Almost as if it had always been written that you two were born to be together.

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Canzone per il capitolo: You Can Ride It Back, by Anne with an E. Buona lettura!

"Hai preso tutto? Ho sempre il terrore che dimentichi qualcosa e devi tornare indietro per recuperarla" rise Anna ponendo davanti a Gilbert, seduto al tavolo, un piatto di uova strapazzate.

Quel sabato mattina si era messa d'impegno e aveva deciso di alzarsi presto per preparargli la colazione prima che andasse al lavoro.

"Si, tesoro, tranquilla. E comunque grazie per la colazione, ne avevo proprio bisogno ed è davvero squisita" sorrise

"Come dici sempre tu...'è mio dovere prendermi cura di te' " rispose Anna mettendogli le mani sulle spalle e massaggiandogliele. Gilbert chiuse istintivamente gli occhi, rilassandosi al suo tocco, ma sbuffó sonoramente nel momento in cui la ragazza corse verso la finestra lasciandolo solo.

"Perché te ne sei andata? Era rilassante!" Piagnucoló per poi riporre il piatto nel lavandino

"Vieni a vedere!" Disse sua moglie facendogli segno di avvicinarsi e Gilbert obbedì, scostando di poco la tenda della finestra senza rischiare di essere visti dall'esterno.

Pochi metri più avanti, ecco che la Signorina Cornelia si stava incamminando a passo svelto verso la fattoria di smeraldo. Aveva tra le mani un cesto coperto da una tovaglia a quadri rossi e bianchi e un'espressione tranquilla sul volto.

Arrivó alla porta e Leslie l'aprì sorridente, salutandola. Le porse il cestino ed entrambe entrarono in casa chiudendo la porta alle loro spalle.

"Guarda guarda...sembra che la nostra Cornelia sia molto intima con lei e il Signor Moore" commentò Gilbert

"Già...continuo a sperare che stasera Leslie si presenti. Magari lei risucirá a convincerla!"

"Anche se non dovesse venire sono certo che la cena sarà un successo. Nessuno ti batte quando si parla di eventi e feste. Hai intenzione di organizzarla in giardino?"

"Ovviamente. La cucina è decisamente troppo piccola e nonostante siamo già a settembre le sere sono davvero calde. Oggi mi occuperó anche di chiamare i nostri amici per il campeggio della settimana prossima!"

"Buona idea, ho trovato una vecchia tenda e dei sacchi a pelo in soffitta, quindi noi siamo a posto. Sono veramente emozionato per questo campeggio, sai? L'ultima volta che ci sono andato avevo dodici anni...con mio padre" disse abbassando lo sguardo e subito Anna gli prese il viso tra le mani

"Hey...guardami. Ti prometto che ci divertiremo, sarà la nostra serata al mare, va bene? Io non sono mai stata in campeggio...ma l'idea di passare una notte in spiaggia mi emozione, soprattutto se tu sarai con me" sorrise poggiando la fronte sulla sua, mettendosi in punta di piedi per raggiungere la sua altezza.

"Sei sicura di non voler venire a lavoro con me, piccola? Così mi fai un po' di compagnia..."

"Mi spiace ma ho davvero troppo da fare e non voglio distrarti"

"Tu non mi distrai, Anna!"

"Ma se l'ultima volta hai sbagliato a prendere il battito nel polso di un paziente perché avevi lo sguardo fisso su di me!" rise lei

"Non è colpa mia se sei bellissima da guardare...e comunque hai ragione, meglio che resti qui a occuparti della cena di stasera. Io torneró prima, verso le cinque, in questo modo potró darti una mano." Sorrise Gilbert accarezzandole una guancia "Ci vediamo stasera..." sussurró baciandola lentamente.

Anna sorrise e non appena il ragazzo chiuse la porta fece un respiro profondo, sentendo il suo cuore battere all'impazzata. Era meraviglioso come nonostante fossero sposati da un mese le sue emozioni non fossero cambiate, come il suo cuore battesse a mille ogni volta che Gilbert le dava un semplice bacio...

Chiamatemi Anna [SESTA STAGIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora