Just call my name on the edge of the night and I'll run to you.

4.2K 214 1.1K
                                    

Canzone per il capitolo: Run to you, by Lea Michele. Penso sia P E R F E T T A

❗️Piccola cosa prima di iniziare❗️: ho notato che il capitolo precedente ha avuto veramente pochissimi voti rispetto agli altri, in cui ce ne sono stati veramente tantissimi,  spero non abbiate abbandonato la storia per colpa dei capitoli tragici... 🥺❤️

Per me scrivere questa storia è una vera terapia, ho un sacco di problemi ed è l'unica cosa che mi fa star bene, insieme a voi.❤️Ogni volta che vedo un vostro commento o un voto mi si illuminano gli occhi, quindi grazie❤️

Se potete, lasciate una stellina al capitolo precedente e, ovviamente, anche a questo. Così la storia potrà raggiungere sempre più gente!!!

Adesso vi lascio alla lettura, vi voglio bene e grazie ancora per tutto❤️✨
———

Ma proprio in quel preciso momento, Royal Gardner, con tanto di valige e cappello, stava percorrendo la strada che portava alla casetta dei sogni dopo una telefonata di Rachel Lynde, che lo aveva pregato di controllare che Gilbert stesse bene. Si accigliò quando notò la porta di casa aperta "Gilbert?" lo chiamò e improvvisamente una terribile sensazione si impossessò di lui

Poi, ecco che sentì uno strano rumore...Roy conosceva bene quel suono: quando aveva sedici anni suo padre gli aveva insegnato a sparare. Riusciva dunque a riconoscere perfettamente una pistola che veniva caricata.

Lasciò cadere le valige per terra e si mise a correre verso lo studio, spalancando la porta.

"Gilbert! No!" gridò correndo verso il suo migliore amico.

Poi uno sparo.

I due ragazzi si ritrovarono per terra, con gli occhi sgranati nel vedere quel proiettile colpire la biblioteca, lasciandovi un buco.

C'era davvero mancato poco.

Roy poteva sentire il cuore battergli all'impazzata nel petto per la paura che aveva avuto di perderlo, mista a una rabbia mai provata prima.

"Che diavolo ti è saltato in mente? Sei per caso impazzito, Blythe?" Gridó prendendolo per la camicia e spingendolo verso il muro. Già, era infuriato al solo pensiero che il suo cuore fosse talmente spezzato da portarlo a compiere una simile azione.

Gilbert non rispose, abbassó semplicemente lo sguardo. Non aveva nemmeno la forza di parlare "Che cosa ci fai qui?" Sussurró

"Sono venuto per evitare facessi qualcosa di estremamente stupido! Dio, Gilbert...non pensavo potessi arrivare a questo! Da quando hai una pistola?" Chiese con la stessa rabbia di prima, ma questa volta i suoi occhi erano lucidi.

Se non fosse arrivato in tempo sarebbe stato troppo tardi...avrebbe perso il suo migliore amico, una delle pochissime persone di cui Roy non poteva fare a meno. Una delle poche che riusciva a renderlo davvero felice.

Royal Gardner non avrebbe mai rinunciato a Gilbert Blythe. Mai.

Il suo sguardo si addolcì quando notò una strana espressione sul volto del ragazzo, la cui mano era pressata sulla sua spalla e i cui occhi erano chiusi, come se stesse provando dolore.

Il suo sguardo si addolcì quando notò una strana espressione sul volto del ragazzo, la cui mano era pressata sulla sua spalla e i cui occhi erano chiusi, come se stesse provando dolore

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Chiamatemi Anna [SESTA STAGIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora