Inverno

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Troy

Il freddo è diventato più frequente e la stagione invernale si fa sentire sempre di più. Non mi piace tanto, preferisco l'estate. Il sole, il mare, le canotte e il lavoro perfetto. qui a miami amano il mare quindi privarsene per una settimana sarebbe strano,amo la mia città. L'unica caratteristica che amo dell'inverno è sedere accanto al camino con la mia donna e i miei figli.

-"Tieni amore" Megan si accomoda accanto a me sul divano con una tazza di tè caldo. La ringrazio con un bacio sulle labbra e un sorriso. Lei sorseggia la bevanda mentre io guardo le fiamme del camino davanti a me in silenzio.
-"Pensi a lui vero?" e non c'è bisogno di un nome per sapere di chi sta parlando. Annuisco portando le labbra alla tazza per bere.
-"Perchè non lo chiami?" appoggia la testa sulla mia spalla dandomi dei piccolo baci sul collo.

-"Assolutamente no" rimango fermo in quella posizione irrigidendomi subito. Non sono stato io a sbagliare, conosco Ian da una vita e mi ci metto nei suoi panni ma quando si comporta da bambino non lo capisco per niente.

-"Troy, sai che così non risolverai niente" alza la testa guardandomi con rimprovero.

-"Io non ho mai detto che voglio risolvere" la guardo negli occhi serio, l'ha fatta davvero grossa stavolta quindi questa è la mia decisione.

-"Dai Troy non fate i bambini di due anni,siete fratelli da una vita.." sospira passandosi una mano tra i lunghi capelli rossi.

-"Bambini di due anni? Megan, è piombato qui a casa mia, picchiando mio figlio e aggredendo anche me. So che ha ragione, non mi farebbe piacere scoprire che mia figlia stava per essere violentata ma ci sono modi per dire le cose sopratutto io che sono il suo migliore amico, suo fratello, la sua famiglia. Non glielo permetteró più perchè non ce ne sarà modo. Deve crescere Ian, e anche tanto." scocciato finalmente dico tutto ció che ho tenuto dentro. La mia donna mi guarda senza dire una parola e forse è meglio così.
-"Vado a dormire" mi alzo appoggiando la tazza sul tavolino avanti a noi e mi sporgo verso Megan.
-"Buonanotte piccola" le do un bacio sulla guancia e me ne vado in camera sperando di cadere in lungo e profondo sonno. Ma ciò non accade,così la mattina dopo sono già in piedi dopo una lunga notte insonne.
-"Io vado amore a dopo" urlo a mia moglie sull'arco della porta. Sto uscendo per andare a lavoro, oggi abbiamo dei clienti nel pomeriggio ma dobbiamo riordinare alcune cose,per questo motivo apriremo il negozio anche di mattina. Mi metto immediatamente alla guida e parto dirigendomi alla meta tanto amata. Accendo la radio e libero la mente prima che la tempesta riprenda il possesso. Fortunatamente una volta arrivato noto che il negozio è ancora chiuso, quindi sono da solo. Chiudo la portiera della macchina e prendo le chiavi per aprire. Entro e il calore di casa subito mi invade. Sfilo la giacca appoggiandola sulla nostra solita penisola privata. Alzo l'interlocutore della luce sbattendo fortemente gli occhi per l'essere così abbagliante. Entro nella camera e inizio a sfogliare il libro dei tatuaggi per metterli in ordine. Io ed Ian abbiamo sempre avuto l'idea di sistemare i disegni in ordine di data, quindi mi do subito da fare e sistemo gli ultimi lavori.

-"Baby you've been on my mind
Baby you're wasting my time.." canticchio una delle canzoni che ultimamente amo. Marijuana di riles, mi piace il ritmo. Nel mentre che lavoro e canto sento la serratura della porta aprirsi ció significa che lui è arrivato. Alzo di poco gli occhi per vederlo e subito incrocio i suoi occhi scrutanti. Mi guarda mentre si sfila il bomber che ha addosso. Non appena lo guardo lui distoglie gli occhi appoggiando le sue chiavi sulla cassetta di lavoro. Scuoto la testa tornando alle mie mansioni. Sarà un'aria gelida, non ci saranno stronzate e ció mi spaventa. So cosa ho detto a Megan e rimarró con quell'idea ma infondo lo sappiamo entrambi che l'unica cosa che voglio è dare un ceffone e un abbraccio al mio migliore amico.
Con la coda dell'occhio noto che entra anche lui nella stanza e inizia ad appoggiare i colori sullo scaffale.

-"Dammi il blu." rompe in un certo senso il silenzio, con la mano tesa verso di me e gli occhi sull'oggetto che vuole.

-"C'è anche il rosa" prendo entrambi i colori e glieli passo, li prende e senza dire nulla si gira per sistemarli. Infastidito porto di nuovo gli occhi sui fogli.

-"Il primo cliente lo tatuo io" mi dice sempre girato di spalle.

-"Ok."

-"Perfetto." E ancora silenzio.

-"Il secondo cliente io" gli dico con gli occhi puntati sulla sua schiena. Sul bellissimo teschio.

-"Ok"

-"Perfetto" a monosillabi ci prendiamo in giro ripetendo le stesse parole, ma questa volta non in modo scherzoso. Ian non é quello di prima,forse non è più mio fratello. Si irrigidisce subito.

Ian

La mattinata è stata straziante. Il non poter parlare con Troy mi fa comunque male, sicuramente non saró io a fare il primo passo. spero che lui non lo faccia perchè non so se potremmo tornare come prima. Torno a casa aprendo la porta per poi chiuderla alle mie spalle. L'odore di pollo invade le mie narici e un sorrisetto compare sul mio volto. Vado in cucina e vedo Sky con le dita su un pezzetto di pollo che poi porta alle labbra per assaggiare. Mi mordo piano le labbra.

-"Hai finito di squadrarmi?" si gira con le braccia incrociate. Spalanco un po' gli occhi dopo essermi reso conto che mi ha scoperto a fissarla.

-"Volevo farti una sorpresa" mi avvicino a lei cingendole la vita con le braccia e guardandola.

-"Si certo" mi da un veloce bacio a stampo ma quando noto che si vuole staccare approfondisco subito. Lecco la sua lingua facendola tutta mia. Dopo un lungo bacio si stacca, mi da un bacio sul naso e si gira verso il piano cottura,ancora nelle mie braccia.
-"Tutto bene a lavoro?" Mi domanda mentre gira il pollo nella teglia.

-"Si come al solito" le do piccoli baci sulla testa osservando tutti i suoi movimenti. Esita un secondo poi parla.

-"Con troy?" sbuffo subito dopo la domanda.

-"Non voglio parlare di lui" taglio subito corto.

-"Ian" mi sposto e mi giro per uscire dalla cucina.

-"Vado a cambiarmi" esco senza darle il tempo di rispondere. Salgo subito le scale e mentre mi dirigo alla mia stanza sento la voce soffusa di mia figlia. La porta della sua stanza è leggermente socchiusa così mi avvicino. Solo quando sono ad un centimetro noto che è preoccupata e che sta parlando con Sea al telefono.

-"No Sea devi promettermi che non dirai niente a nessuno" con lo sguardo confuso mi permetto di origliare. So che non si fa, ma dopo quello che è successo con Logan voglio che vada tutto bene e visto che sono ragazzi e non mi diranno mai tutto, l'unica cosa da fare è scoprire le cose da solo. Sea mormora qualcosa di incomprensibile.
-"Jackson è il figlio di Elijah.." e avrei fatto meglio a non sentire. Spalanco subito la porta guardando mia figlia. Lei sussulta e mi guarda con occhi sbarrati.

-"Sea devo attaccare ci sentiamo dopo" attacca subito e lancia il cellulare sul letto.
-"Papà" finge un sorriso.

-"Ripeti subito ció che hai detto."mantenendo la calma provo a chiederle di ripetere sperando di aver capito male.

-"Stavi origliando?" Noto i suoi occhi confusi e spaventati.

-"Chanel cavolo ripeti subito ció che hai detto!" questa volta urlando le obbligo di dirmi tutto. La rabbia sale e il pensiero che quel mostro possa avere a che fare ancora con lei e la mia famiglia mi fa imbestialire.

-"Jackson è il figlio di Elijah quindi?" e non è tanto la frase in se il problema ma la calma con cui lo sta dicendo.

-"e quindi? Tu sei uscita con il figlio di quel bastardo, lo sapevi e non mi hai detto niente?!" ormai con gli occhi rosso fuoco e con la voce alta arrivo al massimo dell'esasperazione.

-"Che sta succedendo?" sento solamente la voce di mia moglie ma non distolgo lo sguardo da mia figlia neanche per un secondo. Un secondo dopo..si scatena il putiferio.

Spazio Autrice
Ciao a tutti!
Innanzi tutto,grazie mille a tutte le persone che ci stanno supportando. Abbiamo ricevuto dei commenti stupendi in questa settimana e ve ne siamo davvero grate! Cosa dite del capitolo? Ian ha scoperto proprio tutto..come reagirà?
Un abbraccio!🖤

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