I need you to see that you are the reason.

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Canzone per il capitolo: You are the Reason, by Calum Scott. Penso sia una canzone bellissima anche per ballarci sù...e ho adattato il capitolo al testo come sempre. Vi lascio la traduzione

Prima di lasciarvi alla lettura mi scuso per non aver pubblicato ieri, ma ho avuto molte interrogazioni e martedì ho gli esami per la patente.
Questo capitolo mi è venuto lunghissimo e non ne sono soddisfatta perche non sono arrivata a inserire le scene Lowen che volevo o sarebbe venuto di 20000 parole...personalmente lo detesto, ma vedetelo come un capitolo intermedio di preparazione al prossimo, che sarà ricco di contenuti!
Vi prometto che il prossimo sarà prevalentemente Lowen e pieno di colpi di scena!
Siamo ormai alla fine e il bambino arriverà moooolto presto! Scusatemi ancora, spero vi piaccia comunque❤️

Lasciate una stellina e commentate!⭐️🥕

LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE

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La baia di Four Winds, quella mattina, venne ricoperta senza alcun preavviso da una candida coltre di neve: banca, pura, senza alcun difetto, fredda ma spettacolare. Il cielo grigio faceva in modo che il paesaggio sembrasse uscito da un regno fatato, mentre meravigliosi fiocchi di neve cadevano senza sosta posandosi sui vetri della piccola casa dei sogni, al cui interno non esisteva ghiaccio capace di restare tale, al cui interno il calore dell'amore avrebbe scaldato i cuori di chi vi abitava per sempre.

Anna Shirley dormiva...approfittando di quel sabato mattina in cui anche suo marito non si sarebbe dovuto alzare presto. Ma nonostante ciò, Gilbert era sveglio già da ore: aveva sistemato alcuni documenti nel suo studio, aveva fatto una doccia calda e adesso si trovava nuovamente accanto a sua moglie, guardandola riposare con un sorriso.

Arrotolò al dito una ciocca dei suoi morbidi capelli rossi...assurdo a pensarci, ma il loro colore sembrava molto più acceso.

E lui ancora non ci credeva.

Non riusciva a credere che la ragazza di fianco a lui stesse portando in grembo un bambino. Il suo bambino. Dopo che ogni speranza sembrava ormai persa.

Si morse il labbro e lentamente si avvicinò a lei, abbracciandola e cercando un po' del suo calore. Fece scivolare la sua mano sulla pancia di Anna e chiuse gli occhi, promettendo a se stesso che questa volta niente lo avrebbe separato da suo figlio.

Lei girò la testa, iniziandosi a svegliare, e Gilbert ne approfittò per abbracciarla più forte, lasciandole qualche bacio sulla guancia

"Siamo di buon umore stamattina..." sussurrò Anna ridacchiando nel momento in cui il ragazzo le solleticò il collo con i suoi ricci

"Io sono sempre di buon umore" rispose Gilbert "A differenza di una persona di mia conoscenza che negli ultimi tempi risulta essere alquanto irascibile"

"Non sono irascibile, sono incinta."

"Altro motivo per cui sono di buon umore!" continuò lui scendendo all'altezza della sua pancia "So che è molto da chiedere, piccolo, ma potresti dire alla mamma di smetterla? Ne vale della mia incolumità"

"Tuo padre mi ha rinchiusa in una dispensa!" Rise Anna accarezzandosi la pancia "E non penso ci passerò mai sopra. Va dritto al secondo posto dopo l'avermi tirato i capelli."

"Nove anni fa!"

"Il tempo è relativo Blythe, nove anni fa eri già innamorato di me, ma non me lo hai mica detto!"

"In realtà ci ho provato, e mi sono beccato un colpo di lavagna"

"Se per te tirare le trecce alle orfanelle è pari a una dichiarazione..."

Chiamatemi Anna [SESTA STAGIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora