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Cha Pov.

Moo non smetteva di piangere e io diventai ancora più triste.

"Adesso basta, non raccontare più niente, non voglio vederti piangere"

"No, non ho ancora finito..." Disse asciugandosi le lacrime

"Dopo aver fatto tutto ciò che vi ho detto, mi hanno lasciato da solo e sono scappati... Ero paralizzato e non riuscivo a muovermi, avevano fatto davvero qualsiasi cosa con il mio corpo. Sentivo tanto freddo e le ferite sul corpo bruciavano parecchio e non avevo idea di come tornare a casa dal momento che mi avevano buttato il cellulare nel lago e si erano portati i miei vestiti.
Non ci crederete ma una persona davvero speciale quel giorno mi salvò la vita." Disse poi con un bellissimo sorriso sul volto

"Sei ancora in contatto con quella persona?" Chiese So Ri

"So Ri, è proprio accanto a te" Rispose Moo stringendo la mano di Hee

"Beh ecco... Quando mi dici che ti ho salvato la vita mi sento davvero in imbarazzo, perché non penso di essere un eroe, ho semplicemente aiutato un ragazzo in difficoltà, che poi si è rivelato essere la persona migliore del mondo"

"E come lo avresti salvato?"

"Abitavo vicino al lago con mio nonno tanto tempo fa, perché i miei erano sempre in viaggio per lavoro, così mi insegnò a esplorare i territori e le campagne e imparai a raccogliere le erbe selvatiche, un giorno decisi di uscire con il mio cagnolone Noran e dopo un po' lo persi di vista. Sentii abbaiare e quando riuscii a trovarlo davanti ai miei occhi si presentò uno scenario raccapricciante. C'era Moo per terra in silenzio, nudo e tutto sporco di terra, così preso dal panico chiamai mio nonno e lo portammo a casa."

"Wow che storia..." Dissi sconvolto

Sapete... La cosa che mi fece più male fu che la ragazza di cui ero innamorato era complice di tutto questo ed era una delle migliori amiche di Soo Mi.

"Dopo qualche mese scoprii che Mi Rae ebbe un incidente e da quel giorno è in un coma profondo. Ci stessi davvero male, ma non andai a trovarla, decisi di togliermela dalla testa e ci volle un po' per far sì che ci riuscissi, lunghi anni di terapia, e tutto l'appoggio del mio migliore amico."

"Però ragazzi stiamo dimenticando un dettaglio molto importante... Quel ragazzo indossava il cappello dei nostri aggressori" Aggiunse So Ri

"Quando torneremo al campus mi occuperò di parlare con gli agenti, c'è qualcosa che mi puzza in questa storia" Disse Moo

"A me in questo momento viene in mente solo l'odore della nostra pizza, cerchiamo di non pensare a queste cose, siamo in vacanza" Borbottai guardando i cartoni appoggiati sul tavolino

"Sei sempre il solito" Sbottò So Ri guardandomi male.

"Ora che ci penso... Chi ha chiamato a questa pizzeria?" Chiese Moo riflettendo

"Sono stata io... Ma come potevo sapere che era la pizzeria di quel mostro di tuo cugino..." Rispose So Ri dispiaciuta

"Non ti preoccupare... Prima o poi sarebbe dovuto succedere credo... Ma penso che mangerò il kimchi avanzato ieri per stasera..."

Moo non volle mangiare la pizza e la lasciò sul tavolo, così io affamato più che mai ne mangiai metà della sua.

Dopo aver cenato iniziammo a preparare i bagagli per partire l'indomani.

Tornammo al campus la mattina successiva, faceva molto freddo e decidemmo di entrare nella camera di Moo poiché era nel dormitorio più vicino. Quando entrai vidi Dae seduto sul letto che giocava ai video giochi e urlava come un matto al microfono.

"C-ciao ragazzi... I-io..."

"Impegnato per gli esami eh? Accidenti, adesso che vedo come stai studiando ti credo" Dissi infuriato

"Dae, perché non hai mai risposto alle nostre chiamate il giorno in cui dissi che Cha stava male?" Chiese Moo deluso

"Si è rotto il cellulare..."

E dopo qualche secondo il suo cellulare iniziò a squillare.

"Tss sei davvero squallido... Cosa ti abbiamo fatto di male? Se non vuoi essere più mio amico, abbi il coraggio di dirmelo in faccia!" Urlai buttando la valigia per terra

Lasciai tutti senza parole e continuai a fissarlo mentre qualche lacrima iniziò a percorrere il mio viso.

"Credevo ti importasse di me e della mia salute, sai?" Dissi poi con voce più calma

Dopodiché ripresi la mia valigia e uscii dalla stanza sbattendo la porta, senza dare nessuna spiegazione. Ne ebbi abbastanza di quella situazione, mi convinsi definitivamente che avrei dovuto dimenticare Dae per sempre.

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