Capitolo 1

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POV MARTINA

A volte mi chiedo spesso una cosa: chi diavolo ha inventato quel minuscolo aggeggio che ti perfora i timpani puntualmente ogni mattina? Si, chiaro che mi sto riferendo a quel dannato strumento infernale che ora sta suonando imperterrito come una sirena di polizia solo per dirmi che sono le sette di mattina e che devo andare a scuola, si quel dannato aggeggio che noi chiamiamo semplicemente sveglia.

Sono quasi tentata di afferrarla e spaccarla sul muro, ma mi contengo e mi limito a premere il pulsate sopra essa, visto che è solo, e dico solo, il primo giorno di scuola. Capite il sarcasmo per favore.

Già anno nuovo, faccio il quarto liceo e se vi dico la verità non ho propria voglia di tornare lì dentro, chiaro, chi ne avrebbe dopo tre mesi di pacchia?

Sono Martina Stoessel, ma nemmeno mia madre, salvo quando è infuriata, mi chiama così, sono soprannominata da tutti Tini. Non mi posso di certo lamentare della mia vita: sebbene sia non troppo entusiasmante, a scuola vado bene ed ho una famiglia invidiabile.

Mio padre, Alejandro, è un famoso imprenditore ma con un grosso problema: è un fan sfegatato di motori, in particolar modo di macchine. La Domenica, quando ci sono i gran premi, è uno strazio  visto che si piazza lì comodo sul divano con il volume al massimo facendo rimbombare in ogni angolo della casa i rumori di quelle infernali macchine e dei loro assordanti motori.

In più sono ormai due anni che ha aperto una scuderia di go- kart, si è proprio un patito... e noi chiaramente bisogna andare a vedere i suoi due piloti arrivare puntualmente ultimi, almeno se vincessero qualche volta ci sarebbe più gusto. Che situazione

Mia madre, Mariana, invece fa la stilista e ora sta meglio, si è un pò ripresa da quello che successe cinque anni fa: in un terribile incidente stradale mia zia Clara, ovvero sua sorella, e mio zio persero tragicamente la vita. Per fortuna ha saputo dare forza a tutti e io la ammiro moltissimo ed invidio la forza con cui riesce a vivere ogni giorno sebbene so benissimo che muore dentro ogni istante.

Se in tutta questa tragedia c'è qualcosa di positivo è forse che ora i loro figli, i miei due adorati cugini, vivono in casa nostra. Il più grande si chiama Diego mentre la più piccola, che ha la mia stessa età e un anno in meno del fratello, è Candelaria.

Cande è una ragazza molto simpatica dai capelli rossi accesi e che non sta ferma un secondo, mentre Diego, alto e dai capelli mori, è forse quello che ha preso peggio la perdita dei suoi e il suo carattere ne risente terribilmente. A volte è il ragazzo più simpatico del vicinato mentre altri giorni nemmeno ti rivolge la parola; ma ormai ci sto facendo l'abitudine, anche se sotto sotto è un bonaccione anche se non vuole darlo a vedere.

In tutto questo, scendo di sotto a far colazione e trovo già mia cugina intenta a divorare una tazza di cereali mentre mia madre sta fissando mio padre che sembra strano e che continua a fissare lo schermo del cellulare.

Rivolgo lo sguardo a Cande che alza le spalle come per farmi capire che nemmeno lei ci sta capendo una mazza, quando ad un tratto sento qualcuno urlarmi alle spalle e farmi sobbalzare per lo spavento.

"Diego ma sei cretino?!!"urlo mentre lui continua a ridere divertito e andando a prendere un cornetto con la nutella, ne mangerà almeno dieci al giorno;ma comunque non ha un filo di grasso, non so dove mette tutta quella schifezza che mangia, dovrà proprio spiegarmelo un giorno.

"Allora zio? Come va? Pronto per il campionato di quest'anno ai go- kart?" chiede mio cugino a mio padre dopo essersi spazzolato già tre cornetti in cinque minuti, un animale ecco cosa è.

"Un disastro Diego.. il nostro pilota se ne è andato e ora ne abbiamo solo uno" "Vuoi dirmi che quella palla al piede di Lanzani si è tolta di mezzo?" chiede quasi esultando "No Diego no. Se ne è andato l'altro" risponde mio padre facendolo sprofondare sulla sedia. "Ma come dai, quel Peter guida come un nonno, mandalo a quel paese e prendiamone un altro" dice mio cugino sbuffando mentre mia madre scoppia a ridere.

"Diego non vedi che tuo zio già fa difficoltà a trovarne uno ed ora gli suggerisci di mandare via l'unico che ha?" beh tutti i torti non li ha. 

Mio cugino comunque ce l'ha con Peter Lanzani, pilota di mio padre, l'unico pilota di mio padre. Effettivamente è un ragazzo alquanto antipatico ma c'è un problema ancora più grande in tutto questo: ha una cotta per me da sempre e nonostante abbia 22 anni e quindi cinque anni continua a chiedermi continuamente di uscire con lui.

Non è un brutto ragazzo eh, ma non è proprio il mio tipo, e mio cugino, seppur non lo ammetterà mai è molto geloso e protettivo verso di me e soprattutto verso Candelaria, che ora sta guardando con fare strano il fratello, avrà combinato qualcosa di sicuro.

"Diego ma hai ancora i pantaloncini? Vatti a cambiare che sennò ti lasciamo a piedi" "Ehi sorellina ti devo ricordare chi guida? Chi è che rimane a piedi?" chiede ironico mentre qualcuno dietro di lui gli ricorda come stanno in realtà le cose.

"Fino a prova contraria oggi guido io quindi muoviti se non vuoi andare a fare benzina per la terza volta in due settimane Dominguez" già mancava solo lui all'appello, mio fratello Francisco. 

"Colpo basso questo Diego eh" lo schernisce Cande che quando vede mio cugino impalato a fissarla si alza nervosa "Ti vuoi muovere a togliere i pantaloncini di quella squadra di merda?" si Candeè una folle e quando deve andare a scuola diventa ancora più matta e paranoica.

"Attenta cuginetta a quello che dici, vuoi rimanere a piedi?" ecco ora pure Fran ci si mette "Cosa?" chiede lei sbigottita, adoriamo farla infuriare. 

"Non dire mai più la parola merda riferita alla nostra squadra del cuore" dice teatralmente Francisco mettendosi una mano sul cuore. 

"Dai Francisco non ha detto una sciocchezza sono anni che il River Plate non vince" dico sbuffando e i due mi fulminano "Che diamine dici se abbiamo.." "Ora basta andate a cambiarvi o mi arrabbio io!" tuona mia madre facendo zittire i due.

E così mentre mio cugino va finalmente a cambiarsi,  Fran inizia a preparare la roba da mettere nello zaino. 

Mio fratello, come Diego, ha un anno in più di noi e quindi fa il quinto. Diego invece fa la nostra classe visto che è stato bocciato, non perché sia stupido anzi, ma semplicemente quanto accaduto agli zii lo aveva distrutto moralmente e quell'anno non ha praticamente fatto mai presenza e solo grazie a tutti noi è riuscito a riprendersi, anche se, a volte ha terribili crisi.

 Non appena scendiamo dalla macchina di Francisco iniziamo ad incamminarci verso quell'edificio che non ci è mancato per nulla e vedo già qualche ragazza guardare con occhi sognanti mio fratello e Diego.

 Già quei due sbruffoni, facendo parte della squadra di pallacanestro sono molto popolari, ed io sorrido quando vedo Cande roteare gli occhi dopo che qualcuno aveva fischiato mentre passavamo. 

Anche mia cugina è molto quotata qui a scuola visto che è il capitano della squadra di pallavolo, e qui non appena passa per i corridoi qualcuno le fissa il didietro; in generale siamo una famiglia molto sportiva, io esclusa. Già io non sono poi così popolare e in argomento di fidanzati beh.. domanda di riserva.

Ho un autostima molto bassa e non credo di aver mai fatto colpo su qualcuno, esclusa quella scimmia di Peter.

Passiamo davanti alla classe accanto e saluto con un rapido gesto la mia migliore amica Lodovica che mi fa segno che ci vedremo a ricreazione, mentre vicino a lei intravedo Alba, un' altra mia grandissima amica di infanzia.

Non appena entriamo mi metto in un banco in mezzo alla classe e aspetto l'arrivo di quel buffone del professore di matematica, lo odio letteralmente. Ad un tratto bussano alla porta e fa capolino la preside Smith, una vecchia che non fa altro che parlare parlare e parlare.

Non sto ascoltando sinceramente le sue solite cavolate sull'anno che sta arrivando fino a quando alzo di scatto la testa divorata dalla curiosità.

"Da quest'anno avrete tre nuovi compagni di classe quindi vedete di trattarli bene"

ANGOLO AUTORE

Allora? Sono tornato con il primo capitolo della mia nuova storia.. che ne pensate? E' molto meno movimentata rispetto all'altra ma credo che potrebbe essere molto avvincente pure questa, anche se ovviamente deve entrare nel vivo. Il primo capitolo è visto dalla prospettiva di Tini che ci presenta la sua famiglia dove vediamo suo fratello e i suoi due cugini Cande e Diego. Che ne dite? La trovo una situazione molto buffa personalmente.. Vedremo chi saranno i nuovi compagni.. ditemi se devo continuare e ovviamente commentate e votate.  Alla prossima!

Alla velocità della luce (Jortini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora