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Passarono circa tre giorni e i poliziotti iniziarono a fare delle indagini. Dae aveva deciso di non frequentare le lezioni finché Cha non si sarebbe ripreso e mi fece compagnia poiché rimasi in ospedale per fare degli accertamenti, ma come se non bastasse Soo Mi si presentò abitualmente in ospedale.

"Dai oppa! Torna a scuola, se starai fermo qui non cambierà niente!"

"Soo Mi ho detto di no. Voglio essere il primo a vederlo quando si sveglierà, non mi muoverò da qui finché non arriva quel giorno."

"Non te ne importa proprio niente di me! Ti ho anche preparato il pranzo e non lo hai mangiato."

"Non mentirmi, lo hai comprato al ristorante che si trova qua di fronte, nascondi bene lo scontrino la prossima volta"

"Emh... Non è questo il punto Daeshim, stai trascurando la tua ragazza! Ho dovuto chiedere il rimborso dei biglietti per il film di stasera per colpa del tuo amico che non si sveglia e per colpa tua che non vuoi fare niente"

"Soo Mi ma come fai ad essere così cattiva? Ma ti rendi conto che un ragazzo è in coma e tu sei qui a lamentarti del biglietto del cinema? Non sei cambiata per niente..." Chiesi dopo aver sentito la conversazione

"Non ti impicciare tu, idiota" Disse lei guardandomi con uno sguardo da omicida

"Io credo che Cha avesse ragione quando ha detto che sei una persona effimera e superficiale..." Disse Dae subito dopo di me

"Co-cosa... Io..."

"Lasciamoci"

Dopo aver sentito quelle parole rimasi davvero sconvolto. Dae era davvero innamorato di Soo Mi e nessuno si sarebbe aspettato nulla del genere.

"Cosa??? Oppa dai non scherzare!" Disse lei facendo una risata isterica

"Non sono mai stato così serio, sparisci dalla mia vista, ora!"

Dopo qualche minuto di silenzio Dae iniziò a farmi delle domande, non potei più scappare da quella storia.

"Moo, come fai a conoscerla?"

"Oh... Ecco..."

"Non mentirmi, da come le hai rivolto la parola non sembra una sconosciuta per te"

Iniziai a tremare e quelle brutte immagini ripresero a vagare nella mia testa, ma decisi che quella volta sarebbe dovuta andare diversamente, così feci un grosso respiro e risposi alla domanda.

"Caspita... Non mi ha mai detto di avere un fratello... E anche tu, perché non mi hai mai detto niente?"

"Ci credo, sicuramente non vuole far conoscere il lato oscuro di se... Non ti ho detto niente perché non è facile parlarne per me"

"Lato oscuro? Non è facile parlare di lei? Cosa ti ha fatto di tanto tremendo?"

"Abbi pazienza, Dae, presto racconterò tutto"

"Cosa intendi dire?"

"Prima o poi vi racconterò tutto"

"Dottore, dottore il ragazzo si è svegliato!!" Urlò una donna col camice mentre cercava di mantenere in piedi la mamma di Cha

"Cosa?? Devo vederlo subito vi prego!!!" Urlò Dae all'improvviso

"Signorino aspetti qualche minuto, facciamo dei controlli e poi potrà vederlo"

Ad un tratto Dae mi raggiunse nuovamente e mi abbraccio piangendo.

"Grazie per averlo soccorso subito, grazie amico mio"

Inevitabilmente iniziai a piangere anche io e ricambiai l'abbraccio.

Chiamai So Ri e poi Hee con il cellulare che mi aveva regalato per avvisarli e subito ci raggiunsero in ospedale.

L'intenzione era quella di entrare in stanza tutti insieme dopo sua madre per poi lasciarlo solo con Dae, ma le cose andarono diversamente...

"Cha!! Amico mio!!" Disse Dae piangendo ininterrottamente mentre andava verso di lui in camera

"Hey ragazzi!!" Disse Cha con una voce flebile guardando verso me, Hee e So Ri

Subito mi resi conto che in quel momento cercò di evitare Dae, che dopo vari tentativi per farsi notare, decise di uscire dalla stanza amareggiato.

"Hey, che ti prende?!"

"So Ri, di cosa parli?" Disse lui alzando gli occhi al cielo

"Ci siamo accorti che stai cercando di evitarlo, ma sappi che è stato il primo a preoccuparsi per te in questi giorni, non torna al campus da quando sei qui in ospedale, trattalo meglio..." Disse So Ri infastidita

"Lui... Che?"

"Ha persino lasciato Soo Mi davanti ai miei occhi, perché lo costringeva a tornare al campus, le ha detto 'Cha aveva ragione...' Già, proprio così" Dissi sorridendo

"L-lui cheee?"

Dopo qualche secondo scoppiammo tutti a ridere vedendolo sconvolto.
Pssammo circa un'ora a parlare con lui, dopodiché decidemmo di ritornare al campus, sapendo che stava meglio.

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