Capitolo 8

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POV JORGE

Mi avvicino, sempre con la mano legata a quella di Tini, all'angolo interviste per fare annuncio e foto di rito e qui trovo Alejandro con una ragazza alta e con i capelli castani, è davvero molto molto bella.

"Ehi Jorge, ti presento Jessica, la nostra giornalista" io le sorrido e le stringo la mano ma lei sembra quasi persa nel fissarmi, ho fatto colpo, e non mi dispiace averlo fatto su di lei onestamente.

"Sono Jorge, piacere" "Lo so, come non conoscerti, il piacere è tutto mio" ecco ho già capito che tipo di ragazza è, a dir poco non sapeva nemmeno della mia esistenza.

"Wow, sei talmente famoso che ti conosceva visto Jorge?" dice un filo irritata Martina guardando in modo strano Jessica, mi trattengo dallo scoppiare a ridere, quella è gelosia Martina?

"Certo Martina, è il figlio di Carlos Blanco, come non conoscerlo, si dice che sia veloce quanto il padre, se non di più" dice stupendomi subito, allora mi conosceva davvero, ma.. ora sono concentrato su altro. La faccia di Martina è da oscar, sento che potrebbe tirarle un pugno in faccia.. se mi aspetta prendo pure i popcorn per gustarmi la scena.

"Dai ragazze, lasciate perdere ora, bisogna fare foto e firmare il contratto" dice immediatamente Alejandro risolvendo una situazione particolarmente complicata e pesante.

Mi avvicino e mi metto di fianco a lui che tira fuori una sciarpa della scuderia e una maglietta arancione, il loro colore. Tolgo la mia maglietta rimanendo a petto nudo per qualche istante e metto la maglietta passata da Ale e con la coda dell'occhio vedo sia Jessica che Tini guardarmi in modo particolare.

E quando vedo quest'ultima mordersi il labbro inferiore, appena fatta la foto le sussurro "Se vuoi ti regalo una foto che dura di più" e adoro vederla arrossire in questo modo.

Un messaggio di Ruggero mi ricorda che devo riportarlo e gli dico di attendermi alla macchina, così mi avvicino ad Alejandro: "Capo, devo riportare un amico e .." "Tranquillo, facciamo che vieni a cena con la tua famiglia anziché a pranzo. Fai quello che devi fare, dopo ti mando il numero del designer così lo chiami e gli dici come vuoi il casco" dice lui ed io annuisco.

Esco dall'autodromo quando una voce mi richiama: "Ehi! Te ne vai?" io mi giro e trovo.. non chi speravo di vedere onestamente. "Si Jessica, ho da fare." "Peccato potevamo parlare un po'" dice lei maliziosa.

"Avremo modo di conoscerci dai" dico io tranquillo e disinteressato.

"Beh quando vuoi ti do l'indirizzo" dice lei facendomi l'occhiolino, è proprio un' oca.

Salto in macchina e solo ora capisco quanto detto da Alejandro, ceno da lui con la mia famiglia.. e ora come diavolo faccio?

"Ehi Jorge che succede? Sembra tu abbia visto un fantasma, e quella ragazza non mi sembrava un fantasma.. mi sembrava una modella piuttosto" io guardo Ruggero che ha evidentemente notato la mia espressione sconvolta.

"Peggio amico mio.." "E allora? Quella ragazza è una gnocca, si vede che prova attrazione per te. Una botta e via" dice allungando i piedi sul cruscotto, ora lo ammazzo.

"Sei un cretino" dico sconsolato "Ma cosa ho detto ora?" "Innanzitutto tira giù i piedi dal cruscotto e poi non parlavo di Jessica"

"Bene ha pure un nome, in due giorni quella è nel tuo letto" dice il mio migliore amico "Ruggero piantala, non mi interessa la giornalista del mio capo, ho un problema maggiore" dico mentre lui continua a stare stravaccato ed io accosto.

"Dimmi questo problema allora.. perché ti sei fermato? Ti ho detto che ho un impegno con mia madre e ti fermi!!?" "Non guiderò se non tiri giù i piedi" dico incrociando le braccia mentre lui inizia a lamentarsi.

Alla velocità della luce (Jortini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora