Harry condusse Louis dentro la stanza da letto ,chiudendo la porta dietro di lui."Siamo qui." Harry gli diede una pacca sulla spalla "Non muoverti ,torno subito."
Louis aspettò nervosamente che Harry ritornasse ,quando iniziò a sentire dei passi dietro di lui.
"Dove sei andato?" Chiese Louis.
"A prendere delle cose." Rispose l'altro "Adesso taglio il nastro che hai nei polsi. Non muoverti."
Louis annuì mentre Harry iniziava a slegargli le mani da dietro la schiena.
"Non ti ci abituare." Harry sbuffò "Sali sul letto."
Louis alzò una mano in avanti "E dove sarebbe?"
Harry gli prese la mano, cercando di evitare di addolcirsi quando vide la dimensione delle piccole mani di Louis in confronto alle sue, aiutandolo a sedersi sul bordo.
"Vai fino alla testiera."
Louis esitò all'inizio.
Forse avrebbe dovuto scegliere l'armadio..
Ma comunque appoggiò la testa alla testiera, come detto da Harry.
"Mettici le mani attorno."
Louis lo fece e Harry si avvicinò, legandogli le mani col nastro.
"Non è proprio comodo." Borbottò Louis.
Harry posò il nastro sul comodino "Non voglio che scappi nel mezzo della notte. Non ho ancora finito con te."
Louis corrugò le sopracciglia, insicuro del significato di quella frase.
Harry andò dall'altro lato del letto, sedendosi .
"Già..è comodo." Mormorò.Louis sospirò pesantemente, infastidito.
"Perché hai sospirato così?" Gli chiese Harry.
"Beh non è bellissima questa situazione. Sono spaventato, arrabbiato, cieco e tanto scomodo."
"Almeno sei onesto." Harry alzò le spalle.
Il respiro di Louis si mozzò quando un pensiero gli passò per la mente.
"Se non trovi la cassaforte.." Iniziò "Mi ucciderai?"Harry guardò il ragazzo accanto a lui, percependo un senso di rimorso.
"La troveremo." Lo rassicurò "Deve essere da qualche parte."
"Però se mi uccidi..non lasciare che mia madre mi trovi. Non voglio che lo veda." Disse Louis, trattenendo le lacrime.
Harry sbuffò infastidito "Smetti di parlare così."
"Perché no? Come ti sentiresti al posto mio?"
"Io.." ci pensò, ma per la prima volta Harry non seppe cosa dire.
"Esatto." Mormorò Louis "Non sai che sto passando se non lo passi anche te."
Harry si sdraiò. "Ascolta..so che non era parte del piano okay? Ti ho già detto che se fai quello che ti dico non ti faccio male."
"Come posso fidarmi di te.." Mormorò Louis "Come posso fidarmi di una voce?"
"Devi farlo e basta." Disse Harry.
Un silenzio imbarazzante riempì la stanza.
"Forse mi fiderei di più se mi dicessi qualcosa di te." Aggiunse Louis.
"Non posso." Harry scosse la testa.
"Una cosa stupida.." Chiese Louis "Che male potrebbe fare?"
"Ehm." Harry ci pensò su. "Io- mi piace il calcio, anche se non ci so giocare."
Louis annuì "Anche a me. Giocavo nei Doncaster Rovers."
Harry alzò un sopracciglio "Stai scherzando?"
"No..non sono bravissimo però. Forse gli facevo solo pena."
"Perché sei basso?" Ridacchiò Harry.
"Oh dacci un taglio.." Louis sospirò "Sono grande."
"Giusto.." Harry cercò di concordare. Rimase zitto per un po' prima di mettersi sotto le coperte.
"Io dormo. Non fare nulla di stupido." Disse a Louis.
"Non lo farò."
_______
Louis si sdraiò per un po', provando a dormire. Sembrò impossibile considerando che aveva i polsi legati.
Sussultò leggermente quando sentì qualcuno accoccolarsi alla sua vita.
"Perfetto." Sbuffò Louis, sentendo la testa di Harry sul suo petto.
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Blinded ||L.S.
Fanfiction•completa• "L'unica cosa che ti tiene ancora vivo è quella benda attorno agli occhi." Louis accetta di stare a casa da solo mentre i suoi genitori escono per il weekend, rendendolo un bersaglio perfetto per un gruppo di ladri. ʟᴀʀʀʏ sᴛʏʟɪɴsᴏɴ