Capitolo 7

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POV MARTINA

"E' comunque assurdo, per una volta che c'è lo sciopero a scuola bisogna alzarsi presto per vedere correre quel presuntuoso" dico guardando mio fratello e Cande, mentre Diego sta parlando con mio padre che evidentemente gli sta mostrando il go- kart con tutte le modifiche.

Poco dopo pure mio fratello, stanco dei miei insulti continui verso Jorge, si dirige da loro, io non so come faranno a capire qualcosa.

"Allora papà che ore sono?" chiede Fran, eccitato come un bambino di fronte ad una bancarella di caramelle. "Calmati Fran sono le 9:45 tra poco arriverà."

Ad un tratto vedo arrivare pure una ragazza, ah, come dimenticarsi di lei. Si chiama Jessica, la giornalista che lavora per la scuderia di mio padre e che carica sul sito le notizie più importanti.

E' una bella ragazza, anzi molto bella, sembra quasi una modella, peccato che il suo cervello sia pari alla grandezza di una nocciolina e che sia una vera oca.

"Salve signore Stoessel" dice per poi rivolgermi poi un sorriso più falso di una banconota da due euro e per andarsene da mio fratello, si ha sempre avuto una piccola cotta per lui.

"E' arrivato il pilota" dice un meccanico e sento il cuore battermi fortissimo e quando lo vedo pensa che smetta di battere per la delusione, è solo Peter.

Immediatamente viene a salutarmi baciandomi la mano, che strazio questo qui. "Allora capo, perché ci sono due kart?" "Abbiamo trovato un pilota oltre a te. E' molto sveglio e penso sia un fulmine in pista. Ha chiesto modifiche alla sua macchina così poi la compareremo con la tua" dice mio padre iniziando a spiegargli le modifiche, ma onestamente Peter non sembra capirci molto. Poi me ne vado con la famiglia in tribuna in attesa che arrivi pure la Star.

POV JORGE

Mancano 3 minuti alle dieci e siamo quasi arrivati, non penso che sono mai stato così puntuale in vita mia, oggi ero sveglio da moltissimo. Anche stamattina ho dovuto mentire a mia sorella dicendole che andavo a fare compere per Ruggero e che lei non poteva venire.

Mia madre non era in casa mentre mio padre sembra abbia capito che sto nascondendo qualcosa ma non mi ha chiesto nulla, non so come la prenderanno a casa mia, ora ho altri problemi, uno dei tanti è il fatto che da quando mi sono alzato che non riesco a stare fermo.

Sto battendo le dita nervosamente sul volante e Ruggero se ne accorge "Amico calmati. Insomma non capisco questo nervosismo, sei fortissimo e lo sai. E' per la tua famiglia?" "Non solo.. non so come la prenderanno" "Credo molto bene" dice Ruggero cercando di tranquillizzarmi.

E' solo un test, continuo a ripetermi "Poi.. c'è gente che ha aspettative" dico senza pensare e Ruggero si acciglia non capendo cosa intendo.

"Insomma Alejandro avrà raccontato sicuramente a casa delle modifiche, Fran e Diego crederanno che sia un fenomeno, crederanno che sono più veloce di Hamilton" dico tremando quasi. "Jorge ti devo ricordare che tu tre anni fa hai rifiutato un contratto per entrare nella Driver Accamedy della Ferrari per giovani piloti?" chiede quasi innervosito dalle mie paure.

"E io ti devo ricordare i motivi?" chiedo quasi urlando e azzittendolo, non alzo mai la voce con lui, e infatti abbassa lo sguardo, ho sbagliato, ancora. Mai farsi prendere dal nervosismo, mai.

"Scusa Rugg.. io.." "Tranquillo volevo solo tranquillizzarti amico mio" dice battendomi una mano sulla spalla mentre siamo arrivati proprio in autodromo e prima di scendere gli sorrido e prendo il mio casco con la bandiera del Messico.

"Comunque non devi essere nervoso per Martina. So che è quello il motivo, sorprendila come sai fare" dice mentre ci incamminiamo all'entrata ed io rido leggermente sapendo che ha centrato il nocciolo della mia agitazione.

Alla velocità della luce (Jortini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora