Era notte e anche se non sapevo che ora fosse potetti dedurre che fosse abbastanza tardi anche perché mi sentivo terribilmente stanca, infatti poggiai lentamente la testa sul cuscino lamentandomi di qualche dolore di cui neanche sapevo la provenienza
Guardai fuori dalla finestra purtroppo chiusa,la luna piena è luminosa e perfettamente rotonda.
ho molto più freddo del solito, le mie mani erano letteralmente ghiacciate e tremavano,vorrei piangere e urlare fino a che lui in qualunque posto sia ora mi possa sentire,per fargli capire cosa mi sta provocando tutto questo nonostante non glie lo rinfacci mai..
Forse perché non ne ho mai avuto il coraggio e forse mai lo avrò?
Forse perché il mio rapitore mi ispirava tanto terrore ma allo stesso tempo un'emozione strana ma piacevole?.
Annusai nuovamente il colletto della sua felpa con il "permesso" di poter indossare i suoi vestiti senza chiederglielo ogni volta..
Forse il cocco non era cosi male così come la menta perché profuma di luiBipolarita eccessiva,tristezza estenuante,rabbia che cerca costantemente di domare
Questo è Payton Insieme le labbra carnose,gli occhi color miele,i capelli morbidi e bruni.
Nel mentre che ero avvolta nei miei pensieri la porta si spalancò con una lentezza che mi fece subito gelare il sangue
Chiuse la porta dietro di lui e iniziò a fissarmi con uno sguardo che non sapevo decifrare sembra abbia bevuto e fumato e anche pesantemente
"Marylin.."sussurra e i suoi occhi si fanno rossi e cupi
Mi siedo a gambe incrociate in mezzo il letto mentre lui si avvicina di poco,poi ancora un poco e ancora di più fino a che le sue ginocchia toccano il materasso, mi tiro indietro mentre lui avanza finché la mia schiena non toccò la trave del letto, lui è in ginocchio in alle mezzo le mie gambe dopo averle spalancate con forza."Ho voglia di giocare ragazzina."ghigna passando la lingua sui denti superiori
Deglutisco
"N-No ti preg-"
"Shh"mi ferma sdraiandomi completamente sotto di lui e sento subito le sue labbra poggiarsi sul mio collo baciando mordendo e succhiando la pelle con violenza tanto che ansimo leggermente stupendomi anche di me stessa,ma è più forte di me..Intreccia le nostre mani per poi portare le mie braccia sopra la mia testa e li ritorno in me
"Payton lasciami cazzo"gli dico dimenandomi e per mia sorpresa mi lascia le mani guardandomi con le labbra tremolanti
"Hai a-appena detto il mio n-nome?"la voce rispetto a prima è più rocca"Io-"allungo inconsciamente la mano verso il suo viso fino a far sfiorare i polpastrelli con la sua mandibola..ma lui si allontana per poi girarmi bruscamente a pancia in giù tanto che mi esce un urletto acuto per la sorpresa
"Che stai facen-"mi fermo sentendo che mi sta alzando la felpa fino a inizio seno
"Payt-"
"NON DIRLO CAZZO NON DIRLO"urla fermandomi per la millesima volta,sbarro gli vedendo che si sta slacciando la cintura
ma prima che possa dire o fare qualunque cosa un forte bruciore sulla pelle mi fa urlare dal doloreLo sta facendo mi sa seriamente frustrando..
Le lacrime mi escono in automatico insieme gli urleti raccapriccianti mentre lui sorride nel farmi sanguinare la schiena.
Sento il cuoio laccerarmi la pelle,mi manca il fiato fa male ma fa più male sapere che era ciò che desiderava fare da molto tempo
Dopo penso un'ora smette entrando in bagno lasciandomi lì in un pianto isterico con il sangue gocciolante che macchia le lenzuola.
Chiudo gli occhi sperando di non riaprirli più..
Spazio autrice
Che ne pensate della storia,dovrei cambiare qualcosa?
STAI LEGGENDO
Stockholm syndrome-Payton Moormeier
Fanfictionla sindrome di Stoccolma è un particolare stato di dipendenza psicologica e affettiva che si manifesta in alcuni casi di violenza fisica,verbale o psicologica,durante i maltrattamenti subiti,si riesce a provare un sentimento positivo nei confronti d...