Capitolo 17

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POV MARTINA

Guardo davanti a me Lodovica che è zitta e immobile da almeno dieci minuti, le ho raccontato per filo e per segno tutto quello che è successo, non ho tralasciato un dettaglio, nessun particolare.

"Sei una cretina" dice schietta e io abbasso lo sguardo sapendo che ha ragione. "Si ho sbagliato.. e di brutto. L'ho fatto senza pensare, io sono sicuro che Jorge sia un bravo ragazzo" lei mi guarda sbuffando.

"Anche lui è stato duro comunque Lodo, mi ha detto cose pesanti, non mi vuole più vedere ed in più.." "Oh Tini andiamo! Nemmeno lui pensa quelle cose, quando si è arrabbiati si dicono spesso cose che non si pensano" dice accarezzandomi una spalla.

"Lo so, lo so Lodo. Solo ora mi rendo conto quanto possa aver sofferto, era ancora un ragazzo quando è successo, non immagino quanto possa aver sofferto lui, quanto Mechi.. forse è per questo che non è in ottimi rapporti con suo padre. E io ho rigirato il dito nella piaga, come una perfetta idiota" dico con occhi ancora lucidi, è da quando sono qui che piango.

Solo per la morte dei miei zii avevo pianto di più, mi sto pentendo sempre di più. Non vorrei nemmeno pensare a quanto possa aver sofferto in quel momento lui e a quanto magari avrò deluso Mechi per..

"MARTINA!!" io guardo con gli occhi spalancati Lodovica che mi ha fatto sobbalzare con uno dei suoi urli.

"Dimmi..." "Non mi ascolti??" "Ehm.." lei sbuffa sbattendosi una mano in fronte ma infilandosi per sbaglio un dito nell'occhio e io scoppio a ridere.

"Dicevo.. tu per me sei andata" "In che senso andata?" chiedo io non capendo dove vuole arrivare.

"Che sei innamorata di Jorge, o comunque ci tieni molto a lui, altrimenti non staresti così male" dice ovvia ed io arrossisco violentemente. "No e comunque.. tanto lui non ricambia quindi.." mi fermo perché lei si mette ad urlare.. potrebbe fare a gara con Jurgen per chi è più pazzo.

"Martina Stoessel hai appena ammesso di essere innamorata di Jorge???!!!" "No calma, ho detto solo che a lui tengo molto, ma lui non tiene a me. Dopo quello che.." mi fermo perché mi tira un cuscino in piena faccia.

"Mi spieghi come fai a dire che non tiene a te brutta imbecille??!!" "Lodo calmati.." dico ridendo alla sua buffa espressione.

"Martina, cavolo! Hai detto che dopo che ha rivelato quella cosa non ha fatto altro che guardarti. In più.." "No non vuol dire nulla" dico io sconsolata e lei si alza furiosa prendendo la sua sveglia e lanciandola contro il muro frantumandola in mille pezzi.

"Lodovica che succede??" mi giro quando compare sua madre sulla porta spaventata e affannata per la corsa, poi la sua espressione cambia quando vede la macchia nera sul muro.. ops.

"LODOVICA CRISTINA COMELLO PER QUALE STRACAZZO DI MOTIVO HAI SPACCATO LA SVEGLIA SUL MURO? ME LO VUOI DIRE?!" urla sua madre, ecco da chi ha ripreso lei.. sto cercando di non scoppiare a ridere come una disagiata di fronte alla scena e per fortuna mi trattengo.

"Mamma non fare la drammatica.." "Hai ammaccato un muro, rotto la sveglia e spaventato tua nonna che dormiva! Ti sembra fare la drammatica??" dice ironica ed infuriata ricordando a Lodo che sua nonna vive con loro e che, visto i suoi 90 anni, alle 21 è già al settimo sonno.

"Allora, punto primo c'era un calabrone e punto secondo non mi chiamare col mio nome intero solo per far vedere che come secondo nome mi hai messo quello di zia" dice e sua madre esce sconsolata scuotendo la testa.

"Tornando a noi.." dice tornando all'attacco come un felino "..ti devo ricordare che Jorge Blanco è diventato il pilota di tuo padre solo ed esclusivamente per te e per farsi perdonare?" chiede puntandomi il dito contro e io mi sdraio sul suo letto sbuffando e non sapendo cosa rispondere.

Alla velocità della luce (Jortini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora