Make peace with your broken pieces.

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Canzone per il capitolo: Forgiveness, by Anne with an E


Quella mattina Four Winds poteva essere paragonata a un dipinto, uno di quei quadri tipici del Romanticismo che Anna adorava, di quelli caratterizzati da eroi e poeti intenti a scrutare l'orizzonte coperto dalla nebbia, la stessa nebbia che ora avvolgeva la baia, impedendo persino di vedere la strada...Era una vista mozzafiato e lei si sentì come se stesse camminando su una nuvola.

Erano finalmente a casa, il loro treno era arrivato a Glen alle otto e presto la casetta dei sogni sarebbe spuntata all'orizzonte, pronta ad accogliere di nuovo i due sposi.

"Oh Gilbert...non è meraviglioso essere tornati? Non mi ero mai resa conto, nemmeno durante il nostro viaggio di nozze, di quanto mi mancasse questo posto." Disse Anna appoggiandosi a lui sorridendo e suo marito le posó un bacio sui capelli

"Sono molto felice anch'io, e passerà molto tempo prima di andarcene di nuovo, tesoro."

Avevano ormai lasciato Leslie a casa sua e Anna era emozionata all'idea di dare a Gilbert il suo regalo di Natale. Lui se n'era ormai dimenticato, a dir la verità dopo la notte nel bosco non desiderava altro se non stare con lei...si erano avvicinati ancora di più e il riccio non l'aveva lasciata un solo istante: sentiva il costante bisogno di abbracciarla, di baciarla, di starle vicino. Sentiva una strana sensazione ogni volta che la guardava ed era come se quella notte fosse stata diversa da tutte le altre...

Poi, all'improvviso, ecco che le famose betulle che caratterizzavano l'ingresso al loro viale si fecero scorgere nella nebbia, e ben presto il loro calesse si ritrovó davanti al cottage, il cui arco fiorito era ormai sepolto dalla neve.

Gilbert aiutó Anna a scendere, dandole la mano, e sorridendo sfiló le chiavi di casa dalla tasca della sua giacca.

"Aspetta!" Lo bloccó la rossa strappandogliele dalle mani "Devo ancora darti il tuo regalo e...voglio farlo come si deve. Resta fermo qui." Disse avvicinandosi alla porta e aprendola.

"Amore, che stai facendo?" Rise Gilbert non appena la sentì alzare le serrande e aprire le persiane senza di lui. Cosa aveva in mente quel folletto, adesso?

Pochi secondi dopo prese il ragazzo per mano, lo fece entrare e chiuse la porta alle sue spalle "Tieni." Sorrise porgendogli una benda.

Gilbert si acciglió, cercando di capire cosa stesse facendo sua moglie "Ehm...è....questo il mio regalo? Una benda?" Rise

"La benda devi indossarla, stupido! Voglio che sia una sorpresa" sorrise timidamente Anna posizionandosi dietro di lui e legandogliela dietro la testa.

"La tua sorpresa comincia a farmi paura tesoro. Non so se essere terrorizzato o elettrizzato...dovró emozionarmi? dove mi porti?" Sorrise e sentì Anna ridere

"Adesso fai silenzio o niente regalo, fai decisamente troppe domande!" Rise prendendolo per mano e iniziando a camminare lungo il corridoio

"È esilarante come sia proprio tu a dirlo, di solito non sono io quello che non smette mai di parlare"

"E a te piace quando lo faccio, quindi non vedo perché dovrei smettere" lo stuzzicó sua moglie arrivata davanti la porta dello studio.

Lentamente la aprì e con le mani salde sulle spalle di Gilbert entró, dicendogli di fare attenzione al tappeto per non inciampare.

Era emozionata...non sapeva se il suo regalo gli sarebbe piaciuto e l'idea di aver fatto qualcosa di sbagliato la perseguitava. Non era di certo paragonabile alla notte che suo Gil le aveva regalato nella casetta nel bosco, ma sperava comunque che lo avrebbe apprezzato.

Chiamatemi Anna [SESTA STAGIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora