Capitolo 12.

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Quando ritornammo nell'area dedicata al galà, fu come se qualcuno avesse annunciato il nostro arrivo.

Tutti i presenti si erano voltati nella nostra direzione.

I loro sguardi, curiosi e indiscreti, erano sfacciatamente concentrati su di noi e, dopo un attimo di silenzio tombale, dove persino i musicisti avevano smesso di suonare, il chiacchiericcio di sottofondo tornò a espandersi a macchia d'olio tra gli invitati.

Avrei tirato un sospiro di sollievo, se solamente l'oggetto di cui tutti stavano parlando non fossimo stati noi.

"C'è qualcosa che non va?" domandai allarmata, voltandomi per guardare Can "Forse ho della carta igienica incastrata sotto i piedi?"

Rivolsi il mio sguardo sulle gambe, ma percepii Can ridere al mio fianco.

"E' colpa mia" ammise alla fine, ma non feci in tempo a chiedergli ulteriori spiegazioni che fummo raggiunti da Emma, accompagnata da Barney.

Lo riconobbi all'istante per il parrucchino biondo.

Aveva ragione Emma, era ridicolo e dovetti sforzarmi con tutta me stessa per non ridergli spudoratamente in faccia.

"Signor Can!" esclamò Barney, la fronte era imperlata di sudore e il suo tono era nervoso "L'abbiamo cercata dappertutto! Siamo in ritardo di venti minuti sulla scaletta dell'evento, venga, presto! Non possiamo perdere altro tempo"

Confusa, aggrottai la fronte e osservai Barney fare cenno a Can di seguirlo.

"Cecilia!" mi richiamò Emma, sorpresa di vedermi insieme a Can "Cosa ci fai qui? Nala e Kato si sono seduti al tavolo da un bel po' ormai, ti stavano cercando!"

"Stavo cercando il bagno e mi sono persa" ammisi con un'alzata di spalle e notai che Can non accennava a voler muoversi da lì.

"Ho capito" bisbigliò poco convinta lei, indugiando qualche secondo di troppo sul ragazzo al mio fianco "Signora Can, adesso deve seguirci sul palco. Cecilia, tu vai dritta da Nala e Kato"

Annuii, ma prima che potessi voltarmi, Can mi afferrò con gentilezza il braccio, spingendomi inevitabilmente verso di lui.

"Non scappare dopo, d'accordo?" sussurrò, e il suo profumo di ciliegia tornò a invadermi prepotentemente.

"Non scapperò" risposi a mia volta, senza riuscire a smettere di sorridere "Piuttosto, vedremo se riuscirai a trovarmi ancora una volta"

Le labbra di Can si aprirono in un sorriso scaltro e la sua mano accarezzò delicatamente il mio braccio scoperto.

Si portò la mia mano alle labbra e vi lasciò un flebile bacio sul dorso.

I suoi occhi non persero mai di vista i miei.

Nessuno dei due disse più niente e lo vidi allontanarsi con Emma e Barney fino a quando non sparì completamente dalla mia vista.

Adesso dovevo trovare i Kayn.

Davanti al palco erano stati disposti una ventina di tavoli elegantemente apparecchiati e l'orchestra aveva ripreso a suonare ininterrottamente, allietando l'intera serata, mentre i camerieri scorrazzavano tra i commensali in un via vai continuo.

Riuscii a trovare il tavolo destinato ai Kayn solamente perché vidi Anwar sbracciarsi e agitarsi dal suo posto nel tentativo di attirare la mia attenzione.

"Cecilia!" mi richiamò preoccupata Nala, una volta che li avevo raggiunti "Dov'eri finita? Abbiamo provato a chiamarti più volte ma non hai mai risposto!"

"Mi dispiace tanto!" ammisi, sinceramente pentita per averli fatti preoccupare tanto "Avevo lasciato la borsa ad Adele e stavo cercando i bagni ma mi sono persa, questo posto è un labirinto!"

Chimera || CanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora