Stockholm syndrome-Payton Moormeier

capitolo 25

Ho provato a riaddormentarmi ma continuavo a sentire tonfi provenire da giù, non so cosa stia facendo e preferisco non andare a controllare, sospiro, guardo il soffitto bianco per un paio di minuti e quei estenuanti "rumori" non cessavano anzi riuscivo a sentire dei lamenti di dolore..

Dopo poco chiudo gli occhi rilassata senza però essere del tutto addormentata, dopo vari minuti di silenzio sento la porta aprirsi e dei leggeri singhiozzi rimbombano nella stanza.

Non mi volto ma dopo pochi minuti sento l'altra parte del letto abbassarsi, un caldo respiro che da del leggero sollievo alla mia cute ed una fredda mano che accarezza il mio fianco privandolo dalla felpa fino ai capelli con cui fa lo stesso con una strana delicatezza.

Non mi muovo, le emozioni sono mischiate fra di loro;

calore,paura,affetto..

Vorrei girarmi e abbracciarlo sentirlo piangere mi da una fastidiosa sensazione allo stomaco ma la sua bipolarita mi terrorizza, dovrei godere delle sue lacrime dopo tutto ciò che mi sta facendo da settimane dopo la libertà che mi ha tolto così di punto in bianco ma non ci capisco più niente
sto impazzendo probabilmente..

Continua ad accarezzare i miei capelli facendo anche scorrere le dita fra essi fino a che un certo punto mi giro senza sapere neanche io il perché e mi ritrovo tremendamente vicino al suo viso, i suoi occhi sono completamente neri e mi scrutano, i miei ricadono sulle sue labbra e la sua mano stringe la pressa sui miei capelli facendomi sospirare

"Vuoi così tanto baciarmi ragazzina?" Ghigna tirando su col naso
"Io- n-non..ehm-" ridacchia con rammarico capendo subito la mia "risposta"
"Non ha importanza tanto non lo permetterò mai" chiude gli occhi nell'incavo del mio collo lasciandomi stupidamente perplessa..

Spazio autrice

A breve scriverò una storia su Harry perché ne ho psicologicamente bisogno  
Datemi consigli su una trama:)

PS.chiedo scusa per l'angosciante assenza