Chiamatemi Anna [SESTA STAGIONE]

You and you alone are the keeper of the key to my heart.

Canzone per il capitolo: Somewhere Only we Know, by Keane. Adoro questa canzone e non so perchè mi faccia sempre pensare ad Anna e Gil. Penso sia letteralmente p e r f e t t a per il capitolo. Vi lascio la traduzione🥺❤️

In quella notte di febbraio una violenta tempesta si era abbattuta su Glen, tanto che lo stesso Capitano Jim aveva chiamato personalmente ogni abitante di Four Winds per dire di restare chiusi in casa e non scendere in città. Anna non aveva mai sentito tuoni del genere, né aveva mai visto la pioggia sbattere così violentemente contro i vetri, come se tra poco avesse potuto infrangerli...

Erano le tre del mattino e lei era ancora sveglia.

Gilbert dormiva tranquillamente, girato verso di lei e con una mano poggiata sulla sua pancia...da quando Anna aveva scoperto di essere incinta, Gilbert si era preso questa abitudine: diceva si sentisse come se stesse proteggendo il bambino...e 'non voleva si spaventasse per i tuoni'.

Era adorabile, letteralmente adorabile. Anna amava guardarlo mentre dialogava con il loro bambino proprio come se fosse già nato, amava la dolcezza che aveva da quando l'aveva visitata allo studio...da quel giorno si era fatto davvero in quattro per renderla felice: era lì ad abbracciarla quando Anna aveva gli sbalzi d'umore, era sempre pronto a soddisfare ogni voglia e  a prepararle da mangiare quando aveva la pressione talmente bassa da non riuscire nemmeno ad alzarsi.

Ma in quel momento...in quel momento in cui sua moglie era letteralmente terrorizzata, lui stava dormendo. Il respiro della ragazza era affannato, sentiva la solita nausea non darle pace e chiudeva gli occhi ogni volta che un potente lampo illuminava la loro stanza, seguito da un fortissimo tuono e dall'incessante scrosciare della pioggia.

La testa le girava anche se era distesa e nel momento in cui un ennesimo tuono improvviso fece tremare le pareti, lei si spaventò talmente tanto da dover correre in bagno, iniziando a tossire. Improvvisamente Gilbert si svegliò, e non appena sentì i rumori provenienti dalla stanza accanto balzò giù da letto per correre da Anna, che non aveva avuto nemmeno il tempo di accendere la luce.

Non appena l'ambiente si illuminò e Gilbert vide sua moglie inginocchiata continuare a tossire fra le lacrime sgranò gli occhi, catapultandosi su di lei e tenendole i capelli.

"Respira, piccola, respira..." sussurrò preoccupato accarezzandole la schiena mentre Anna continuava a singhiozzare

"Torna a letto, Gilbert, non voglio che tu mi veda così..."

"Non se ne parla nemmeno. Resterò qui finché non starai bene. Non osare farti certi problemi con me, Anna, perché oltre a essere tuo marito sono anche un medico...starò qui tutta la notte se serve."

Anna sospirò  e si posò una mano sulla fronte, sentendosi già meglio. Non si era mai sentita male davanti a Gilbert e quella situazione la faceva sentire tremendamente in imbarazzo...immaginava il suo volto pallido, le sue occhiaie violacee e i suoi capelli annodati e gonfi dopo essersi alzata di scatto. Non voleva vedesse questa orribile parte di lei.

"Resta ferma qui, tesoro, torno subito!" disse il riccio sparendo al piano di sotto, per poi ritornare con il barattolo dello zucchero e un cucchiaino "Tre piccoli cucchiaini, ti aiuteranno a sentirti meglio" sorrise e Anna obbedì, troppo debole per fare storie a quell'orario.

Si alzò e si appoggiò alla parete, sotto lo sguardo attento di Gilbert "È stato terribile..."

"Ti sei spaventata, Anna? Sai, certe volte i grandi spaventi possono causare cose del genere...è normale durante una gravidanza"

"Un tuono..." sussurrò sedendosi sul letto e il ragazzo si mise accanto a lei, prendendole la mano "Grazie per avermi aiutata, prima. Devo avere un aspetto orribile, mi dispiace tu abbia dovuto assistere"