Mi premo una busta di ghiaccio sotto il mento. Quel figlio di puttana sa picchiare bene, ma io non sono stato da meno. Non so se avrei mai potuto vincere, però credo sia stato un interessante pareggio.
Non è stato un buon primo giorno.
La preside Non-mi-ricordo-il-nome ha chiamato entrambi i nostri tutori, Henry e i genitori di quel Patrick, e scommetto che oltre all'infinita predica di quella donna acerba dovrò subirmi anche Henry e le sue occhiate di ammonimento. Non può più sequestrarmi nulla (il telefono, il televisore e il computer sono off-limits a causa della tinta azzurra e delle marine dei due giorni prima).
Patrick esce dall'ufficio della preside con un occhio nero. Mi guarda e mi mostra i denti, ma non so dire se è pienamente arrabbiato. Gli sorrido, alzandogli il dito medio. Un uomo corpulento esce dopo di lui, gli da un ceffone sulla nuca, afferrandogli il cappuccio sporco di terra e lo trascina fuori dall'istituto con sé.
«Signorino Reibley, entri» mi dice calma la preside e io eseguo di malavoglia, trascinandomi dentro.
L'ufficio è piccolo e mal arieggiato. Puzza di umani, adatto per una donna di mente chiusa come questa. La donna si siede e inizia a chiedermi cosa è successo, chi ha cominciato e altre cazzate simili. Le stesse domande deve averle fatte anche a Patrick, ma io decido di non risponderle. Quel pezzo di somaro deve averle sicuramente detto che ho iniziato io per evitare punizioni. Spero che mi espelleranno, così credendo.
Bussano e Henry entra. Mi giro e mi appiattisco contro la sedia, facendo una smorfia.
«Sono venuto qui appena ho potuto, mi spiace» dice Henry a voce bassa.
«Non si preoccupi.»
«Cosa è successo?» Henry si siede. Mi guarda. Faccio spallucce.
«Suo fratello ha fatto a botte a scuola, poco fa, vicino al cancello secondario. Fortunatamente siamo arrivati in tempo prima che qualcuno dei due ragazzi si facesse male, ma è stato un episodio davvero disdicevole. La nostra scuola non autorizza fatti del genere» ammicca la donna, alzando il mento.
Henry annuisce. «Lo so, sono costernato. Non lo aveva mai fatto prima.»
«Evidentemente deve esserci un problema alla radice» propone.
«È un momento difficile. So che gli passerà. L'altro ragazzo con cui Reginald si è picchiato?» chiede Henry, alzando lo sguardo per incontrare gli occhi scuri della donna.
Lei sospira. «Suo padre è venuto a prenderlo. Non si sono fatti nulla di grave, ma temo che questo episodio possa ripetersi. L'ho chiamata per parlare con suo fratello di questo. Avesti potuto farti davvero male, Reginald. Ho provato a parlarne anche con il signor Gallanger, ma non è un tipo socievole e aperto al dialogo. Non sporgerà denuncia, non sapendo cosa è successo realmente» espone e Henry mi scocca un'occhiata indagatrice. «Nessuno dei due ragazzi ha detto qualcosa sulla lite avvenuta nella ricreazione, perciò non possiamo stabilire chi ha iniziato e chi ha reagito. Sono solo ragazzi, lo capisco, anche io ho figli, ma l'educazione è alla base di tutto qui. Non credo che nemmeno alla Formey ti comportassi in questo modo, vero, Reginald?» mi interroga.
La guardo storto. Non rispondo. Che ne sa lei?
Henry prova a poggiarmi una mano tra i capelli, ma mi scosto in velocemente, mugugnando indispettito. Lui scuote la testa.
«Potrei consigliare l'intervento di uno psicologo, in questi casi?» sussurra la preside, cambiando tono.
«Non ho bisogno di uno psicologo. Non sono malato!» sbotto acido.
«Potresti solo andargli a parlare se...»
«No!» tuono, fermando lì il discorso.
La donna serra le labbra. «Va bene, la decisione è solamente vostra. C'è uno sportello in cui potete fare richiesta, eventualmente.» Respira pacata. «Tornando a noi, espellere un giovane ragazzo come suo fratello mi sembra controproducente, anche in questo periodo dell'anno. Sono convinta che gli farà bene passare un po' più di tempo qui, a scuola, a dare una mano. Come punizione rimarrai tutti i doposcuola a dare una mano agli inservienti. Sono convinta che gli farà bene.»

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Nicotine
ChickLitLIBRO III - Reginald Rebley ha quattordici anni e sta per iniziare la sua nuova vita scolastica alla Formey Academy, un prestigioso istituto musicale a Chicago che vanta di sfornare nuovi talenti nel genere musicale. I suoi sogni vengono brutalmente...