Capitolo 23.

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Pov Alessandra

Luke, il golden trio, Giusy e io ci stavamo dirigendo verso l'aula di difesa contro le arti oscure, quell'anno insegnato dal professor Moody, che tutti chiamavano Malocchio. Era un caro amico di Silente, ma non sembrava stesse bene mentalmente.

Era lì, il nuovo professore della materia che più odiavo, stava aspettando noi studenti. Mi sedetti a fianco Herm, seguendo con lo sguardo Draco al lato opposto dell'aula. Stava ridendo con alcuni suoi amici, che non mi stavano per niente a genio. Posai lo sguardo sulle mie mani, poi sul libro della lezione che si sarebbe svolta a breve, poi di nuovo su Draco. Finalmente il professore si fece vedere, presentandosi alla classe. Prestai poca attenzione alla sua presentazione, sapevo la maggior parte delle cose che stava dicendo.

Aveva finito di presentarsi, passando subito all'argomento di cui voleva parlare quel giorno. Le maledizioni senza perdono. Argomento peggiore di quello non c'era. Ne avevo sentito parlare, nominare nei libri della biblioteca di quella che ormai non era più la mia casa. Alla fine alzai lo sguardo, scrutando il professor Moody affianco alla lavagna.

-Qualcuno mi sa dire cosa si intende per maledizioni senza perdono?- chiese girandosi a fatica verso la lavagna e scrivendo le ultime parole che aveva pronunciato.

Hermione che si trovava al mio lato sinistro alzò la mano di scatto. Pronta a rispondere.

Il professore la interruppe completando lui ciò che Herm stava finendo di dire. Intanto prese qualcosa da un barattolo, un ragno credevo, però non ricordavo il nome di esso. Chiamò Neville, che intimorito si diresse vicino la cattedra.

Non prestai attenzione a ciò che avevano detto, solo la maledizione che Malocchio lanciò a quel povero insetto mi fece spaventare, un cruciatus. Chiamò Ron e proseguì con l'altra maledizione, quel piccolo insetto finì anche sulla faccia di Draco, non risi, provare delle maledizione su un povero insetto non mi faceva ridere, anzi tutto il contrario. Ed ecco che eravamo arrivati all'ultima maledizione, la peggiore, posizionò il ragno proprio davanti ad Herm, non volevo guardare, ella si rifiutò di nominare quella maledizione che odiavo.

-AVADA KEDAVRA- la testa mi iniziò a girare, non riuscivo a vedere niente, tutto era sfocato. Sentii il mio corpo cadere.

***

-Dove sono?- girai lo sguardo nelle molte parti della casa in cui mi trovavo, udivo delle voci provenienti al piano di sotto.

Di soppiatto mi alzai dal letto, la testa faceva ancora male, i conati di vomito minacciavo di uscire dalla mia bocca, cercavo di rimanere attenta e lucida, girovagai per la stanza in cui mi ero svegliata, c'era un diario, la data era scritta sulla prima pagina, 1968. Stavo sognando? Uscii dalla stanza, appena riconobbi i corridoi che percorsi sapevo dove mi trovavo, al Malfoy Manor. Scesi le scale, il pavimento freddo inondava il mio corpo caldo. Le voci si fecero ancora più alte, tanto che compresi alcune parole, mi fermai appena arrivai all'orlo dell'ingresso di quella stanza fredda e buia, illuminata solo dalla piccola finestra di fronte al grande tavolo occupato da persone che io non conoscevo, non riuscivo a vedere tutti, ma mi sporsi un pò, tanto da cadere in avanti.

Nessuno mi vide, o almeno credevo, solo una signora piuttosto giovane sembrò accorgersi di me, non disse nulla e la mia curiosità prevalse come sempre, facendomi rimanere lì ad ascoltare ciò che pareva una riunione. Mi trovavo ancora vicino la porta d'ingresso, non tutto il tavolo che ospitava molte persone si vedeva granché, solo una parte, non ero del tutto sicura di voler vedere chi c'era dall'altro lato della tavola.

In quel momento solo una persona stava parlando, una voce maschile.

Mi feci coraggio e avanzai in quella stanza, rivelando la figura di cui avevo ascoltato solo la voce, il mal di testa diventò più forte. Quella persona mi spaventava, non aveva una corporatura come gli altri, era pallido, di un bianco sporco, le mie attenzioni su di lui aumentarono quando sentii qualcuno chiamarlo "mio signore". Altre immagini veloci e sfocate mi passarono per la mente, l'ultima cosa che vidi fu il nome Lord Voldemort. Solo all'ora capii chi era quella strana persona seduta a capotavola di quella enorme sala del Malfoy Manor.

𝐎𝐮𝐫 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐥𝐞 𝐋𝐎𝐕𝐄 [𝐃𝐫𝐚𝐜𝐨 𝐌𝐚𝐥𝐟𝐨𝐲]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora