Chanel
Non riesco a capire dove mi trovo,sembra la nostra scuola. Alla mia destra vi sono gli armadietti e i manifesti istruttivi che coprono l'intero muro. È notte fonda,lo capisco dai finestroni con il vetro crollato,ci sono tanti frammenti sul pavimento. Alla mia sinistra riesco a intravedere la palestra,perché si trova qui? In origine è fuori dall'edificio. Sollevo lo sguardo e le luci si spengono accendendosi a scatti,mi stringo nelle braccia osservando la porta della palestra spalancarsi piano provocando uno sgradevole scricchiolio. Deglutisco, sembra che ogni forma di vita lasci che l'invisibile oscurità imprima nel proprio lato più vulnerabile le tracce della sua presenza; i silenzi sono ascoltati nella più completa attenzione per lasciare spazio pian piano, al più assoluto terrore. Tuttavia,l'atmosfera che mi circonda è strana. Con grande timore mi addentro nella stanza,mi guardo intorno notando quanto sia tenebroso l'ampio stanzone,una palla improvvisamente cade dal canestro e rimbalza fino ai miei piedi. La osservo buttando ancora una volta giù la mia saliva,mi abbasso e piano cerco di prenderla ma una mano forte mi afferra per i capelli e senza dolcezza mi trascina verso gli spogliatoi,non appena sono dentro la porta si chiude a chiave provocando un tonfo sordo. Tremo spaventata guardandomi intorno,non riesco a vedere proprio nessuno,mi sistemo sul pavimento con le gambe al petto e sobbalzo quando l'acqua di una doccia si apre infrangendosi violentemente al suolo. I vestiti lasciano il corpo senza la mia volontà,una forza superiore mi solleva. In un attimo ho il viso contro il muro. Sul mio viso avverto un leggero freddo ma Nessuna sensazione addosso.
-"L-logan.." davanti ai miei occhi si manifesta una mia grande paura. Siamo entrambi nudi e Tremo forte non appena capisco i suoi intenti,ancora una volta mi ha ferita. Ancora una volta mi ha uccisa.
-"Sei mia capito? Solo mia.." a quelle parole crollo mentalmente. Logan spinge forte nel mio corpo mentre io non posso far altro che stringere i pugni contro le mattonelle fredde. L'acqua è gelida. Piango disperata,ma non riesco più a parlare. Urlo ma non si sente,lui non sente niente. Come una furia e con grande dolore mi scaglio contro di loro pronta ad attaccarlo,ma cado per terra. Tutto questo non è reale.
-"Davvero pensi di essere così forte puttana?" Logan poi mi sbatte di nuovo alla parete raccogliendomi dai capelli. ritorna a scoparmi selvaggiamente. Urlo finalmente,Inevitabilmente scoppio a piangere volendone uscire.-"L-lasciami bastardo!" Gli graffio la schiena di proposito volendo fuggire. Piango,piango disperatamente. I suoi affondi si fanno più violenti,più cattivi. Mi tiene stretta come una bambola di pezza da buttare via in fretta.
-"Calma piccola.." una voce familiare e roca si infrange alle mie orecchie. Giro piano il viso notando l'enorme figura di mio padre. Immediatamente mi copro con le mani avendo vergogna di me stessa. Logan sembra non sentirlo,le luci piano si accendono e Logan man mano sparisce.
-"Vieni da me." Apre le braccia immobilizzato mentre osserva solo me. Spingo con tutte le mie forze via il mio ex fidanzato e crollo tra le braccia di mio padre.-"P-papà..aiutami!" Mi sveglio di scatto tutta sudata. Mi ritrovo seduta nel letto,i capelli arruffati,il collo e la nuca bagnati per quel dannato incubo. Mi guardo intorno un po' persa,sentendo ancora le sue parole nella mia testa.
-"Papà è qui amore,calmati..papà è qui." Sollevo gli occhi e vedo mio padre,sono davvero stretta a lui. Mi stringe fortissimo. Sulla soglia della porta ce tutta la mia famiglia,cazzo. Devo aver davvero disturbato tutti urlando,mi stacco piano e Passo una mano tra i capelli aggiustandoli. Sembrava così reale,mi sento angosciata. È mattina,la mia stanza è un bel po illuminata.
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Let The Love Begin
FanficOgnuno di noi vive molteplici stati d'animo nel corso della vita e perfino nel corso di una singola giornata. La nostra emotività risponde costantemente agli stimoli esterni e dunque si adatta e varia continuamente. Tuttavia in ognuno di noi prevale...