Happiness can be found anywhere, even in a flower.

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Stamattina non sono stata bene e quindi sono rimasta a casa, approfittandone per scrivere. Amatemi❤️

Canzone per il capitolo: Scotland, by the Lumineers. Penso che il testo si adegui al capitolo ancora più del titolo! (Per i fan di Reign, si, è la sigla!)


She was the girl

who bred dragons

to destroy her past,

who slept with wolves

to face her fears,

who worshiped phoenix

to rise from the ashes

of who she once was.

...

"Bertha?" Sussurró debolmente la donna avvicinandosi sempre più ad Anna.

Era sulla sessantina, i suoi capelli ramati erano appuntati con una graziosa spilla e indossava un elegante vestito di taffetà nero. Non era molto alta, ma aveva un'aria composta e fiera.

Gilbert prese la mano di sua moglie, che non appena aveva sentito quel nome aveva letteralmente smesso di respirare.

"Scusi, chi è lei?" Chiese e la donna lo squadró dalla testa ai piedi. I suoi occhi erano ormai lucidi e continuava a guardare quei due ragazzi come se fossero alieni.

"Mi chiamo Penelope Willis...vivo nella casa che vedete laggiù in fondo dal giorno in cui sono nata. Tu...come fai a essere così...io non capisco..." balbettó continuando a far scorrere il suo sguardo sulla figura di Anna.

La ragazza non riusciva davvero a parlare. Aveva detto il nome di sua madre, non poteva aver sentito male...e adesso la stava esaminando come se avesse appena visto il fantasma di una persona a lei cara.

"M-mi chiamo Anna... Anna Shirley " disse quasi in un sussurro. Nel giro di qualche secondo l'espressione di Penelope Willis si sconvolse totalmente. Fece un passo indietro, portandosi le mani alla bocca come se il Signore in persona fosse appena sceso dal cielo appositamente per lei.

"Oh mio Dio, non può essere!" Esclamó per poi abbracciarla istintivamente. Sia Anna che Gilbert sgranarono gli occhi...le cose erano due: o quella donna era pazza, o conosceva i genitori di Anna piuttosto bene.

Erano andati esattamente nel luogo descritto da Bertha nel suo libro...ma mai avrebbero potuto immaginare, dopo tutti quegli anni, di trovare qualcuno che si ricordasse di lei.

"Guardati...tu sei...sei sua figlia." Pianse accarezzandole il viso "Questo è il regalo più grande che il cielo potesse farmi. So che siete confusi, probabilmente mi starete prendendo per una vecchia strega, ma sarò più che lieta di raccontarvi la mia storia davanti a una buona tazza di te" sorrise.

Gilbert guardó la rossa. Avevano trovato qualcosa di interessante...ma se questo significava spezzare gli equilibri di Anna e farle vivere brutti momenti, allora non le avrebbe permesso di continuare.

"Si. Ho bisogno di sapere..." rispose e la donna annuì sorridendo.

Tutti e tre entrarono in uno dei cottage che avevano visto prima. L'interno era straordinariamente raffinato e pulito...tutto aveva una propria collocazione e i colori dell'arredamento erano perfettamente appattati tra loro. Da quando erano entrati, Penelope non aveva cessato di sorridere nemmeno per un secondo...e Anna non aveva idea di ciò che tra poco avrebbe scoperto.

Chiamatemi Anna [SESTA STAGIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora