Just...one thing.

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Canzone per il capitolo: Kindres Spirits, By Anne with an E.

Quella mattina, Anna si svegliò sentendo la mano di Gilbert accarezzarle i capelli...Aprì gli occhi lentamente incontrando il suo sguardo e subito un piccolo sorriso si formò sulle sue labbra.

"Da quanto tempo sei lì a guardarmi?" chiese ancora addormentata facendolo ridere

"Non lo so, ho perso il conto. Mi sono svegliato prestissimo perchè mi hai letteralmente dato un calcio mentre dormivi e ne ho approfittato per disattivare la sveglia, non volevo ti svegliassi alle sei e mezza..."

"Io ti prendo a calci e tu mi disattivi la sveglia...se non lo fossimo già ti chiederei di sposarmi, Gilbert Blythe" disse stiracchiandosi. "Sto morendo di freddo..." continuò sbattendo i denti e il ragazzo si avvicinò a lei per riscaldarla

"Ci credo..." rise guardandola con un grande sorriso, facendole notare come il piumone la coprisse solo fino alla pancia. Istintivamente Anna cacciò un urlo infilandosi sotto le coperte e Gilbert scoppiò in una fragorosa risata nel vedere sua moglie così adorabilmente imbarazzata. "Tesoro, esci!" rise cercando di toglierle il piumone di dosso

"No!"

"Sono stato a guardarti dormire come un angioletto per almeno un'ora, Anna..."

"Sta zitto, Gil!" urlò da sotto le coperte

Il riccio a questo punto decise di rassegnarsi e lavorare nuovamente sull'orologio che Stella gli aveva dato la sera prima...prima o poi si sarebbe stancata di stare sotto quel piumone pesantissimo, no?

I suoi calcoli, come sempre, furono esatti, tanto che la testa rossa di Anna sbucò fuori dalle coperte dopo qualche minuto con un'espressione contrariata "Ti sei arreso facilmente..."

"So che sei abbastanza determinata. Hai finito di imbarazzarti inutilmente, amore?"

"Suppongo di si..." sussurrò abbracciandolo mentre lui continuava a smanettare con quell'orologio, finché ormai stanco non decise di riporlo sul comodino e girarsi verso Anna. "Gil..."

"Si?"

"Sono molto felice...ieri sera mi sono divertita e...beh, anche il resto è stato bellissimo." sorrise e Gilbert si accoccolo a lei massaggiandole la pancia "Scusa la mia ignoranza in materia...ma come farò ad accorgermi di essere incinta? Insomma, è possibile che io lo sia o...non so, c'è da fare altro?"

"Me lo stai davvero chiedendo dopo tutto questo tempo, Anna? Pensavo che la storiella delle api e dei fiori fosse ormai consolidata" Rise Gilbert "E comunque si. C'è una grande possibilità che stavolta tu sia realmente incinta, e no, non ho intenzione di spiegarti ogni dettaglio dal punto di vista medico. Solitamente le gravidanze sono annunciate da forti nausee, magari qualche abbassamento di pressione e ovviamente avrai un ritardo. Ma non voglio che ti fissi con questa cosa, tesoro, può anche darsi che tu non lo sia e ci riproveremo, a costo di riprovarci all'infinito, ma noi due avremo quel bambino." disse stringendole le mani e Anna annuì sorridendo

"Quindi...abbiamo due opzioni: stare in questa stanza tutto il giorno a parlare di neonati o scendere e unirci agli altri"

"Per quanto ami stare qui con te non mi sembra giusto sparire così...già ieri li abbiamo lasciati da soli" Sussurró sua moglie

"Sapevano che volevamo stare insieme, tesoro, e non oso immaginare cosa Roy avrà detto loro dopo che è uscito dalla stanza"

"Non posso ancora credere che tu ti sia realmente infilato nell'armadio..."

"Sarebbe stato ancora più divertente se gli avessi aperto io e avesse trovato te lì dentro" rise Gilbert

"Ovviamente...come hai potuto tradire Roy con me, Gilbert? Sei stato veramente orribile." lo prese in giro Anna

Chiamatemi Anna [SESTA STAGIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora