capitolo 10

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Mi sveglio di soprassalto sentendo un forte bruciore alla schiena e li mi accorgo di essere girata a pancia in su

Cerco di girarmi ma invano dato che non riesco a muovere un solo muscolo e ciò mi porta ad iniziare a piangere per la millesima volta in queste settimane..

Piove come sempre ormai e io ho sempre più voglia che mi uccida.
Mi porto una mano sulla bocca per i troppi singhiozzi riuscendo a girarmi leggermente su un fianco

Mi sento cosi sporca..
Usata come sfogo

È una sensazione cosi brutta che la mia testa inizia pulsare..
D'improvviso sobbalzo sentendo una fredda mano poggiarsi sul fianco al di sotto della felpa

"N-Non toccarmi.."mi ritraggo quanto posso strizzando gli occhi
"Shh"sussura e mi rigira delicatamente a pancia in giù,mi alza di nuovo la felpa ma sta volta sembra più calmo
"Non farlo"dico debolmente facendo fuori uscire un lamento appena le sue dita sfiorano alcune tagli ancora freschi..

"Zitta,non ti farò null-"il suo tono irritato si ferma sospirando amareggiato?davvero?
Giro la testa per poterlo guardare ed è inginocchiato diffianco a me,si massaggia le tempie sussurrando qualcosa che mi sembra più un lamento  e quando si gira per prendere qualcosa dal cassetto dall'altro lato del letto noto che i suoi occhi sono rossi e lucidi proprio come ieri

"Ehm..stai piangendo?"gli chiedo e lui si gira poco dopo con una cosa che sembra della pomata,ma noto anche una lacrima che asciuga all'istante per poi aprire la boccietta e metterne molta sopra le dita
"No."dice irritato spalmando la crema con non molta delicatezza su tutta la pelle martorizzata facendomi emettere un forte gemito di dolore

Arriccia il naso e le labbra chiudendo gli occhi per qualche secondo e io non riesco proprio a capire i suoi sbalzi d'umore..

Lo guardo tutto il tempo impegnato a massaggiare senza sosta la mia schiena finché non ci avvolge della garza attorno facendomi alzare il bacino per qualche minuto
"Rimani così per un po' di tempo poi quando riesci a muoverti puoi girarti"dice come se gli interessasse davvero
"Ehm..ok"rispondo semplicemente.

Guarda quel suo lavoro per un paio di minuti e io non posso fare a meno che fissare lui nel frattempo,dopo poco fa una cosa che non sarei mai aspettata si avvicina riluttante abbassandosi nella stessa zona lasciandoci un dolce bacio,si alza avviandosi velocemente verso la porta aprendola
"Perché fai così?"cerco di fermalo e lui stranamente lo fa senza però girarsi
"Non lo so nemmeno io"dice con voce spezzata per poi chiudere la porta e andarsene lasciandomi lì da sola a pensare come sempre d'altronde

Stockholm syndrome-Payton Moormeier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora