And what a laugh she had...

4.4K 135 376
                                    

Canzone per il capitolo: The Power of a Child, by Anne with an E.

"Bene. Adesso devi aggiungere tre cucchiai di farina, ma attento a non farla-"

Anna non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che il suo vestito e parte del suo viso si ritrovarono bianchi come la neve.

Gilbert cercó di non scoppiare a ridere davanti all'espressione fortemente contrariata di sua moglie "Ops..."

"Cosa ti avevo detto sulla farina, Gilbert?" Chiese con calma chiudendo gli occhi

Il riccio stava per risponderle ma Anna non glielo permise, visto che prese un grosso cucchiaio di farina gettandogliela addosso alla giacca nera che stava indossando.

La ragazza si morse il labbro, cercando di sembrare il più seria possibile.

"È guerra, Anna." Disse severamente Gilbert correndo al lato opposto del tavolo prendendo quanti più ingredienti possibili e lo stesso fece lei ridendo.

In poco tempo inizió una vera e propria battaglia a colpi di uova, farina, acqua e zucchero a velo.

Entrambi non riuscivano a smettere di ridere mentre tentavano di schivare i colpi, ma Anna Shirley Cuthbert aveva una mira a dir poco perfetta. Lanció un piccolo uovo che lo prese in pieno sulla camicia, rompendosi.

Gilbert si bloccó e si buttó per terra come se Anna gli avesse appena sparato un colpo di pistola, facendola scoppiare a ridere.

Subito lo raggiunse "Scusa, era la camicia appena lavata" rise pulendola con un panno da cucina

"Non preoccuparti, è stato divertente! Se avessi saputo che imparare a cucinare fosse così divertente avrei iniziato secoli fa..."

"Senza offesa, amore mio, ma penso che nel tuo caso sarebbe meglio dedicarsi solo alla medicina" rise Anna dandogli le mani per farlo alzare "E la nostra torta è rovinata"

"Ne faremo un'altra, te lo prometto" disse Gilbert prendendole il viso tra le mani e le diede un lungo bacio, per poi prenderla in braccio e sederla su un angolo libero del tavolo. "È bello che tutto sia tornato normale..."

"Hai ragione. E per favore, cerchiamo di non litigare più. È insopportabile stare lontana da te"

"Non dovrai più farlo. E poi...adesso mi vedrai anche a scuola. Sarà divertente!"

"Non mi hai ancora parlato di questo corso che terrai"

"L'ho fatto in classe!"

"E secondo te ti stavo ascoltando?" Rise Anna alzando un sopracciglio "Ero troppo impegnata ad ascoltare le mie colleghe dire quanto tu fossi affascinante e quanto tua moglie fosse fortunata"

"In effetti è abbastanza fortunata..." Scherzó lui dandole un bacio sulla guancia "Ma non quanto me" aggiunse poi facendola sorridere.

In quel momento Rusty saltó sul tavolo, facendo lo slalom tra i bicchieri e le ciotole rovesciate. Salì sulle gambe di Anna, che lo prese in braccio dandogli un piccolo bacio sulla testa.

"Mi era mancato tanto anche lui" disse accarezzandolo "E comunque grazie per esserti preso la giornata libera per me, Gil"

"Dopo ieri sera come potevo lasciarti sola tutto il giorno? E poi sapevo che gli altri se ne sarebbero andati in tarda mattinata"

"Ieri sera è stato bellissimo...dovremmo andare in spiaggia più spesso la sera. È stato molto romantico"

"Sono pienamente d'accordo" sorrise Gilbert baciandola "Non sei contenta che per le vacanze d'autunno andremmo da Josephine Barry?"

Chiamatemi Anna [SESTA STAGIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora