Come una rosa blu

Capitolo 23

"W...wow, questa si che è una sorpresa..." disse Raul sconcertato dalla storia che gli aveva appena finito di raccontare don Cesar.

"E tu come l'hai presa tesoro?" mi chiese voltandosi verso di me.

"Oh...devo ammettere che appena don Cesar me l'ha detto ero sconvolta, e lo sono ancora. Ma d'altro canto posso dire finalmente di aver alleviato le pene di mio padre, che finalmente mi ha ritrovata; e io ne sono molto felice. Certo ci vorrà del tempo per metabolizzare del tutto la faccenda, per venticinque anni sono vissuta in una perenne bugia e non sarà facile parlarne con il mio padre adottivo che io continuo e continuerò a vedere come mio padre biologico. In conclusione posso dire di avere due padri naturali che mi amano allo stesso modo e che vogliono solo il meglio per me e devo dire che questo non mi dispiace affatto..."

"Bene, a quanto ho capito ne sono rimasto più traumatizzato io di te..." disse Raul sorridendomi.

"Beh vedi figliolo, non devi esserlo. Io e Alicia costruiremo un rapporto saldo e forte nel tempo e per quanto riguarda Beltran, ci siamo già messi d'accordo sul da farsi. Tu non devi avere paura di niente."

"Bene allora, se per voi è tutto chiarito io direi di iniziare ad accingerci verso la sala riunioni, tra un attimo inizierà l'incontro con delle persone molto importanti che ci faranno firmare dei documenti utili per il nostro progetto. Tu Alicia nel frattempo che noi siamo impegnati, potresti andare a visitare un po' l'hotel, che ne dici? Vedrai che non ci metteremo molto; poi io e tuo padre saremo subito da te..."

"Oh certo, andate pure. Sarà un vero piacere esplorare questo posto. Ci vediamo nel giardino ok?"

Don Cesar e Raul fecero un accenno e si diressero verso la sala riunioni.