Chanel
-"Quindi ricapitolando. L'obiettivo principale del pensiero di Kant è quello di identificare le condizioni entro le quali una conoscenza possa essere ritenuta valida sia nel campo delle nuove scienze della natura sia in quelle tradizionali della metafisica, dell'etica, della religione e dell'estetica" ad occhi chiusi finisco di studiare ció che la professoressa ha assegnato. Sono seduta alla scrivania da ormai un'ora solo per anticipare tutti i compiti di questa settimana. Fortunatamente riesco a comprendere subito gli argomenti e Kant è uno dei miei filosofi preferiti. Mi piace intervenire quando si parla di qualsiasi cosa. Odio le persone che con le solite espressioni da pesci lessi affermano che le belle ragazze non sono intelligenti. Mi metto subito dritta quando sento il telefono vibrare dall'altra parte della stanza. Perchè si,quando studio non ho bisogno di distrazioni e quindi allontano il cellulare riponendolo sul comodino accanto al letto. Mi muovo con la sedia che ha le rotelle sotto e spingo girandomi verso il comodino. Prendo l'oggetto in questione tra le mani e sorrido quando vi leggo nome di Jackson.
-"Hey" rispondo subito salutandolo. Mi mordo le labbra e mi muovo un po' sulla sedia.
-"Hey" perchè diavolo ha questo tono di voce così basso? Spingo di nuovo le mie gambe verso la scrivania,afferro una penna e piano la porto alle labbra giocherellandoci.
-"che fai?" Continua senza darmi il tempo di chiedere come sta. Sorrido solo nel sentire la sua voce,sono davvero fusa.-"Studio,tu?" Abbasso gli occhi al libro e lo sfoglio agitata,tremo con una coscia,allontano la penna dalle mie labbra e lancio uno sguardo alla porta controllando se qualcuno è li.
-"Mi sto preparando per andare a pranzo con una giovane, bella e affascinante ragazza, si chiama Chanel la conosci?" Inizialmente mi metto subito dritta sull'attenti, gelosa. Quando capisco però che parla di me,mi tranquillizzo e sorrido come una bambina in un negozio di caramelle. scoppio a ridere per il suo essere così carino.
-"Si e so anche che è in punizione e non potrà uscire per un po'.." ed è vero,dopo ció che è successo,sono uscita solo per andare a scuola. Mentre giro su me stessa mi fermo di botto capendo che quello era un invito. Mi ricompongo agitata sulla sedia, voglio uscire con lui anche perchè oltre a vederlo a scuola di sfuggita non ho avuto altri modi.
-"e se venissi io a convincerlo?" sorrido subito a quella domanda. Il suo tono di voce È così dolce e speranzoso che mi fa sprofondare tre metri nell'abisso del mio cuore.
-"posso provarci io,okay?"
-"Perfetto. Tienimi aggiornato"
-"Certo Jake" Stacco la chiamata e sorrido come una cretina. ho così tanta voglia di vederlo che ho il cuore a mille. Con Logan non è mai stato lo stesso, era tipo un fidanzamento combinato,siamo comunque i figli di due coppie di migliori amici. Si,ci volevamo bene ma non so se era amore. Forse l'avevamo frainteso. Mi alzo e apro l'armadio osservando i miei vestiti. Sono in ansia perchè non so cosa mettere consapevole del fatto che probabilente sia tutto inutile. Lo scoglio è alto e grosso e non basteranno due occhioni dolci per convincerlo. Sbuffo e muovo i vestiti di qua e di la. Non so neanche se mi porterà in un posto qualunque o ha progettato tutto in un posto elegante. Sgrano gli occhi portandomi una mano sulla testa. Devo darmi una calmata. Opto quindi per un paio di jeans neri e una maglioncino corto dello stesso colore. Mi vesto velocemente, metto un po di mascara e arriccio i capelli con la piastra. Ancora in pantofole mi dirigo alla porta fermandomi per osservarla. Spero dica di si. Apro la porta della mia camera e scendo le scale avviandomi verso la cucina dove trovo papà intento a muovere le mani velocemente sullo schermo del cellulare e la mamma che taglia le carote.
-"Che fatee" faccio finta di non notare le loro mansioni. Devo per forza comportarmi così,in modo vago,se voglio ottenere qualcosa. Saltello un po' e stampo un bacio sulla guancia prima a mamma e poi a papà.
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Let The Love Begin
ФанфикOgnuno di noi vive molteplici stati d'animo nel corso della vita e perfino nel corso di una singola giornata. La nostra emotività risponde costantemente agli stimoli esterni e dunque si adatta e varia continuamente. Tuttavia in ognuno di noi prevale...