capitolo 15

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"Ragazzina!"senti la sua voce che mi sveglio di sopra salto,mormorai un "lasciami stare" stringendo il cuscino che mi rilassava ogni parte del viso.Avevo dormito tutto il pomeriggio dato che la notte non chiudevo quasi mai occhio,mi mancavano gli abbracci della mamma che mi tiravano su la mattina presto,ma cercai di non pensarci tanto avevo la sensazione che se fossi riuscita a scappare mi avrebbe subito trovato e questo mio intuito mi intimori davvero tanto..

"Ti tiro su di peso se non alzi quel culo dal letto"mi disse con rabbia ma le palpebre stavano già cedendo e proprio nel momento in cui sentii il mio corpo rilassarsi di nuovo del tutto le sue braccia circondarono il mio corpo sollevandomi dal comodo materasso
"Ti prego.."colpii senza alcun tipo di forza il suo petto coperto da una grande camicia bianca per poi poggiarci sfinita la testa sopra. Ero cosi stanca che non riuscivo ad essere lucida neanche di ciò che facevo,si fermo davanti la porta del bagno guardandomi giocare con il ciondolo a forma di crocie nel mentre che mi mordevo il labbro..

Deglutì entrando immediatamente nella stanza,mi poggiò sulla lavatrice sfilandomi frettolosamente l'unica maglietta che avevo addosso

Payton's Pov
"Marylin.."la chiamai era cosi strana non sembrava quasi in sé,mi sentivo agitato i miei amici sarebbero venuti fra un'ora,dovrò essere rigido con lei e dirle espressamente come dovrà comportarsi
"Più che assonnata sembri ubriaca"dissi notando che stesse sorridendo da più di qualche minuto guardando un punto fisso dietro di me
"Cazzo guardami"sputai acido afferrandogli il viso così che esso fosse più vicino al mio
"Dimmi"disse debolmente abbassando lo sguardo,amavo vederla così indifesa e spaventata ciò faceva stringere i miei pantaloni in un modo terribile.

"Fatti una doccia e dopo indossa ciò che c'è diffianco a te"mi strinsi al suo corpo scontrando la mia protuberanza proprio sulla sua intimità,le mie labbra sfiorarono il suo collo facendola ansimare e mi sentii ammattire appena strinse le gambe attorno il mio bacino,avrei perso il controllo prendendola proprio qui o forse in doccia,nella vasca,sul lavandino..

"Arriveranno delle persone fra qualche ora nonché miei migliori amici quindi non fare nulla che io non ti dica e non ti azzardare a parlarne con qualcuno di loro ci penserò io capito?"le dissi duro mordendogli il lobo,non rispose ma ansimò di nuovo mandando un'altra potente scossa all'erezione pulsante e desiderosa di attenzioni,di sue attenzioni..

"Intessi?" Ripetei afferandole il collo senza però far pressione,mi guardò in un modo che creò un'enorme nodo allo stomaco
"S-Si.."sussurrò e le accarezzai il labbro con il pollice quasi cedendo nel prendergli le labbra a morsi,ma no non potevo assolutamente.

Uscii dal bagno lasciandola sola affinché facesse ciò che le avessi ordinato di fare,la volevo baciare volevo far sanguinare quella morbida e rossastra pelle..
Dio se sapesse che lei è qui solo e solamente per la mia mente malata.

Marylin's Pov
Mi lasciava sempre cosi stordita e stranita dal suo comportamento,smisi di pensarci e dopo essermi spogliata dell'intimo entrai in doccia per poi uscire dopo un mezz'ora circa,indossai ciò che mi disse esplicitamente di mettere; una camicia a maniche lunghe aderente nera che infilai nei jeans di stesso colore con gli stessi anfibi dell'altra volta,forse aveva capito che mi piacevano molto.

Mi tirai i capelli all'indietro aggiustandoli appena e uscii dal bagno stupendomi di trovarlo proprio lì davanti ad aspettarmi,mi fisso da capo piede
"Vieni sono giù"mi disse freddo facendomi capire che ne avrei pagato le conseguenze se avessi fatto qualcosa di "sbagliato"..

Stockholm syndrome-Payton Moormeier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora