Strong people rarely have an easy past.

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Canzone per il capitolo: Forgiveness, by Anne with an E.

I giorni a Four Winds passavano lentamente, ma a nessuno importava davvero...tutti erano presi dalle proprie attività mattutine, dai propri impegni pomeridiani e la sera era l'unico momento in cui era possibile stare insieme.

Quella sera di metà Anna e Gilbert avevano decorato l'esterno della loro casetta dei sogni con delle grandi zucche arancioni comprate al mercato di Glen, pronti a vivere il loro primo autunno nella baia.

Ormai gli alberi si erano tinti di un rosso accesso e le foglie d'acero venivano continuamente spazzate via dagli ingressi e raggruppate in piccoli mucchi.

Entrambi i ragazzi  si erano finalmente abituati a quel nuovo stile di vita: amavano il proprio lavoro, soprattutto quando lo svolgevano insieme, e amavano ancora di più ritrovarsi la sera davanti al camino tra baci e qualche bicchiere di vino.

Gilbert era uscito sul giornale di Glen la settimana prima dopo essere riuscito a salvare una donna di mezza età da una violenta polmonite e anche Anna ormai era abbastanza conosciuta: a scuola tutti gli studenti, anche quelli che non appartenevano alle sue classi, la osannavano per i corridoi sperando che un giorno anche loro sarebbero diventati suoi alunni.

Adesso erano le quattro del mattino e i due sposi stavano dormendo beatamente tra le braccia l'uno dell'altro.

Il freddo aveva fatto il suo ingresso sull'Isola del Principe Edoardo e loro avevano acceso i termosifoni per tenersi al caldo. Anna era saldamente abbracciata a Gilbert, con la testa appoggiata al suo petto e le loro gambe intrecciate. Il suo cuore batteva lentamente e la sua mano desta si trovava tra i capelli della ragazza.

A interrompere il loro sonno fu il telefono sul comodino del riccio, che li fece sobbalzare improvvisamente. Anna si sentì investita da un' improvvisa nausea, dovuta al fatto di essersi svegliata di scatto e Gilbert, allarmato, prese il telefono portandoselo all'orecchio.

"Pronto?" Sussurró ancora dormendo "Si, sono io....si....ho capito....saró lì in pochi minuti"

"Che succede, Gil?" Chiese Anna guardandolo alzarsi e recuperare i suoi vestiti

"Una donna... sta per partorire ed è decisamente troppo in anticipo sui tempi. Sta avendo gravi problemi e spero solo di riuscire almeno a salvare lei..." disse allacciandosi la cintura.

Anna abbassó lo sguardo...era incredibile come Gilbert fosse disposto e pronto ad aiutare la gente in ogni momento della giornata, anche se si trattava delle quattro del mattino.

Era visibilmente nervoso...gli si leggeva in faccia.

"Ce la puoi fare, tesoro, so che ce la farai. Lo hai fatto un sacco di volte, ci riuscirai anche stanotte." Disse Anna guardandolo negli occhi. Lei credeva in lui con tutta se stessa.

Gilbert la guardó intensamente, mettendosi la giacca "Ci proveró...penso che andrò direttamente allo studio dopo, va bene? Cercheró di riposare un po' lì. Ci vediamo direttamente a scuola alle dieci!"

Anna annuì e gli diede un bacio a stampo sulle labbra, per poi vederlo correre via e chiudere la porta d'ingresso.

Sospiró, stendendosi ancora una volta sul letto e tirandosi le coperte al petto.

Non riusciva più a prendere sonno, quindi decise di scendere in cucina e prepararsi una bella tazza di camomilla fumante. Ricordava come Stella usava fargliela quando non riusciva a dormire...ricordava le loro conversazioni notturne sugli scalini della Casa di Patti...le mancava terribilmente tutto questo...

Rusty salì sul tavolo, appollaiandosi accanto alla ragazza. Era così bello averlo di nuovo con sè...tranne quando Anna voleva stare da sola con Gilbert e lui doveva per forza attirare la loro attenzione iniziando a strusciarsi e a miagolare.

Chiamatemi Anna [SESTA STAGIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora