Capitolo 19

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Capitolo 19: All because of a dwarf and a smithy

Oramai si sa, qualunque risveglio con Thorin accanto a te che dorme, è bellissimo.

Quindi passiamo a tutt'altro.

Thorin e Dwalin hanno chiesto aiuto al Governatore per un qualche strano motivo, non ho capito molto bene il contesto ma parlavano di fucina, non so altro.

Tutti i miei amici si stanno dando da fare in ogni modo possibile, Dori si è dato alla sartoria, Oin ricerca delle erbe mediche che potrebbero esserci d'aiuto durante il tragitto, Ori studia i draghi e i Durin lavorano senza sosta nelle fucine, hanno detto che le armi di Pontelagolungo non sono adeguate per loro, mah si arrangino poi...

"Bombur posso darti una mano in cucina?." Il nano si volta subito e sfoggia un sorriso raggiante, basta poco a farlo contento, di solito nessuno lo aiuta sia perché sono sempre indaffarati sia perché pensano che sia molto severo nel suo "regno" io lo trovo solo giusto, ognuno fa il capo nel campo in cui è migliore e a me non dispiace ricevere consigli da lui, soprattutto perché mi piace imparare cose nuove.

Sta sera prepariamo cinque polli arrosto e dei pesci alla griglia. Bofur è sulla soglia della cucina che annusa l'odorino che ne esce, mentre un fiume di bava gli cola dagli angoli della bocca. Quel nano non cambierà mai, neanche quando il fratello gli ha tirato il suo enorme mestolo in testa.

"Ricordati che sono io il maggiore tra i due!." Ha urlato il ferito mentre tratteneva a stento le risate.

"Bea puoi andare ad avvisare gli altri che tra un' ora e mezza è pronto?." Annuisco e corro da tutti.

Arrivo nelle fucine, l'aria qui è molto calda e per colpa del fumo non ci vedo molto bene e iniziano a pizzicarmi gli occhi, apro leggermente una finestra e finalmente vedo Thorin, è a petto nudo con su solo un grembiule a coprirgli i pettorali, ha la pelle imperlata di sudore e continua a battere il martello sull'incudine

'non mi ha visto.'

Mi avvicino lentamente e gli tocco una spalla, lui si volta di scatto e sorride

"Che ci fai tu qui?." Domanda brontolando

"Mi ha mandato Bombur, tra un'ora e mezza è pronto." Il nano annuisce pensieroso e poi di fretta nasconde quello che stava lavorando "Cosa stai facendo?."

"Una cosa." Risponde dandomi le spalle, si avvicina ad un piccolo contenitore e si lava un pochino, poi torna da me e mi bacia

"Gli altri?." Chiedo passando un dito sulla linea dei suoi bicipiti

"Li ho mandati a fare una commissione per me. Come mai così tante domande oggi?." Mi lascia un bacio sul naso

"Così."Afferro le sue mani e lo conduco vicino ad un tavolo, mi ci siedo sopra e incomincio a baciarlo con più foga mentre lui fa vagare le mani su tutto il mio corpo

"Potrebbero arrivare tra un po' lo sai?." Ringhia vicino al mio orecchio

"Al massimo diventano invidiosi perché vorrebbero essere al nostro posto." Il nano sorride e mi addenta il labbro inferiore tirandolo, senza tante moine mi spinge ben poco delicatamente sul tavolo ci salta sopra anche lui e incomincia ad accarezzarmi e levarmi i pantaloni, ci infila dentro una mano e mi controlla

"Bene, così va molto meglio..." borbotta, mi strappa le mutande, scende dal tavolo mettendosi di fronte a me, si sbottona le braghe di tela abbassandole fino a metà coscia, mi allarga le gambe e mi osserva con attenzione, io non oso pensare alle mie condizioni, sono sdraiata sul un tavolo in una fucina mentre lui è davanti a me e mi guarda, la cosa non fa altro che eccitarmi ancora di più, lui sorride mi prende le mani e poi entra dentro di me. All'inizio fa ancora male, ma poco dopo mi abituo a lui.

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