Capitolo 30

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POV JORGE

"Insomma?" fisso la donna di fronte a me alzando un sopracciglio. "Insomma nulla, mi avresti anche stancato tu e il tuo ficcanasare continuo. Tu e quell'altro idiota dovevate rientrare in casa proprio ora? Non potevate aspettare, che so, Giugno del prossimo anno?" chiedo a denti stretti fissando mia madre che in tutta risposta sbuffa.

"Ascolta bene signorino, ho lavorato tutto oggi, io me ne torno a casa tutta stanca e mi prendo un rimprovero solo perché ho aperto la porta della tua camera e ti ho trovato con la tua ragazza in una.." si ferma come per trovare le parole giuste, beh mia madre è una che si imbarazza molto in fretta, come mia sorella.

"Ehi Jorge! Ti devo.." alzo lo sguardo incrociando proprio quello mia sorella che è arrivata come un uragano nella mia stanza e si blocca quando vede la situazione tesa tra me e nostra madre. "Che succede qui?" chiede appunto Mechi e di colpo sbuca l'ultima persona della famiglia, mancava solo lui all'appello.

"Te lo spiego io cara. Io e tua madre siamo tornati e abbiamo sorpreso tuo fratello e Tina, Tini, o come cazzo si chiama, che stavano riproducendo qualche strana posizione del Kamasutra. Interessante no? Ora io vado che ho da fare" dice appunto mio padre uscendo e mia sorella sgrana gli occhi. "Cioè vi ha beccati a..?" ed io sbuffo sonoramente.

"No, ci stavamo solo baciando ed eravamo vestiti, ovvio che poi Martina se ne è andata di fronte a questi due pazzi, ora io vorrei.. insomma toglietevi, che diamine è? Una riunione di famiglia in camera mia?" chiedo incredulo e facendo andare via mia madre mentre mia sorella si siede sul mio letto, ignorando la mia richiesta.

"Mechi ma che.." "Zitto, io e te ora, parliamo, ti devo parlare, andrai dopo a divertirti in bagno pensando a Martina, ora mi ascolti" io la fulmino con lo sguardo e mi preparo ad ascoltare una delle sue stronzate mentre sento le mutande strette. Troppo strette, fanculo a mia madre, a Martina, a mio padre e a mia sorella.

"Mi sono fidanzata" dice lei ed a me per poco non prende un infarto. Non pensavo nulla del genere. "E dimmi a chi devo spaccare la faccia? Lo conosco?"

"A nessuno e si, lo conosci molto bene" "Mechi, dimmi chi è perché.." mi fermo quando la porta della mia camera si riapre ed appare il fratello della mia quasi ragazza.

"Con lui" dice mia sorella andando a dargli un bacio a stampo ed io fingo di vomitare "Non davanti a me scostumati!" dico con voce schifata mentre Mechi lascia la camera e dal suo sguardo capisco cosa intende. "Tranquilla sorellina, non ucciderò il tuo fidanzato" urlo ridendo in modo che me senta e guardo Fran che mi guarda quasi con terrore e scoppio a ridere.

"Ehi amico, sono contento per voi, veramente. Sono contento che stia con un ragazzo che conosco e bravo come te" dico dandogli una pacca sulla spalla. "Jorge io sono qui infatti per dirti che con lei ho intenzioni serie, io la amo. Non le farei mai nulla del male, lo giuro, voglio solo farla felice" dice mettendosi una mano sul cuore.

"Lo so amico, stai tranquillo" "Ora parliamo di te e mia sorella" ok ora mi strozzo con la mia stessa saliva. "Ehm, noi non stiamo insieme quindi.." "Oh andiamo Jorge, ieri vi hanno beccato dei bidelli a limonare nello stanzino e prima credo che anche tua madre abbia visto qualcosa di.. esclusivo" dice ridendo e ricordandomi la bella figura che ho fatto.

"Fran, lo so, ma non stiamo insieme, almeno non ufficialmente" dico sospirando. "Insomma Fran io la sera in discoteca le ho confessato di amarla, e lei ha fatto lo stesso prima. Dobbiamo ancora metterci insieme ufficialmente, ma vorrei fare qualcosa di speciale" "Esatto, mia sorella è una tipa tosta, ecco perché ho la soluzione adatta" dice sventolandomi due biglietti in faccia.

"Sei matto? Tu vuoi la mia morte?" dico incredulo per la sua idea. "Jorge, cazzo! Fidati, sarà perfetto: lei non se lo aspetta e non c'è cosa che le piacerebbe di più; li avevo presi per me e Mechi, ma poi ho deciso di darli a voi." "Fran, grazie ma e a me fa schifo quel.." " Oh Jorge, stai zitto una buona volta ed ascoltami. Questo è l'unico modo entro domani per entrare nelle mutande di mia sorella" mi dice e io lo guardo stranito per le sue parole.

Alla velocità della luce (Jortini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora