XVIII

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Tutto sommato la partita è stata un successo. Almeno dal mio punto di vista.

Non so esattamente come si giochi una partita di basket, ma so che i giocatori sono meno di quelli di rugby. Mi sono limitato ad osservare il tabellone luminescente dei punti, a gridare quando il numero della squadra di casa di alzava o a fischiare quando quello degli avversari lo faceva.

Logan è una scheggia. È difficile togliergli gli occhi di dosso. Corre, quasi volando sul campo.

Quando il tabellone dei punti segna 12-4 per la squadra di casa, mi accorgo che qualcuno si sta sedendo vicino a me e per riflesso mi distanzio. È Elly.

«Che cosa vuoi?» le chiedo sgarbato.

«Non fare il deficiente, sono solo venuta a vedere la partita» mi risponde. «E poi non mi sembra che Logan abbia un cartello in testa con scritto il tuo nome, o mi sbaglio?»

Applaudo quando un punto viene segnato, ma la ragazza al mio fianco mi guarda male.

«È punto per gli avversari, idiota» mi fa notare e io abbasso l'entusiasmo, arrossendo per questo banale errore. «Mi chiedo come faccia Logan a sopportarti e non prenderla male, è solo curiosità. Essere stata mollata per un ragazzo come te mi ha fatto parecchio alterare.»

«Forse è perché ti sbattevi Marcus in bagno» faccio cinico.

Lei corruga la fronte e stringe le mani, come se volesse colpirmi o altro, ma ho detto solamente la verità. Faccio del mio meglio per non badarla, eppure mi da parecchio sui nervi.

«Davvero» scatta lei dopo un po', facendo una smorfia, «non so perché Logan stia con te. Dopotutto sono più carina, ricca e intelligente. Non vedo il nessunissimo motivo del perché dovrei avere concorrenza con uno come te. È impensabile. Lo hai forse pagato?» mi deride.

Io respiro calmo, per nulla turbato. Può dire ciò che vuole. «Logan non cercava una persona che lo amasse, ma qualcuno che lo capisse davvero. Tu forse lo amavi, lo credo sul serio, ma sei stata la peggior persona che potesse entrare nella sua vita. Non so nemmeno perché sei venuta qui. Marcus lo sa?»

Alza una spalla. Se è questo il suo carattere da innamorata, so almeno che lei e Marcus sono fatti l'uno per l'altra. Non ho capito se è insensibile o solo menefreghista.

Lei continua a fissarmi, come se non avessi parlato. «Davvero pensi che Logan ti ami?»

«Sì» affermo sicuro.

«Sei un ragazzo.»

«E tu una puttana. Però lui ti amava. Non vedo il motivo del perché non possa amare me.»

«Io non ti capisco. Odio gli stupidi» mi offende e io roteo gli occhi.

Con Elly avere una conversazione decente non si può. Come poteva farlo Logan? Non riesco a sopportarla per oltre cinque minuti.

«Logan ha proprio cattivo gusto» mormora sottovoce. «Fai schifo.»

Sospiro pesantemente. «Va be', hai ragione, Elly» dico, sperando di farla zittire.

«Sei orribile» continua e io faccio: «Okay.»

«Sei stupido.»

«Okay.»

«Sei uno sfigato.»

«Okay.»

«Sei inutile.»

«Okay.»

Qualcosa nella sua espressione cambia di poco. È innervosita. Io soffio incazzato perché non posso seguire la partita come si deve, né il tabellone né allo stesso tempo pensare a cosa dire. Non so fare più cose contemporaneamente, specie con lei a fianco.

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