La mattina seguente mi alzai molto stanca. Il racconto di Juliana della sera prima mi aveva turbata per quasi tutta la notte. Continuavo a pensare alla signora Emilia, a don Cesar e al loro figlio scomparso e disperso in qualche parte lontana nel mondo; ammesso che sia ancora vivo. Il sonno è arrivato verso le 4.30 del mattino.
Appena mi svegliai sentì bussare alla porta, era Juliana. Mi alzai e andai ad aprire.
"Buongiorno dormigliona! Ti cercano all'ingresso della pensione; è una domestica..." disse strillando Juliana
"Caspita ma che ore sono?" chiesi io ancora assonnata
"Sono le 10.30!"
"Beh almeno ho recuperato un po' di sonno arretrato" dissi grattandomi la testa "e poi chi sarebbe questa domestica che mi cerca?"
"Non ne ho idea, vacci a parlare e dopo riferiscimi tutto ovviamente" disse Juliana ammiccandomi un occhiolino.
"Si, dammi almeno il tempo di darmi una sciacquata e di mettermi qualcosa addosso..."
"Certo ma sbrigati, è già un bel pezzo che ti aspetta..." disse Juliana uscendo dalla mia stanza.
Mi diedi una lavata veloce e mi misi delle robe comode. Quella mattina non avevo niente da fare e quindi avevo intenzione di aiutare Juliana con le faccende della pensione fintanto che cercavo un'occupazione mia.
Mi recai nell'ingresso della pensione dove vi erano dei graziosi divanetti e lì vidi una ragazza con la divisa da domestica che mi stava aspettando sorseggiando una tazza di tè.
"Ciao, sono Alicia Castro, la mia amica mi ha riferito che vuoi parlare con me..."
"Ciao Alicia, io sono Adelina, sono una domestica alla tenuta de Rojas. La signora Pilar gradirebbe parlarvi..."
Quando sentì quelle parole, ho subito temuto il peggio. Pensavo che avesse scoperto la faccenda del bacio tra me e il signor Ramòn.
"E dove vorrebbe parlarmi la signora?"
"A casa sua... la sta già aspettando"
Tutta questa fretta di andare alla villa mi metteva molta ansia, ma non lo feci vedere alla domestica.
"Benissimo, io sono pronta, possiamo andare anche adesso se vuoi..."
Feci un cenno a Juliana con lo sguardo che da dietro al bancone cercava di origliare per capirne un po' di più e uscimmo dalla pensione per prendere una carrozza.
Dopo alcuni minuti arrivammo alla villa. Vederla di giorno aveva tutt'altro fascino. I prati inglesi tutt'intorno erano molto curati, l'enorme fontana difronte la casa zampillava di acqua fresca e limpida e l'intero candore della casa era messo ancora di più in mostra dai raggi solari che facevano risplendere il colore bianco perlaceo dei muri esterni. Insomma il buio della sera prima aveva nascosto un aspetto della villa meraviglioso anche se anche di sera la tenuta non era affatto male.
Entrammo, Adelina fece entrare me per prima e lei mi seguì; poi mi condusse nel salone a pian terreno e lì, seduta su una poltrona in tessuto bianco finemente ricamato, mi attendeva donna Pilar in tutta la sua maestosità ed eleganza.
Indossava un vestito color prugna che valorizzava molto i suoi capelli castani sempre tenuti ordinati in una regale acconciatura bassa.
"Oh!" disse la donna vedendomi arrivare.
Sentendola rivolgersi verso di me, un brivido mi percorse le spalle, quella donna mi incuteva una certa sensazione di timore; ma come sempre mi dimostrai molto sicura di me e senza alcuna paura di parlare con lei.

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Come una rosa blu
Romance•Completa• Primi anni del 1900; Alicia Castro, una giovane ed ambiziosa ragazza proveniente da un paesino vicino al mare nel nord della Spagna, decide di trasferirsi a Madrid per cambiare vita in seguito ad una tremenda delusione d'amore. Qui incon...