Non mi attirava molto la partita di Quidditch, però era qualcosa di diverso dal solito. Draco mi porse la sua mano e io la presi senza esitare, la strinsi forte, Lucius abbassò gli occhi sulle nostre mani che si sciolserò subito, ritornando ai loro posti.
La partita era finita, non esultai, non avevo capito quasi niente di ciò che era successo, Draco era teso. Tutto d'un tratto si era irrigidito sul posto, quando gli porsi la mano, lui non la prese. Lo guardai, cercando qualcosa che mi facesse capire la sua preoccupazione. Notai la piccola ruga tra le sue sopracciglia, qualcosa lo preoccupava. Sapevo anche che non ne avrebbe parlato. Era frustrante.
Mi alzai, pochi istanti prima che tutti se ne andassero. Riuscii ad arrivare alla mia tenda, senza dovermi scontrare con molta gente. Draco mi aveva seguito.
-Che hai?- gli chiesi distaccata.
-Niente, perché me lo chiedi?- disse lui guardando altrove.
-Sei teso- lo scrutai con lo sguardo, adesso era subentrata anche l'agitazione.
-Draco non sai mentire- dissi facendo una piccola risata priva di divertimento.
-Non ho niente, sul serio- disse guardandomi negli occhi. Risposi al suo sguardo, sospetta.
-Okey- risposi solamente lasciando stare quell'argomento.
Qualcuno entrò. Luke.
-Hey Luke- dissi senza emozioni, troppo intenta a pensare.
-Hey- disse facendo passare il suo sguardo da me a Draco. Lo ignorai.
-Perché sei qui?- chiesi iniziando a osservare ogni minimo dettaglio di quella tenda, così piccola fuori, ma immensa dentro.
Ovviamente era tutta verde smeraldo, un colore essenziale per la famiglia Malfoy. La mia camera si trovava alla mia destra mentre quella di Draco era dal lato opposto, era abbastanza accogliente, lo sarebbe stata di più senza tutti quei colori freddi che in un certo senso animavano la sala.
-Dobbiamo andare- disse Luke, distraendomi dagli ultimi dettagli che stavo osservando.
-E perché?- chiesi inarcando un sopracciglio, infastidita da quella partenza improvvisa.
-Non puoi semplicemente fare ciò che ha detto?- Draco si alzò in piedi. Mi ringhiò quasi contro quelle parole che mi aveva detto.
-Non ho un motivo valido per andarmene- dissi con lo sguardo puntato sul biondino. Ero arrabbiata e confusa.
-Il motivo è la tua salute- disse facendo un sorriso sarcastico.
-Che ti prende?- chiesi, più sicura di non volermene andare.
-Niente!- rispose, quella volta urlò.
-Bene, Luke andiamocene. Tu vieni?- dissi, con la voce un pò rotta per quell'improvviso scatto di rabbia.
-No, non vengo- disse Draco guardando le scarpe.
-Va bene.. Ci vediamo a casa- dissi triste seguendo Luke fuori dalla tenda.
Nello stesso momento Lucius arrivò, mi lanciò uno sguardo per poi entrare in tenda. Lanciai un ultimo sguardo dove si trovava Draco, cosa sarebbe successo dopo?
-Luke perché ce ne stiamo andando? Dimmi la verità- dissi con voce supplichevole.
-Una cosa tanto aspettata da noi mangiamorte- non disse nient'altro e ci smaterializzammo a Malfoy Manor.
Sbuffai, frustrata di aver lasciato Draco da solo.
-Starà bene?- chiesi speranzosa a Luke.
-Se intendi il tuo fidanzatino del cavolo, sì, starà più che bene.- disse digrignando i denti.
Non mi ero ancora abituata a quel lato del mio migliore amico, cambiava umore facilmente.
-Okey- dissi dirigendomi verso la mia camera, pronta a ritornare ad Hogwarts il giorno dopo, facendo finta di non aver visto e sentito niente di ciò che aveva fatto Draco. Semplicemente non volevo litigare con lui, succedeva già troppo spesso. Però nessuno mi avrebbe tolto la curiosità di chiedergli cosa fosse successo, avrei aspettato, ma alla fine avrei voluto delle risposte.
La mattina mi svegliai con meno energie del solito, non avevo sognato nulla per la prima volta in quel mese, non sapevo cosa pensare. Quando ci avviammo io e Draco verso Hogwarts Express i nostri amici non proferivano parola, si limitavano a sorridermi, non parlammo della sera prima, nessuno voleva. E quella stessa mattinata nessuno di loro, compreso Draco non prese il giornale della Gazzetta del Profeta, in poche parole il viaggio fu silenzioso.
Capitolo corto, lo so. Ma non volevo trascurare ciò che succedeva dopo la partita di Quidditch.
Per favore ditemi se la storia vi sta piacendo hahah.
VI AMO.
STAI LEGGENDO
𝐎𝐮𝐫 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐥𝐞 𝐋𝐎𝐕𝐄 [𝐃𝐫𝐚𝐜𝐨 𝐌𝐚𝐥𝐟𝐨𝐲]
Fanfiction"Avevamo la libertà e nessuno ce l'avrebbe portata via." Alcuni avvenimenti nella storia non seguiranno la saga di J.K Rowling.