capitolo 11

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È da troppo tempo che sono sdraiata su questo morbidissimo letto a guardare il soffitto,vorrei provare ad alzarmi per andare in bagno ma tanto che ci riesco mi passa lo stimolo e mi dirigo verso la porta,per mia sorpresa non è chiusa quindi esco fuori il lungo corridoio per poi socchiudere la porta alle mie spalle.

Con fatica mi muovo verso le scale che con la lentezza di una lumaca supero  per poi ritrovarmi in salotto
Mi guardo in torno stranito del fatto che la casa sia così silenziosa.

Non mi avvicino alla porta d'uscita per paura che lui sia qui e possa fermarmi all'istante forse picchiandomi di nuovo..

Risento un po' di dolore alla schiena in quello stesso momento e ciò mi porta a lamentarmi disperatamente,proprio quando sto per avviarmi verso la cucina una forte pressa aggancia il mio bacino facendomi sussultare
"Cosa stai facendo?"mi parla rocamente all'orecchio,stringo saldo il pugno cercando di mantenere un sospiro dato dalla vicinanza delle sue labbra alla pelle del mio collo
"V-Volevo solo b-bere"balbettò impaurita

Mormora un seccato "ok" lasciandomi andare in cucina...


Sto per salire di sopra ma la sua voce proveniente dal soggiorno mi ferma
"Rimani qui.."non so se prenderlo come un'ordine o una semplice richiesta ma d'altro canto faccio come mi "chiede" e mi siedo non troppo lontana da lui sul divano che per qualche minuto fissa me invece della televisione,mi sento molto a disagio ma non so con quale coraggio mi alzo facendogli corrugare la fronte e mi siedo sulle sue gambe infilando timidamente il viso nell'incavo del suo collo,

Penso sia sorpreso di questo mio gesto visto che la sua mano e alzata al di sopra di qualche centimetro dalla mia gamba come se fosse paralizzato
"Ti prego lo so che non sarà sempre se non mai così ma ti supplico abbracciami."gli sussurro debolmente come se fossi una bambina in cerca d'affetto..

Rabbrividisco quando sento il braccio destro circondarmi delicatamente io busto come se non volesse farmi male

Come se non l'avesse già fatto...

Mentre l'altro con la mano mi accarezza i capelli,finalmente abbracciandomi,spegne la tv aumentando la pressa e la cosa mi stupisce

Perché ho la sensazione che volesse già farlo?





Stockholm syndrome-Payton Moormeier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora