capitolo 30

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Quella notte non dormì, i suoi capelli mi solleticavano il collo e le labbra morbide che ancora sentivo su tutto il mio corpo sfioravano la pelle al di sotto della clavicola.

Pensavo al perché il mio cuore continuasse a battere così violentemente da ormai ore, il cinguettio degli uccellini si udiva dal boschetto lì difronte e il mio respiro diminuiva ad ogni carezza che il mio fianco scoperto riceveva dalle sue dita fredde,
Non so se sia cosciente o se probabilmente lo stia facendo apposta, ma comunque mi sentii accaldata e strinsi leggermente la sua mano da sotto le lenzuola..

"Perché non hai dormito?" La sua voce roca mi fece sobbalzare oltre a sentire le Sue labbra muoversi verso il mio collo per poi morderlo
"Non lo so.."
"Ti sei pentita vero? Me lo sarei immaginato" mi guardò come se ne fosse deluso, ma io sorrisi
"Come potrei pentirmi di una cosa che ho incominciato io?"
Non rispose ma vidi l'angolo della sua bocca incurvarsi di poco..

Calò un silenzio tremendamente freddo

"Non cambierà mai niente fra di noi spero che tu questo lo abbia capito" risultò così serio con quelle parole che i miei occhi si innumidirono

"Se stai cercando di ridurmi al fine di supplicarti di uccidermi ci riuscirai" dico debolmente, non rispose ma il suo respiro accelerò e uscì dalla camera sbattendo la porta con forza

Spazio autrice
Non so se la storia stia diventando monotona per voi
Ditemi se dovrei continuarla
Baci xx

Stockholm syndrome-Payton Moormeier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora