capitolo 13

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"Pay-"
"Non dirlo"mi ferma irritato per poi rilasciare il fumo davanti il mio viso facendomi tossire appena. Il fatto che mi avesse trascinato con poca grazia il bagno facendomi sedere sul tavoletta del water chiusa per fumarmi ogni tanto in faccia in un posto chiuso mi turbo altamente,anche perché aveva riempito la vasca nel mentre che mi guardava in modo strano..

"Spogliati ragazzina e non fare questioni"mi ordinò con non troppa freddezza spegnendo la sigaretta sul bordo del lavandino per poi gettarla nella piccola pattumiera diffianco ad esso per poi sfilarsi tutto da dosso tranne i boxer,corrugai la fronte guardandolo,mi aveva lacerato le carni con quel suo fottuto uccello e ora non voleva neanche ""espormelo"".

Mi trattenni nel prenderlo a sberle per il modo in cui mi ordinò per la millesima volta di liberarmi dei vestiti e in più dell'intimo e se anche emettendo qualche sbuffo che lo infastidi e non poco dato che tese la mascella quasi a volersela spaccare,mi privai della calda felpa e rimassi nuda ed imbarazzata davanti a lui che ghigno malizioso afferandomi il polso così da attaccare con forza il mio corpo al suo tremendamente caldo,cercai di allontanarmi ma mi sferrò un violento schiaffo sulla natica per poi strizzarla facendomi sussultare tanto che appoggiai le mani sul suo petto ansimando a pena mentre le Sue labbra  accarezzavano i miei capelli e stuzzicava entrambi i glutei riempiendoli sicuramente di segni rossi.

Mi morsi il labbro ad ogni colpetto e non capi perché mi stesse facendo quell'effetto
"Che c'è piccola,non ti opponi più Mmh?"lo senti ridacchiare anche se potetì anche percepire un leggero bacio sulla fronte subito dopo che mi fece perdere un battito. Si staccò lentamente da me immergendosi nell'acqua proprio alla fine della vasca e mi "ordinò" con lo sguardo di fare lo stesso..

Non capii il perché di tutto ciò ma feci come mi disse posizionandomi proprio difronte alla sua figura che mi scrutava attentamente,L'acqua era calda è profumata si cocco proprio io cocco e cio mi misse la pelle d'oca o forse erano i suoi occhi rivolti verso di me che mi mettevano in soggezione obbligandomi a fissare qualche punto altrove nascondendo ancor di più il corpo nell'acqua biancastra per via del bagnoschiuma.

Sentivo la sua caviglia premere contro una delle mie come se per chissà quale strano motivo al momento voleva mantenere solo quel piccolo tocco,mi aveva toccato non del tutto ma come nessuno a mai fatto fin'ora eppure quando mi guarda in quel modo così inquietante paccato e desideroso mi fa ribollire gli zigomi..

"Marylin lascia solo che ti guardi finché posso." Mi spiazzo con quelle parole che ritornai con lo sguardo verso di lui che mi fissava sconfortato passandosi le mani frai capelli bagnandoli e mi lasciò ancora più stupefatta quando si avvicinò a me poggiando la fronte sulla mia respirando profondamente sulle mie labbra,con un po' di timore portai la mano tremolante dietro il suo collo accarezzandolo appena.
"È più forte di me"sentii un leggero singhiozzo che mi portò ad aprire gli occhi mentre lui continuò a tenerli chiusi strizzandoli
"Payton.."mormorai
"Mi fa così piangere il mio nome pronunciato da te"sussuro a mia volta con voce fiocca

E fu li che capii che lui non stava bene in tutti i sensi..

Spazio autrice

Mi fa davvero schifo questo capitolo uff

Stockholm syndrome-Payton Moormeier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora