Capitolo 29

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POV MARTINA

"Ommioddio" dice con voce spezzata Mechi mentre gli altri si sono zittiti tutti, anche Nicolas non sta dicendo nulla, vediamo passare in prima posizione Pepe, seguito dagli altri. Peter è in terza posizione, mentre, non so per quale motivo, la gente sta ricoprendo di fischi Pepe ogni volta che transita sotto qualche tribuna.

"Dov'è?" chiedo io traumatizzata, non mi interessa nulla della gara, voglio solo vederlo scendere con le sue gambe, voglio accertarmi che stia bene, voglio solo vederlo e stringerlo a me, fortissimo.

"Papà! Dov'è Jorge?!!" chiedo in preda ad una crisi di panico e sull'orlo del pianto, e tutti guardano mio padre che lancia uno sguardo alle telecamere, che però si sono spente, come per coprire qualcosa, come per non far vedere nulla di ciò che succede, come se fosse successo qualcosa di brutto e traumatizzante, qualcosa da nascondere.

"Papà!" urlo io ancora e lui scuote la testa. "Non lo so, ragazzi, hanno spento le telecamere, mi dispiace ma non è un buon segno, spero stia bene" dice a bassa voce e vedo il panico negli occhi di Mechi e Ruggero, mentre io crollo.

Crollo al suolo con le mani sugli orecchi e respirando a fatica, mentre le lacrime non smettono di uscire, no, Jorge deve stare bene, non può essergli successo qualcosa, no, non può.

Un rumore mi fa alzare lo sguardo e vedo un ambulanza che è partita verso il punto dell'incidente, sento tutto ovattato, non ci sto capendo un tubo di tutto questo.

Passano i minuti e niente cambia, la gara è stata fermata e hanno assegnato la vittoria a Pepe che è andato dentro il suo box senza rivolgere la parola a nessuno , mentre anche Peter, che è arrivato terzo, ci ha raggiunto e tutti si riversano da lui, e vedo.. la rabbia nei suoi occhi.

"Peter! Cosa è successo?" chiede mio padre e lui tira un calcio ad un muretto. "Deve essere squalificato, quelle cose sono da matti, da ergastolo! Lo voleva uccidere!" urla lui.

"Ma che stai dicendo? Cosa è successo a Jorge?!!! Dove sta! Come sta!" chiedo io guardandolo sospirare.

"Barroso lo ha travolto a piena velocità e si è schiantato contro le barriere, non so come stia, il botto è stato brutto, e lui non si muoveva, fatto sta che va squalificato quello lì, non può fare una cosa del genere!" esclama il secondo pilota di mio padre, anche lui scioccato, giuro che se vedo Pepe lo uccido.

"Beh, il campionato è andato ormai!" dice proprio quel bastardo uscendo dal suo box con la coppa della vittoria ed io mi avvicino a lui a passo svelto. "Ehi! Vuoi passare sul carro dei vincitori?" mi chiede lui sorridendomi, ora se la vede con me.

"Ehi ma che.." si piega in due non appena riceve la mia ginocchiata li dove fa più male, già dove non batte il sole e non riesce più a parlare ora. E' ancora piegato sulle ginocchia e fatica a respirare, ora gliene tirerei pure un'altra se non fosse che qualcuno mi chiama: è arrivato il medico e sta andando a parlare da mio padre. mi avvicino lentamente.

Ho la tachicardia, letteralmente.

"Dottore come sta?" gli chiede mio fratello mentre sto per aver un crollo. "Dovete curarlo, urgentemente"

No,no, no, no, che vuol dire?

"Che significa questo?" gli chiede Mechi, anche lei sta piangendo. "Che va portato da uno psicologo, cavolo ho avuto a che fare con tanti piloti ma nessuno si comporta così. Sono andato lì e aveva gli occhi chiusi, ho pensato al peggio e appena ho provato a spostarlo mi ha urlato contro di non toccarlo, che sta bene, ma che voleva rimanere dentro per meditare e pensare su quanto successo." Spiega, no aspettate questo vuol dire che sta bene?

"QUINDI STA BENE?? SIA PIU' DIRETTO CAVOLO!" urlo io e lui mi sorride, che cazzo ti sorridi razza di cretino?

"Bene, non mi stupisco che anche la sua fidanzata sia così, certo che sta bene, eccolo che sta arrivando" ignoro il "sua fidanzata" e mi catapulto da Jorge che ha il casco in mano e ha uno sguardo furioso.

Alla velocità della luce (Jortini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora